R. & P.
Il recente dato elettorale è caratterizzato da una massiccia astensione dal voto.
In Calabria i voti espressi sono stati meno della metà degli aventi diritto mentre nella Locride la percentuale è stata ancora più bassa e ciò dimostra che non è in crisi solo la “Sinistra ma è la “Democrazia” italiana ad attraversare una grave momento di crisi che ha un suo riverbero sui risultati elettorali.
La “Sinistra” calabrese in tutte le sue versioni s’è dimostrata del tutto inconsistente ma prima di essere sconfitta nelle urne è stata sconfitta nella società perché è stata distante dalla gente e dai suoi problemi; lontana dagli “ultimi” e soprattutto dagli emarginati. Assente nei paesi ed ancora di più nelle città. Incapace di dotarsi di un proprio impianto teorico culturale capace di guardare oltre l’oggi; appiattita per comodità, quando non per opportunismo, sulle posizioni dei gruppi dirigenti nazionali; senza alcuna capacità di impegno necessario per affrontare temi centrali quale un nuovo meridionalismo e la salvaguardia della Libertà.
Per questo motivo con un ristretto gruppo di amici e “compagni” abbiamo deciso di autoconvocarci e non perché abbiamo individuato una qualsiasi ricetta per risolvere i tanti problemi del momento o perché pensiamo di avere qualcosa da insegnare ma per il semplice gusto di stare e di discutere insieme. Un semplice gusto che, in questi anni, abbiamo perso. (Anche perché la Politica è stata sequestrata .)
Non abbiamo alcuna voglia di individuare “un nemico” e non mettiamo pregiudiziali verso alcuno; la nostra volontà è piuttosto quella di tentare di riallacciare i fili d’un dialogo interrotto da molto tempo e di creare l’humus necessario per un risveglio democratico.
E’ certamente difficile trovare un terreno di impegno comune anche perché nella solitudine politica in cui ognuno di noi si trova “ogni testa diventa un tribunale” e spesso si ritiene di aver capito tutto senza alcun bisogno di confrontarsi con gli altri.
L’analisi, la partecipazione è la verifica sui fatti vorrebbe essere il nostro metodo di affrontare i problemi. Il nostro fine non è quello di formare un Partito ma si rilanciare la partecipazione politica partendo dal basso nel tentativo (non velleitario) di contribuire ad un “Progetto” comune di tutta la Sinistra che si riconosce nei “Principi” fondamentali della Costituzione italiana.
In questo momento storico individuiamo tre temi di possibile impegno:
La salvaguardia della pace. Prima di tutto e innanzitutto.
L’impegno per l’attuazione della Costituzione e la salvaguardia dello Stato di diritto.
La determinata opposizione alla legge sull’autonomia differenziata e la messa in discussione delle modifiche apportate al titolo V della Costituzione.
Il rilancio d’un “progetto d’urto” per la Locride;
La nuova “questione meridionale” nel progetto d’Unità Europea e di pacifica convivenza con i Paesi del Mediterraneo.
Su questi temi potremmo riprendere l’iniziativa politica interrotta.
Questa che abbiamo inviato è solo una scarna bozza di un “documento base” a cui ognuno può proporre le modifiche che vuole e che discuteremo nel primo incontro di noi autoconvocati che ,salvo imprevisti, dovrebbe svolgersi domenica prossima.
(Chiunque fosse interessato può mettersi in contatto e sarà informato del luogo e della data)
Autoconvocati Sinistra della Locride