RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Dopo la lotta sindacale che ha portato, anche grazie all’apporto di alcuni parlamentari calabresi, alla contrattualizzazione di oltre 4.000 LSU/LPU, il Governo rischia, con i suoi ritardi ed inconcludenti tira e molla, di far precipitare di nuovo nel limbo della più bieca precarietà gli LSU e LPU contrattualizzati.
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Ai circa 800 LSU ed LPU che per ritardi, omissioni e scelte discutibili da parte di amministrazioni comunali, alcune anche commissariate, erano rimasti esclusi dal bando ministeriale e che è stato possibile recuperare solo grazie alla forte e tempestiva azione sindacale ed alla volontà politica ed amministrativa della Regione, rischiano di aggiungersi anche gli altri 4.000 che sembravano al riparo da ogni rischio. I 38 milioni di euro, destinati dalla Regione Calabria per il prosieguo dei contratti fino al 31 dicembre 2015, e già trasferiti ai comuni ed agli altri enti, rischiano di non poter essere utilizzati fino a quando il Governo, dopo averlo inspiegabilmente stralciato nel Consiglio dei Ministri dell’11 giugno scorso, non approverà, in sede di conversione in legge del D.L. sugli Enti Locali, cosi come trapelato da fonti istituzionali, l’emendamento, predisposto congiuntamente dai Ministeri interessati, che “parifica” il finanziamento regionale, anche ai fini delle deroghe necessarie, a quello Ministeriale. Un nuovo atto ostile del Governo verso la Calabria, che segue quello nei confronti dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga, che solo grazie ad una incisiva mobilitazione sindacale e di popolo ha visto la definizione. La positiva soluzione della vertenza LSU e LPU è ormai patrimonio comune di tutta la Calabria, e non può essere dilapidato dalla insipienza di un Governo che appare troppo lontano dai problemi del lavoro. Sebbene siano pervenute ampie rassicurazioni, sia negli incontri con l’Assessore regionale al Lavoro che con i parlamentari sollecitati dalle Organizzazioni Sindacali, circa il massimo impegno a risolvere la problematica già entro il mese di luglio, NIDIL CGIL, FELSA CISL e UIL TEM.P, per mantenere comunque alta l’attenzione su una questione così delicata e che interessa un così alto numero di calabresi, annunciano per i prossimi giorni l’avvio di una serie di assemblee territoriali che si concluderanno con l’ ATTIVO REGIONALE LSU e LPU, estendendo l’invito a partecipare al Presidente della Regione, all’ANCI ed a tutta la deputazione calabrese. Occorre un semplice provvedimento legislativo, per giunta ad invarianza di spesa per il Governo, avendo la Regione già trasferito ai comuni le risorse necessarie per la proroga dei contratti. Nessuno si tiri indietro: nessun alibi al Governo. Il Governo sappia che CGIL, CISL e UIL non permetteranno passi falsi su questa vertenza, pronti alla mobilitazione ed ad azioni dure ed eclatanti di lotta sindacale, così come hanno già dimostrato.