LOCRI- Il Commissario Prefettizio Crea, ha ufficializzato la deliberazione n°8/2012 avente per oggetto la “Salvaguardia degli equilibri strutturali di bilancio ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario plueriennale- articolo 243 bis D.lgs. 267/2000”. Tale delibera, giunge subito dopo l’approvazione del bilancio consuntivo anno 2011, per il quale è stato accertato un disavanzo di amministrazione pari a 7.152.688,57 euro. Dopo il suo insediamento, il viceprefetto Crea, ha approvato diverse iniziative finalizzate al risanamento dell’Ente: pianificazione ed attuazione della rilevazione dei consumi delle utenze del servizio idrico, internalizzazione del servizio di raccolta e smaltimento RSU, rimodulazione della dotazione organica nell’ottica del risparmio della spesa, blocco di tutti gli impegni di spesa, riavvio degli accertamenti tributari, emissione ruolo coattivo servizio idrico anno 2006, notifica ruoli servizio idrico anni 2001 e 2002, predisposizione ruoli servizio idrico anni 210/2011/2012, ruolo coattivo ICI anni 2006 e 2007 ed avvio del recupero evasione totale nell’ambito del servizio TARSU. Ma l’altra buona notizia, emersa questa mattina, è l’approvazione del bilancio 2012, che (va ricordato), si verifica dopo circa quaranta giorni la caduta dell’amministrazione Lombardo e proprio la sua mancata approvazione fu la causa scatenante delle dimissioni della Giunta. I Responsabili dei Servizi nella fase di predisposizione del bilancio 2012, avevano accertato l’esistenza di consistenti importi per debiti fuori bilancio, la cui cifra ammonta a 6.934.001,15 euro. Queste proposte di deliberazione, scaturiscono dal responsabile Marasco e dal servizio finanziario. Dopo l’approvazione del bilancio 2012, si è deliberato: di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (articolo 243 bis); di proporre un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di 10 anni, entro 60 giorni dalla data di esecutività della deliberazione, in modo da ripristinare una volta per tutte gli equilibri strutturali di bilancio e attivare le procedure necessarie per l’accesso al fondo di rotazione; di attivare le procedure necessarie per l’accesso sl fondo di rotazione, richiedendone un’anticipazione; di trasmettere la deliberazione, entro 5 giorni dalla data di esecutività, alla competente Sezione Regionale della Corte dei Conti per la Calabria e al Ministero dell’Interno. Le misure esecutive (pignoramenti) nei confronti del Comune verranno sospese dalla data della suddetta deliberazione. Inoltre, il Commissario Prefettizio entro 60 giorni dalla data di esecutività della delibera, approverà e presenterà il piano di riequilibrio finanziario pluriennale con durata decennale, compreso l’anno in corso. Il piano di riequilibrio dovrà considerare tutte le misure utili per superare le condizioni di squilibrio evidenziate e contenere le eventuali misure correttive dell’Ente locale: “la puntuale ricognizione, con relativa quantificazione, dei fattori di squilibrio rilevati, dal disavanzo di amministrazione risultante dall’ultimo rendiconto approvato e dei debiti fuori bilancio; tutte le misure necessarie per ripristinare l’equilibrio strutturale del bilancio, per l’integrale ripiano del disavanzo di amministrazione accertato e per il finanziamento dei debiti fuori bilancio entro il periodo massimo di dieci anni, a partire da quello in corso alla data di accettazione del piano;l’indicazione, per ciascuno degli anni del piano di riequilibrio, della percentuale di ripiano del disavanzo di amministrazione da assicurare e degli importi previsti o da prevedere nei bilanci annuali e pluriennali per il finanziamento dei debiti fuori bilancio”. Per l’intera durata del piano, l’Ente può “deliberare le aliquote o tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita; è soggetto ai controlli centrali in materia di copertura di costo di alcuni servizi,sarà tenuto ad assicurare la copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda individuale; è tenuto ad assicurare, con i proventi della relativa tariffa, la copertura integrale dei costi della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del servizio acquedotto; è soggetto al controllo sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale; e’ tenuto ad effettuare una revisione straordinaria di tutti i residui attivi e passivi conservati in bilancio, nonché una sistematica attività di accertamento delle posizioni debitorie aperte con il sistema creditizio e dei procedimenti di realizzazione delle opere pubbliche, una verifica della consistenza ed integrale ripristino dei fondi delle entrate con vincolo di destinazione; una rigorosa revisione della spesa con indicazione di precisi obiettivi di riduzione della stessa, nonché una verifica e relativa valutazione dei costi di tutti i servizi erogati dall’Ente; può procedere all’assunzione di mutui per la copertura di debiti fuori bilancio riferiti a spese di investimento ed accedere al Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti localia condizione che si sia avvalso della facoltà di deliberare le aliquote o tariffe nella misura massima che abbia previsto l’impegno ad alienare i beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini istituzionali dell’ente”. Nello specifico, le misure di riequilibrio che l’Ente dovrà adottare consistono in: riduzione delle spese del personale (a partire dall’esercizio finanziario successivo), attraverso l’eliminazione dai fondi per il finanziamento della retribuzione accessoria del personale dirigente e di quello del comparto, delle risorse dei Contratti collettivi nazionali di lavoro del 1°aprile 1999 e del 23 dicembre 1999. A proposito del personale, interessante è quanto stabilisce l’articolo 263 comma 2, citato nella delibera come precondizione per procedere all’assunzione di mutui per la copertura dei debiti fuori bilancio riferiti a spese di investimento nonchè per l’accesso al fondo di rotazione : “L’ente locale – riferisce il comma del T.U.E.L. – , ugualmente ai fini della riduzione delle spese, ridetermina la dotazione organica dichiarando eccedente il personale comunque in servizio in sovrannumero rispetto ai rapporti medi dipendenti-popolazione di cui all’articolo 263, comma 2, fermo restando l’obbligo di accertare le compatibilità di bilancio. La spesa per il personale a tempo determinato deve altresì essere ridotta a non oltre il 50 per cento della spesa media sostenuta a tale titolo per l’ultimo triennio antecedente l’anno cui l’ipotesi si riferisce». La media ottimale nazionale oggi, è di 1 dipendente ogni 156 abitanti. Nel caso di Locri, i dipendenti in eccedenza ad oggi sarebbero 22. Alla riduzione delle spese del personale, dovranno fare poi seguito, entro il termine di un triennio, la riduzione del dieci per cento delle spese per prestazioni di servizi, del venticinque per cento delle spese per trasferimenti ed infine blocco dell’indebitamento, eccetto quanto previsto per i soli mutui connessi alla copertura di debiti fuori bilancio pregressi. Quanto riportato, fa fede ai punti salienti della delibera. Domani, chissà, potremo già avere qualche anticipazione dal Commissario Prefettizio Crea, in merito all’incontro con la Corte dei Conti fissato per venerdì 14.
FRANCESCA CUSUMANO