di Francesca Cusumano
LOCRI-Disagio sociale sul territorio comunale:è l’unico e rilevante punto all’ordine del giorno del consiglio comunale aperto, convocato venerdì 3 luglio alle ore 19.
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E’ quanto è emerso al termine della conferenza dei capigruppo (per la minoranza ha partecipato il consigliere Mammoliti), tenutasi ieri.
Leitmotiv dell’assise consiliare è capire come affrontare la spinosa e delicata problematica, soprattutto dopo la polemica scaturita quando il consigliere del gruppo di opposizione Pino Mammoliti (su facebook prima e poi attraverso una nota stampa diramata agli organi di stampa), raccontava come un sacerdote il giorno di Sant’Antonio,durante la celebrazione della messa, avesse disposto l’allontanamento di un questuante. Tempestiva era stata quindi la risposta arrivata sul noto social network, di don Giuseppe De Pace che, ammettendo di esser lui il sacerdote che stava celebrando la funzione religiosa, specificava che lo stesso avrebbe invitato il mendicante a chiedere l’elemosina fuori dalla chiesa di Santa Caterina.
Una querelle poi rientrata dopo un incontro chiarificatore richiesto dal vescovo della Diocesi di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva, tra il consigliere Mammoliti e don Giuseppe. Un colloquio al quale si erano potuti definire esattamente i contorni della vicenda, tanto da indurre il penalista locrese (sempre su facebook) a chiedere scusa al sacerdote “ingiustamente colpito da un giudizio violento e sommario”.
In quell’occasione, erano stati proprio Mammoliti e De Pace a convenire che i “poveri e la povertà rappresentano il primo problema emergenziale dell’intera Diocesi ma più diffusamente di un sistema sociale fortemente frastagliato”, così da decidere di redarre un documento congiunto, inoltrando al contempo, al presidente del consiglio comunale, la richiesta di una seduta del civico consesso per discutere proprio di emergenza sociale, di immigrazione e di lotta alla povertà.
Richiesta accolta, alla quale assise parteciperanno il vescovo Oliva e le associazioni cittadine.