R. & P.
Le ingenti risorse che l’ Europa sta per mettere a disposizione dell’ Italia con lo strumento del Next Generation Eu rappresentano, come è stato già detto da molti, un’occasione unica ed irrepetibile per rendere lo sviluppo più sostenibile ed ecologico ma anche per affrontare molti dei nodi del divario tra Nord e Sud del Paese.
Per raggiungere questo obiettivo e per evitare che le risorse non siano sprecate, è necessario, però, che i territori abbiano una “visione politica” degli interventi da realizzare e, poi , la capacità reale di metterli in atto. Ciò che conta è che deve esserci un’idea chiara di futuro possibile, con scelte ed obiettivi strategici precisi ed una dimensione realmente sostenibile ed equilibrata. Abbiamo il dovere di non sprecare questa grande occasione e, per farlo, dobbiamo essere capaci di indirizzare queste ingenti risorse su iniziative che tengano conto delle opportunità e delle prospettive poste dal territorio e Soprattutto integrate con le linee di intervento nazionali
Nell’interlocuzione in corso, il CORSECOM ritiene utile e necessario per la Locride un approccio che ponga al centro proprio la “dimensione territoriale”, non certo per richieste localistiche, ma perché l’efficacia delle scelte dipenderà proprio da come le specificità dei territori saranno integrate con le linee d’intervento nazionali
In quest’ottica, Il CORSECOM, avvalendosi dei suggerimenti elaborati nel corso degli anni da Sindaci, forze politiche e sindacali, associazioni, e delle competenze professionali presenti al suo interno, ha già da tempo avviato una Piattaforma Progettuale che ha portato all’individuazione di una serie di proposte riguardanti sette aree d’intervento : scuola e politiche giovanili ; ambiente, territorio e dissesto idrogeologico ; turismo e beni culturali ; viabilità su gomma e rotaia ; trasporti ed infrastrutture ; attività produttive, pubblica amministrazione e politiche agricole ; sanità e servizi sociali.
Accanto alle “azioni” già programmate diverse delle quali finanziate e non completate,o con lavori non avviati,il Centro Studi dello stesso Corsecom ha identificato per ognuna di queste aree le azioni prioritarie da mettere in atto. Si tratta di proposte concrete, fattibili e sostenibili, che devono servire da base di confronto e di dibattito con una platea ampia di soggetti. Proprio per questo, per raccogliere valutazioni e suggerimenti e far sì che possa esserci un apporto ampio e partecipato, il Centro Studi ha predisposto un questionario da inviare prioritariamente al mondo Associativo del Territorio e successivamente in stretto rapporto con i diversi Club Service a molti altri soggetti, al fine di poter costruire un progetto condiviso che coinvolga non solo gli addetti ai lavori ma anche gran parte della cittadinanza attiva.
Questo lavoro sarà sottoposto all’Associazione dei Comuni della Locride con l’obiettivo di realizzare un progetto unitario a breve, medio e lungo termine capace di creare economia ,occupazione e di dare un “volto nuovo” alla Locride del futuro.
Molto dipende da noi, da quello che sapremo progettare, chiedere, mettere in atto. Le esperienze passate sull’utilizzo dei fondi strutturali europei c’insegnano che non è tutto scontato, che non è sufficiente la disponibilità delle risorse. Troppe sono state le occasioni perdute, troppe le risorse sprecate che hanno portato, con decisioni prese dall’alto, allo scarso utilizzo dei fondi o a tante cattedrali nel deserto.
C’è bisogno, superando i vecchi campanilismi, di un coinvolgimento molto ampio di tutte le risorse che ci sono nel territorio. Dobbiamo essere capaci di una nuova progettualità che, partendo dai territori, sia in grado di incidere strutturalmente, nel rispetto dei vincoli richiesti dall’ Europa, sui divari e sulle disuguaglianze ataviche che caratterizzano gran parte dei nostri territori. L’atteggiamento non può più essere quello di sempre.
Serve la consapevolezza collettiva che ci troviamo di fronte a un passaggio cruciale, a una sfida che dobbiamo assolutamente vincere. Per questo, come CORSECOM, riteniamo che sia indispensabile investire sul protagonismo dei territori e sulle invidiabile risorse di cui dispone