La testata giornalistica londinese ha offerto un confronto tra le due realtà nella sua celebre rubrica “Lex”, evidenziando il successo di Poste Italiane rispetto alle difficoltà incontrate dalla Royal Mail, particolarmente nel momento in cui ha tessuto le lodi dell’Amministratore Delegato di P. I., Matteo Del Fante, “Per aver sfruttato con successo sia la rete postale che i servizi finanziari, portando a significativi risultati positivi – scrive FT – ad esempio, le carte Postepay di Poste Italiane costituiscono una delle maggiori reti di pagamenti in Italia, mentre i profitti derivanti dai pagamenti e dai servizi mobili sono quasi raddoppiati negli ultimi cinque anni”.
di Antonio Baldari
Niente Poste, siamo inglesi! Verrebbe da dire questo visti e considerati i tempi oltremodo ostici per la Royal Mail britannica, la cui situazione attuale è segnata da una serie di sfide nell’adempimento pieno e soddisfacente degli impegni derivanti dalla sua privatizzazione; infatti, la società postale britannica ha attualmente sollevato la questione presso i regolatori riguardante la possibilità di ridurre le consegne della corrispondenza di seconda classe a giorni alterni.
Contestualmente, le azioni della sua holding, che è la International Distributions Services, continuano a mantenersi al di sotto del prezzo di offerta pubblica iniziale, precedentemente fissato nell’ottobre 2013; va altresì sottolineato che la Royal Mail continua a subire l’onere degli obblighi di servizio pubblico: un quadro, evidentemente, a tinte poco rosee, se non propriamente fosche, messo in luce nientepocodimenoché dal Financial Times, il noto quotidiano di Londra che si è addirittura spinto oltre, affiancando a tale situazione quella che si vive in Italia, affermando che “Lì è tutta un’altra storia, il valore delle azioni di Poste Italiane è quasi raddoppiato da quando l’azienda è stata quotata nel 2015 – scrive FT – ed è importante evidenziare che Poste Italiane ha mantenuto la sua estesa rete di uffici postali e servizi finanziari su tutto il territorio nazionale, in netto contrasto con la Royal Mail”.
Ed invero, la testata giornalistica londinese ha offerto un confronto tra le due realtà nella sua celebre rubrica “Lex”, ovviamente sotto il profilo economico-finanziario, evidenziando il successo di Poste Italiane rispetto alle difficoltà incontrate dalla Royal Mail, particolarmente nel momento in cui ha tessuto le lodi dell’Amministratore Delegato di P. I., Matteo Del Fante, “Per aver sfruttato con successo sia la rete postale che i servizi finanziari, portando a significativi risultati positivi – scrive FT – ad esempio, le carte Postepay di Poste Italiane costituiscono una delle maggiori reti di pagamenti in Italia, mentre i profitti derivanti dai pagamenti e dai servizi mobili sono quasi raddoppiati negli ultimi cinque anni”.
Che dire? Niente di più e niente di meno rispetto a ciò che si scrive Oltremanica, prendendo atto degli elogi che fanno indubbiamente piacere non solo a Poste Italiane ma all’intero Paese, che può in tal modo specchiarsi in un profilo socio-economicio di grande spessore e prospettiva, di cui andare indubbiamente fieri, migliorandosi giorno dopo giorno.