di Gianluca Albanese (foto d’archivio)
LOCRI – Saranno ricollocati a breve i tredici lavoratori Lsu-Lpu rimasti senza lavoro il 31 dicembre scorso dopo che il Comune di Locri non aveva inteso procedere alla loro contrattualizzazione.
Una vicenda molto complessa e per certi versi drammatica, la loro, durata oltre un anno e caratterizzata da una spiccata dialettica tra le organizzazioni sindacali (col supporto di partiti politici come Pd e Sel e del gruppo consiliare di opposizione) e l’amministrazione comunale, che ha sempre sostenuto che non era possibile una loro contrattualizzazione al Comune di Locri, benché il loro fosse un caso più unico che raro in un panorama regionale nel quale, grazie agli ultimi provvedimenti presi dalla Regione, i precari impiegati negli enti locali sono stati contrattualizzati praticamente ovunque.
Ma tant’è.
Ora giunge la notizia della ricollocazione di undici di loro nella sede locrese dell’Arsac (Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) che ha completato l’iter relativo al loro utilizzo, stipulando la convenzione ad hoc, propedeutica al decreto emanato dalla Regione Calabria lo scorso 22 febbraio.
Dunque, 11 lavoratori (che hanno inteso rivolgere un caloroso ringraziamento al capogruppo del Pd in consiglio regionale Sebi Romeo e alla sua collaboratrice Barbara Panetta, per l’impegno profuso) andranno a lavorare, con un monte ore settimanale che potrebbe superare le 18 unità, nella sede locrese dell’Arsac.
Per altri due lavoratori Lsu-Lpu ex Comune di Locri, invece, è alla viste un loro collocamento in un altro ente pubblico che verrà reso noto a breve, visto che l’iter è tuttora in corso.