di Francesca Cusumano
LOCRI – Proprio lo scorso novembre, avevamo anticipato che la prima selezione delle dieci città finaliste alla candidatura di “Capitale Italiana della Cultura 2025”, inizialmente prevista per la metà dello stesso mese, era poi slittata secondo quanto aveva riportato dal proprio portale, il Ministero della Cultura, evidenziando che con successiva comunicazione “sarebbe stato indicato il nuovo termine temporale relativo all’esame delle candidature ammesse e alle successive fasi della procedura di selezione della Capitale Italiana della Cultura 2025, disciplinata dal decreto del segretario generale rep. n.318 del 28 aprile 2022”.
Comunicazione finalmente pervenuta e che ne ha inevitabilmente prorogato i termini: nello specifico, “la selezione – si legge sul portale del MiC – da parte della giuria dei 10 progetti finalisti, tra le 15 candidature presentate, è aggiornata al 1° febbraio 2023. Le convocazioni per le audizioni, saranno rese note entro il 22 marzo 2023. Entro il 5 aprile 2023, la giuria, successivamente individuata con apposito decreto, indicherà al ministro la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della Cultura per il 2025, dandone opportuna motivazione”.
Le dieci città finaliste inoltre, discuteranno i loro progetti pubblicamente nelle audizioni che si terranno nella sede del Ministero della Cultura al Collegio Romano o, eventualmente, in modalità videoconferenza.
Ciascun finalista, avrà a disposizione trenta minuti per presentare la propria candidatura nonchè una sessione di pari durata per le domande sottoposte dalla giuria di esperti nella gestione dei beni culturali.
Il titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2025″, sarà conferito per la durata di un anno e alla città vincitrice, sarà corrisposto un milione di euro per la realizzazione del progetto e per esaltare le proprie caratteristiche finalizzate a promuoverne lo sviluppo culturale, inteso come “motore di crescita dell’intera comunità”.
Sono quindici le città che hanno presentato al Ministero della Cultura la manifestazione di interesse al procedimento di selezione per il titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2025”, ovvero: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Città Metropolitana di Reggio Calabria, Enna, Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Otranto (Lecce), Peccioli (Pisa), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone), Spoleto (Perugia) e Sulmona (L’Aquila).
La manifestazione di interesse al procedimento di selezione per il conferimento alla Locride di “Capitale Italiana della Cultura” per l’anno 2025, porta la firma del sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, da un’idea di qualche anno fa, del presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì «Contiamo di esserci – aveva dichiarato quest’ultimo a Lente Locale – tra le dieci città finaliste, ma se ciò non dovesse avvenire, il nostro progetto andrà avanti oltre il 2025, con il sostegno della Regione Calabria ed anche della Città Metropolitana. La candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2025, costruisce intorno alle comunità locali, attraverso la valorizzazione condivisa e responsabile collettiva del patrimonio culturale, un progetto unitario che attiva forme di resilienza, economia circolare, partecipazione, sostenibilità. Il valore di intraprendere un percorso di candidatura a lungo termine come Capitale Italiana della Cultura 2025 per un territorio come la Locride, risiede proprio nella capacità di fare un cammino condiviso e comune tra le diverse comunità locali per conoscersi e riconoscersi come contesto unitario, valorizzando al contempo, le diversità e le esclusività territoriali e per rappresentarsi complessivamente come territorio che genera cultura, in modo coeso, partecipato e condiviso».
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