di Gianluca Albanese (foto d’archivio di Enzo Lacopo)
SIDERNO – Otto ore e mezza di presidio dei lavoratori di Locride Ambiente del cantiere di Siderno davanti alla sede della società per protestare “contro la parte aziendale – si legge nella comunicazione – che continua a non pagare i lavoratori nonostante l’attivazione delle procedure di intervento sostitutivo”.
È quanto ha deciso il sindacato Slai Cobas per martedì 28 dicembre quando, dalle 9,30 alle 18 avrà luogo il presidio dei lavoratori (fuori dall’orario di servizio) per via di quella che la sigla sindacale definisce “l’indifferenza delle istituzioni che assistono, da anni ormai, in colpevole silenzio”.
“La situazione sopra descritta– spiega il coordinatore provinciale Nazareno Piperno – è infatti ormai insostenibile e i lavoratori intendono rappresentare le condizioni difficili in cui danni vivono, sperando finalmente che le loro istanze e rivendicazioni possano ottenere l’attenzione che meritano”.
Fin qui la comunicazione del presidio di giorno 28. Non è mancata, inoltre, una replica alla nota diramata nei giorni scorsi dalla sindaca di Siderno Mariateresa Fragomeni e dal responsabile del settore 6 del Comune Alessandro Candido. “Che si venga attaccati – scrive la Slai Cobas – non ci fa né caldo né freddo essendo da sempre al centro degli attacchi di coloro cui la nostra azione a difesa dei lavoratori dà fastidio, l’unica cosa meschina, cara Sindaca, è che si siano decine di famiglie che per l’operato del Comune dei Siderno passeranno il Natale senza soldi e senza di che mettere in tavola. Aver pagato una retribuzione a chi ne accreditava diverse, infatti, è come gettare una goccia nel mare e il poco percepito è servito a pagare qualcuno dei debiti, e neanche tutti, accumulati in mesi e mesi di ritardi. A noi non interessa se a Siderno siano o meno stati pagati anche gli amministrativi; quello che ci interessa è che i lavoratori non sono stati pagati per come invece avvenuto – ecco i nomi – presso i Comuni di Bovalino, Grotteria, Monasterace e San Luca. Noi non sappiamo quindi chi è contra legem o meno. Quello che sappiamo è che questi Comuni hanno pagato tutto a tutti. E, così facendo hanno certamente rispettato la legge e gli accordi presi, presente anche il Comune di Siderno consentendo a chi ne aveva diritto di recuperare quanto gli spettava. Il resto sono chiacchiere che non ci toccano”.
Con una frecciata finale: “a proposito di pagamento: che ne direbbe il Comune di Siderno, proprio perchè Ente Pubblico di far sapere – scrive la Slai Cobas – a tutta la collettività, noi compresi, come e in che termini è stata pagata l’“altra società” – il riferimento è alla Muraca che ha gestito il servizio in via temporanea fino a sabato 18 – che ha svolto il servizio in luogo della Locride Ambiente? Sarebbe curioso sapere se le ragioni, ipotizziamo, che hanno visto l’Amministrazione pagare solo un mese dei tanti richiesti da una buona parte dei lavoratori risiedono proprio nella necessità di ‘indirizzare’ almeno in parte il canone al pagamento dell’altra società invece che – conclude la nota – utilizzarlo per pagare i lavoratori”.