R & P
Apprendiamo dalle notizie stampa di questi ultimi giorni dei danneggiamenti subiti dagli automezzi aziendali della Locride Ambiente s.p.a. e non possiamo che ribadire a gran voce e ancora una volta come il nostro territorio non si smentisca mai continuando sempre a fare ricorso a comportamenti intimidatori che sono e restano scellerati, indegni di un Paese civile.
Sempre e comunque ed a prescindere da contro chi siano diretti.
Certo – e qui prendiamo le mosse dall’ ‘ accorato’ appello rivolto oggi dal Presidente Gerace alla politica ed alle istituzioni – non possiamo neanche non rilevare come tali intimidazioni risultino un po’ strane ed anomale.
Fuori dalla nostra testa qualsiasi dubbio o perplessità, ci mancherebbe ma appare appunto strano che tali vili intimidazioni o qualunque sia il nome con cui si possano definire siano rivolte contro una società, la Locride Ambiente s.p.a. appunto, che – contrariamente a quanto affermato dal suo Presidente – al 29 luglio (giorno del verificarsi del primo grave atto) risultava non attiva da oltre un anno.
Dopo aver perso gli ultimi cantieri, infatti, ad oggi e da tempo ormai la Locride Ambiente s.p.a. non svolge alcun tipo di attività trovandosi perdipiù (e questo il Presidente dovrebbe saperlo bene) in una grave e probabilmente irreversibile situazione di difficoltà economica.
Tanto che pende su di essa un’istanza di liquidazione giudiziale (il vecchio fallimento) per contrastare la quale la società ha avanzato una richiesta di concordato ‘ in bianco’ (in cui cioè al momento non è stata formulata alcuna proposta di pagamento…)
In attesa degli sviluppi e di quel che sarà certo non è inutile sottolineare qui come l’istanza di liquidazione fosse stata proposta anche e soprattutto da un non ristretto numero di lavoratori (gli stessi che il Presidente lamenta avere nel passato scioperato, bloccato cancelli e scritto sui giornali …) per rivendicare il pagamento di svariati emolumenti che ancora accreditano dalla Locride Ambiente s.p.a. a cominciare dal TFR nonostante sia trascorso ormai oltre un anno e mezzo dalla cessazione dei vari rapporti di lavoro.
Perché se oggi la Locride Ambiente è oggetto delle scellerate ‘attenzioni’ di qualche malintenzionato che giustamente il Presidente Gerace lamenta ponendolo all’attenzione della pubblica opinione, è anche giusto dire che la società stessa non sia affatto esente di colpe per la situazione (debitoria e di inattività) in cui oggi si trova.
E’ proprio la Locride Ambiente s.p.a. infatti, che oltre a non aver mai consegnato ai suoi ex dipendenti i CUD 2023 (ma non era un obbligo di legge…?) ha provveduto a inserirvi indicazioni false, dando per corrisposte somme mai incassate dai lavoratori per come dagli stessi direttamente riscontrato una volta recuperato individualmente dal proprio cassetto fiscale il documento in questione.
Situazione questa estremamente grave che grave danno ha provocato e provocherà ai lavoratori che, dal canto loro, si sono attivati a loro tutela non solo presso l’Agenzia delle Entrate ma anche presso la Procura della Repubblica (e con l’augurio che il Presidente questa volta non abbia nulla da ridire su tali iniziative prese dai lavoratori …).
E non vi è dubbio alcuno che queste scritturazioni false ed errate le abbia generate da sola Locride Ambiente s.p.a. nel tentativo , forse, di far apparire la propria situazione di insolvenza meno grave di quello che è .
Quindi che la Locride Ambiente subisca oggi uno o più danneggiamenti è cosa certamente grave che condanniamo ma non venga a presentarsi come un ‘anima candida’ o come un agnello sacrificale priva di responsabilità per la situazione di difficoltà economica in cui si trova (e che nulla ha a che vedere con tali scellerati episodi di danneggiamento).
Per questo, Presidente Gerace, risultano ancor più stridenti e fuori luogo le affermazioni – ad avviso di chi scrive del tutto gratuite, tese ad evidenziare le iniziative messe in atto negli ultimi tempi dai lavoratori appartenenti ad una sigla sindacale diversa da quelle firmatarie (sebbene Ella Presidente dovrebbe ben sapere come Avvocato come u nulla rilevi sotto il profilo della rappresentatività sindacale la circostanza di essere o meno firmatari di contratti…).
Sigla che non viene mai nominata.
Ebbene Presidente, quella sigla siamo noi, lo SLAI-COBAS di Vibo Valentia e rivendichiamo con orgoglio le iniziative intraprese dai nostri assistiti ricorrendo agli strumenti messi loro a disposizione dall’ordinamento e nel pieno rispetto della legalità.
Perché se i lavoratori, perlomeno quelli da noi assistiti, protestavano, scioperavano o uscivano sui giornali per chiedere attenzione all’opinione pubblica, alla politica ed alle istituzioni (quella stessa politica e quelle stesse istituzioni cui Ella Presidente oggi si rivolge…) non era per sport o per diletto o per danneggiare l’azienda .
Era solo per rivendicare i propri diritti , primo tra tutti quello di ricevere la retribuzione perché, Presidente, non diciamo altro che la verità quando affermiamo che per i dipendenti della Locride Ambiente essere pagato era come un terno al lotto, che non sempre anzi quasi mai esce se è vero come è vero che , al momento del nostro arrivo, vi erano ritardi medi nel pagamento degli stipendi di almeno due/tre mesi con punte di sei e addirittura 11 mesi )nel cantiere di Motta San Giovanni).
Ecco, prima di passare per vittime, di affermare come vi sia una manovra per far fuori dal comparto raccolta rifiuti la Locride Ambiente, puntando il dito (anche) sui lavoratori rei di aver scioperato e protestato e sempre prendendo le doverose distanze da qualsiasi atto criminale, sarebbe opportuno, Presidente Gerace, che la Locride Ambiente si interrogasse almeno un po’ per capire dove ha sbagliato.
Perché se oggi la società si trova senza cantieri e con lo spettro della liquidazione sulla spalle, la colpa non è certo dei lavoratori che protestavano nient’altro che per tentare di portare il pane a casa.
Dopo averlo lavorato e guadagnato onestamente.
Ci pensi su, Presidente.
Vibo Valentia, 11 agosto 2023
Il Coordinatore Provinciale
Dello Slai-Cobas di Vibo Valentia
Nazzareno Piperno