di Gianluca Albanese
SIDERNO – E’ appesa al filo di un emendamento al decreto sugli Enti Locali del Governo Renzi (da convertire in legge) la speranza degli Lsu_Lpu calabresi che lo scorso 3 luglio a Marina di Gioiosa, mediante una propria delegazione della quale facevano parte anche alcuni componenti dell’Usb Calabria, ha incontrato alcuni dei relatori a margine del convegno promosso dall’Unione dei Comuni “Valle del Torbido” sulla normativa che disciplina lo scioglimento di consigli comunali per infiltrazioni mafiose.
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Proprio così. In quella occasione, gli Lsu-Lpu interloquirono col vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico, col senatore Nico d’Ascola (Ncd) e con la deputata Enza Bruno Bossio (Pd). Ebbene, la deputazione presente assunse l’impegno di presentare un emendamento sul decreto in oggetto, tale da reinserire l’articolo 8 del testo originale (poi sparito dal testo licenziato dal Governo Renzi) che destinava dei fondi da utilizzare per il pagamento degli Lsu-Lpu calabresi.
Questo emendamento, a firma dei parlamentari Nico D’Ascola (Ncd) e Doris Lomoro (Pd) verrà discusso domani, mercoledì 22 luglio.
E se c’è attesa per l’esito della votazione di domani, che in caso di approvazione dell’emendamento D’Ascola-Lomoro ridarebbe le risorse di cui i precari calabresi si sentono giustamente scippati, l’Usb Calabria ricorda ai propri colleghi di esercitare pressione presso i Comuni qualora questi ultimi avessero sospeso il contratto ai lavoratori e, rivolgendosi ai non contrattualizzati, di tenersi pronti a una eventuale mobilitazione, qualora non dovessero arrivare dall’assessorato regionale al Lavoro i decreti di pagamento delle spettanze arretrate.