di Gianluca Albanese
SIDERNO – “Luogo di cultura nella storia, contemporaneo e per il futuro”. È la Locride che si candida a diventare Capitale Italiana della Cultura 2025 col varo definitivo del progetto che ha avuto luogo ieri pomeriggio nella sala delle adunanze del Comune di Siderno. Un percorso condiviso dai 42 comuni del comprensorio e presentato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria che vuole coinvolgere l’intera regione perché, come molti dei relatori hanno sottolineato “sarebbe una vittoria di tutta la Calabria”.
Ha aperto i lavori (che sono stati moderati dalla sindaca di Siderno Mariateresa Fragomeni) il presidente del Gal “Terre Locridee” Francesco Macrì che ha salutato con piacere “la presenza – ha detto – dell’amica Tilde Minasi anche se sto aspettando una maggiore vicinanza da parte della Regione che finora, a parte l’assessore Gianluca Gallo e il consigliere Giacomo Crinò, non ha preso parte alla partita, nemmeno con chi detiene la delega alla Cultura”. Un concetto ribadito dal sindaco metropolitano Carmelo Versace che ha parlato di “grande interesse suscitato da parte dei sindaci degli altri comuni concorrenti che vogliono attivare sinergie con la Locride”. Versace ha aggiunto che “pretendo che il progetto venga sposato dalla Regione Calabria che deve affidarci le funzioni delegate che ci servono per fare vera programmazione”.
È toccato al direttore del Gal Guido Mignolli tracciare il cronoprogramma delle scadenze imminenti. “Il 13 settembre – ha detto – sarà l’ultimo giorno utile per completare il dossier a sostegno della nostra candidatura, mentre entro novembre ci sarà l’audizione da parte della commissione di valutazione”. Tra le azioni fondamentali messe in piedi dal progetto, ci sono gli atelier, le fabbriche di comunità, le officine dell’arte “vogliamo realizzare – ha proseguito Mignolli – una biennale di arte moderna”, i laboratori di comunità patrimoniali e una scuola permanente di cultura e agricoltura. “Abbiamo inoltre attivato – ha aggiunto – buone relazioni con gli altri 15 candidati al titolo e con Gorizia e Nova Gorica, che sono state elette capitali europee della cultura 2025”.
Antonio Blandi, numero uno del partner tecnico del progetto “Officine delle Idee” ha sollecitato il sostegno della Regione “che anni fa mostrò vicinanza alle candidature proposte da Diamante e Tropea, ma il nostro progetto ha qualcosa in più perché non è frutto di un lavoro dell’ultimo momento ma è partito nel 2020” aggiungendo l’importanza dell’adesione, da parte di tutti i Comuni del comprensorio, alla Convenzione di Faro, i cui principi sono stati esposti dalla professoressa Sabina Busato.