di Gruppo Carabinieri di Locri
Continuano le attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri, attraverso le Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri di Vibo Valentia e di militari di un distaccamento della Compagnia d’Intervento Operativo del 6 Battaglione Carabinieri “Veneto” di stanza in Mestre (VE).
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Ben 5 le denunce a piede libero per furto di energia elettrica, altrettante per guida senza patente, 2 per guida in stato di ebbrezza, 2 per resistenza a Pubblico Ufficiale, 1 per falsa attestazione o dichiarazione a un Pubblico Ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, 1 per truffa e 1 per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro, una per evasione e un’altra per furto effettuate nel decorso fine settimana durante i serrati controlli svolti dai Carabinieri.
In particolare, oltre alle citate denunce e all’arresto dell’ormai noto 20enne nigeriano, resosi protagonista nella tarda mattina di ieri di ripetute aggressioni sulla spiaggia di Caulonia Marina e del ferimento di un carabiniere, il quale, ancorché libero dal servizio e insieme ai suoi familiari, era intervenuto per fermarlo:
i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Locri hanno tratto in arresto Piterna Mario, 70enne del luogo, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, dovendo egli scontare 2 anni di reclusione per il reato di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, poiché nel settembre del 2013 furono rinvenute, all’interno di un terreno di sua proprietà sito in Siderno una piantagione di canapa indiana. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.
A Gioiosa Jonica, i carabinieri della locale stazione, hanno arrestato Mammolenti Andrea, 30enne del posto, in ottemperanza a un ordine di espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo egli scontare 1 anno e 6 mesi di reclusione, poiché riconosciuto colpevole del reato di truffa aggravata in concorso, commesso in Delianuova nel mese di giugno 2006. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria mandante.
I carabinieri della stazione di Palizzi Marina hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di esecuzione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, Profazio Sebastiano, 49enne, pregiudicato del luogo, responsabile del reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, commesso in Brancaleone e Palizzi nel marzo 2011. Il prevenuto era stato tratto in arresto già il 19.2.2013 dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.ucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bianco, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Enotria”, unitamente ad altre 6 persone. Nel corso delle indagini, avviate nel febbraio 2010, furono intercettate conversazioni telefoniche durante le quali gli interlocutori intrattenevano dialoghi contraddittori e privi di senso logico, cercando, invano, di mascherare l’esistenza di rapporti illeciti tra loro. Infatti, oggetto di tali conversazioni erano birre, biciclette, pizze, camere d’aria, dvd, termini utilizzati dagli stessi per indicare una compravendita di sostanze stupefacenti. Da un’analisi delle numerose conversazioni intercettate e da riscontri sul territorio, si ha avuto modo di monitorare numerosissimi scambi di sostanza stupefacente tra tutti gli indagati, nonché la grande facilità con cui questi se la accaparravano, ponendo in essere reiterate condotte di detenzione, acquisto, offerta e cessione di sostanza stupefacente, tanto da far assumere loro un notevole spessore nei Comuni di Palizzi, Brancaleone e Bruzzano Zeffirio in relazione alla fornitura di droga a tossicodipendenti, dando prova concreta della loro possibilità e capacità di rifornirsi in tempi rapidi di stupefacente. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione di residenza, ove dovrà scontare una pena di un anno e 6 mesi di reclusione domiciliare.