di Gianluca Albanese
LOCRI – E’ stata una domenica particolarmente ricca di spunti politici nella Locri che si prepara al voto amministrativo del prossimo mese di maggio. Dalle strade alle sedi di circoli di partito e associazioni, si è discusso ampiamente delle proposte programmatiche ed elettorali in vista delle consultazioni comunali e non sono sfuggite al cronista nemmeno alcune note di colore, tipo la passeggiata per le vie e le piazze cittadine di alcuni tra i promotori della ipotizzata “grosse koalition” intenzionata a presentarsi come alternativa di peso alla compagine amministrativa uscente.
La foto, carpita ieri mattina, infatti, coglie l’ex presidente del consiglio comunale Enzo Carabetta, l’ex sindaco Francesco Macrì e l’ex candidato sindaco Dario Marando, passeggiare per le vie cittadine discutendo di politica e di ipotesi di alleanze in vista del voto di maggio. Insieme a loro, secondo i bene informati, anche l’avvocato Vincenzo Fiato (vicino all’ex assessore Alfonso Passafaro) e qualche altro ex consigliere fuori dall’orbita del centrosinistra.
Nei prossimi giorni, da quanto siamo riusciti ad apprendere, contestualmente al ritorno da Milano di Alfonso Passafaro, si terranno nuovi incontri finalizzati a stilare un elenco di probabili candidati consiglieri che siano conformi alle linee guida che si è data la probabile “grosse koalition”: presentare volti nuovi e spendibili sul piano dell’immagine e della moralità, e cercare convergenze sul candidato sindaco che sta assumendo, col passare dei giorni, le sembianze di una donna espressione del mondo delle professioni e capace di dare un volto alle aspettative di chi vuole una Locri amministrata in maniera diametralmente opposta a quella dell’esecutivo uscente.
Tra gli interlocutori dei maggiorenti della costituenda lista potrebbero esserci anche LocRinasce e #Locri2018, dai quali i 4 “big” intenzionati a comporre la “grosse koalition” attendono delle aperture in termini di disponibilità al confronto e alla possibilità di presentarsi in maniera unitaria. Pare che dal gruppo di LocRinasce non ci siano state chiusure pregiudiziali; più ermetica, invece, la posizione di #Locri2018, che a tutt’oggi preferisce non scoprirsi.
Intanto, ieri mattina, si è riunita l’assemblea del circolo del Partito Democratico con a capo il segretario Giuseppe Fortugno. I presenti parlano di un clima di entusiasmo e unità, e di un atteggiamento teso a non ripetere gli errori commessi nelle elezioni comunali del 2013. A giorni saranno avviati i tavoli tematici per la composizione delle proposte programmatiche da presentare ai potenziali alleati, che saranno preferibilmente individuati nell’alveo del centrosinistra cittadino, che include, oltre al Pd, LocRinasce, #Locri2018, Libera Polis e il gruppo che fa capo all’ex sindaco Carmine Barbaro, oltre al gruppo di opposizione uscente in consiglio comunale.
Di certo, il Pd metterà i paletti, sia su base programmatica che politica, e se ieri nessuno ha parlato della necessità di valutare l’ipotesi di una “grosse koalition”, nulla esclude che si possa comunque, eventualmente, dialogare in futuro anche con chi non rientra tra i potenziali alleati “naturali” del Pd, con la condizione essenziale che ci sia una presa di distanza chiara e netta dall’attuale maggioranza consiliare, mai come in questa fase politicamente connotata nel centrodestra.
La ratio della linea del Pd appare chiara: il partito più strutturato nel territorio ha il compito e il dovere di dettare la linea, i tempi e i modi della dialettica politica alternativa all’amministrazione uscente, senza accodarsi a iniziative altrui e ponendo dei punti programmatici chiari per un’alternativa che non sia solo nelle persone, ma anche e soprattutto nei programmi.
E allora, chi vivrà vedrà.
Archiviata ogni velleità di candidatura alle elezioni politiche del 4 marzo, i leader cittadini possono adesso concentrarsi prevalentemente sulle comunali di maggio, e le prossime settimane sapranno dirci con maggiore certezza se sarà una sfida tra due, tre o più poli. Come anticipato nelle scorse settimane, ribadiamo che la presenza di un quadro elettorale frastagliato e con una molteplicità di liste potrebbe alimentare le ambizioni di candidatura autonoma a sindaco di Raffaele Sainato, mentre una lotta a due lo vedrebbe certamente impegnato nella lista espressione dell’amministrazione uscente, contro quello che, se dovesse prendere corpo l’ipotesi su cui si lavora da mesi, apparirebbe, per la pluralità di sensibilità e appartenenze politiche in campo, un vero e proprio “Comitato di Liberazione Comunale”.