Ben 25 associazioni avevano dato mandato agli avvocati del Movimento Animalista, Mariella Cipparone ed Assunta Cosentino e sottoscritto una missiva indirizzata al Commissario della sanità Scura che, prontamente ,ha risposto, convocando appunto il primo di uno degli incontri che in futuro verranno programmati al fine di garantire l’attuazione delle norme esistenti.
L’impegno è quello di rivedere il Decreto 32/15 e concedere un anno di tempo per la definizione della famosa rete di canili.
Nelle more il Commissario Scura ha preteso l’impegno, da parte dei Direttori Generali delle ASP, di convocare la Conferenza dei Sindaci, al fine, soprattutto, di individuare le strutture da destinare a canili sanitario e sollecitato ANCI ad una presenza fattiva dei Comuni per il superamento della drammatica situazione determinatasi in ordine alla gestione (mancata) del randagismo. Alle ASP, area C, ha attribuito il compito di scegliere, tra le strutture esistenti, quelle utilizzabili IMMEDIATAMENTE e PROVVISORIAMENTE come canili sanitari.
Un canile sanitario completo, dove non si dovrà effettuare solo microchippatura e sterilizzazione, ma attrezzato come una normale clinica dove vengono effettuati check-up completi degli animali feriti recuperati in strada, debitamente curato e rimessi in forze, prima di provvedere alle pratiche di adozione.
In sede di revisione del Decreto saranno previste sanzioni per tutti i soggetti responsabili, a diverso titolo, di ogni, eventuale, inadempimento: Direttori Generali, Capi Dipartimenti delle ASP, Responsabili di Area C delle ASP.
Professionale partecipazione da parte dei mandatari delle associazioni alla discussione dove in pratica è emersa l’importanza della presenza di associazioni da affiancare ai gestione dei canili.
Le associazioni che si occupano in Calabria del benessere dei 4 zampe, finalmente non son state viste come “personaggi estranei alla realtà e con i paraocchi” ma persona altamente informate, sia sulle leggi vigenti sia eticamente sul rispetto dell’ambiente e di tutte le vite.
Le associazioni unite hanno il comune obiettivo, la tutela degli animali.
Ricordiamo che, Oltre al Movimento animalista, Cipparrone e Cosentino rappresentavano 25 associazioni firmatarie della lettera al commissario che chiedeva l’applicazione delle norme vigenti sul randagismo: Battito Animale, Aic Adottami in Calabria, OLA Onlus, Frida, Qua la Zampa Diamante, Rossano Dacci una zampa, Gli Invisibili del Canile Rifugio Cosenza, Rifugio Fata, Facciamo Branco, Zampe in Salvo, Dammi una zampa, Leidaa (sezioni Cosenza e Belvedere M.mo, Anima Randagia, Maidasoli, Argo Onlus, OIPA Italia Onlus, Lav Lega Antivivisezione, Enpa Pizzo Calabro, LNDC Lega Nazionale Difesa del Cane, LIDA Lega Italiana Diritti Animali sezione di Cervicati (CS), Iapl Italia Onlus, Animalisti Onlus, Animalisti Italiani Onlus