di Gianluca Albanese
LOCRI – Con tutta probabilità anche il Comune di Locri, così come hanno fatto quelli di Sant’Ilario dello Jonio e Ciminà, recederà dalla convenzione per la redazione del Piano Strutturale Associato. Almeno è questo l’orientamento palesato nelle ultime ore dall’amministrazione Calabrese, che sembra intenzionata a interrompere un cammino iniziato sei anni fa e che si è rivelato tortuoso e pieno di insidie e ritardi tecnici, al fine di dotarsi di un proprio Piano Stutturale Comunale, che il primo cittadino considera come uno strumento urbanistico essenziale per lo sviluppo.
LE TAPPE FONDAMENTALI
Le Leggi regionali 14/2006 e 15/2006 garantiscono la possibilità, per i Comuni interessati alla redazione di un Piano Strutturale Associato, di stipulare un protocollo d’intesa in tal senso e così fecero gli Enti di Locri (capofila), Gerace, Antonimina, Canolo, Ciminà, Portigliola e Sant’Ilario dello Jonio tra il gennaio del 2007 e il settembre del 2008. Un’idea affascinante che partiva da un’idea di sviluppo urbanistico tale da andare al di là della pianificazione comunale ma che incontrò parecchi ostacoli. Già nella giunta Macrì (l’ultima dopo il rimpasto che portò all’incarico al ramo al professore universitario della “Mediterranea” di Reggio Calabria Enrico Costa), si cercò di compiere un passaggio fondamentale per uscire dall’impasse e accelerare un iter che procedeva piuttosto lentamente. Ma fu il vero e proprio canto del cigno dell’idea, tanto che lo scorso 20 maggio, il responsabile dell’ufficio del piano architetto Stefano Tallarida comunicò per iscritto al capo gruppo architetto Fulvio Nasso le proprie dimissioni, perchè, come si legge nella lettera «venuto a conoscenza che altri consigli comunali facenti parte dell’associazione di cui sopra delibereranno il recesso dalla convenzione», dopo Sant’Ilario, appunto. Un orientamento che ha indotto il responsabile del piano a ritenere che «non sussistono assolutamente le condizioni per il prosieguo della redazione del piano strutturale associato».
I PROSSIMI PASSAGGI
Stando così le cose, prima dell’addio definitivo all’idea, il sindaco Calabrese intende incontrare, già lunedì 17 a Catanzaro il dirigente regionale Putortì insieme agli altri primi cittadini dei Comuni che già fanno parte del piano per valutare se è il caso di proseguire ancora nell’idea o se virare definitivamente verso un piano strutturale comunale da realizzare entro un anno, per come espresso dal primo cittadino locrese che fu, sette anni fa, tra i sostenitori dell’idea ma che poi, nel corso degli anni, sembra essersi reso conto della sua impercorribilità, almeno nella sua formulazione originaria. Intanto, in attesa della riunione di domani in Regione, Calabrese ha tenuto una serie di incontri con l’assessore comunale al ramo Eva Cappuccio «che ringrazio – ha detto il sindaco di Locri – per l’impegno massimale profuso per dotare il Comune degli strumenti indispensabili per lo sviluppo, dal piano strutturale al piano spiaggia che intendiamo realizzare nel più breve tempo possibile»