RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il Movimento LocRinasce avverte la necessità di esprimere il proprio parere in merito al recente provvedimento degli Amministratori comunali locresi di aumentarsi l’indennità di funzione. Certo, il denaro è la misura dei beni, ma l’etica resta la misura del denaro; non è certo demagogia affermare che gli Amministratori dovrebbero sentire sulla propria pelle tutto il disagio della popolazione che amministrano.
Se si dà per assodato questo postulato, bisognerebbe convenire che le criticità e le disfunzioni del Comune, che sarebbero da considerare moralmente ostative alla rimodulazione delle indennità sopra citate, sono molte: la situazione del piano di riequilibrio economico/finanziario in attesa di accoglimento favorevole da parte degli organismi istituzionali; la condizione di quindici LSU/LPU non contrattualizzati la riduzione del personale determinata dal piano di riequilibrio stesso; le condizioni di indigenza in cui versano molte famiglie locresi, senza alcun sussidio; gli insufficienti servizi offerti, tra l’altro a costi esorbitanti, dal Comune; l’inadeguato smaltimento dei rifiuti; l’irregolare funzionamento della depurazione fognaria che forse bisognerebbe fronteggiare con la quota di adesione contributiva per la transazione tra i comuni consorziati e Siderno Ambiente; l’insostenibile situazione debitoria nei confronti Imprese pubbliche e private; l’acqua non potabile distribuita in molte contrade; ecc. In considerazione di quest’elenco, che non comprende tantissime altre criticità esistenti, Amministratori sensibili non avrebbero dovuto pensare ad adeguamenti retributivi per sé stessi che, se pur legittimi, appaiono certamente in forte contrasto con la realtà economica dell’Ente e col grave disagio sociale esistente. Costoro potrebbero anche avere, formalmente, diritto all’aumento delle indennità, ma, stante la situazione e in considerazione che nessuno li ha obbligati a farsi carico della responsabilità che ora compete loro, avrebbero fatto meglio a proseguire l’attività con le retribuzioni a suo tempo approvate dal Commissario. L’etica diventa la misura del denaro, quando l’agire morale travalica il valore stesso del denaro! Sarebbe da ingenui pensare che tutto questo non sia stato messo in conto dai responsabili del provvedimento, forse ciò che non è stato messo in debito conto è il risentimento di una popolazione che è allo stremo e che, anziché indignarsi pubblicamente, preferisce compatire, considerando che le debolezze umane colpiscono tutti, anche coloro che ostentano platealmente magnanimità e solidarietà di facciata.
Il Comitato di Coordinamento