di Gianluca Albanese
SIDERNO – Si è risolto con un sostanziale “nulla di fatto” l’incontro romano tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il presidente della Regione Calabria, l’assessore regionale al ramo e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali sulla vertenza degli Lsu-Lpu calabresi.
E allora la protesta continua, fino al prossimo 12 dicembre, quando è stata convocata una seduta del consiglio regionale, il cui secondo punto all’ordine del giorno riguarda proprio la situazione dei precari calabresi.
Il sindacalista della Cisl Raffaele Cagliuso, che questa mattina era apparso già abbastanza scettico sugli esiti del tavolo romano, ha dichiarato a Lente Locale che «Purtroppo, come avevo previsto – ha esordito Cagliuso – dalla riunione di Roma non è emersa una soluzione al problema. Si è soltanto deciso – ha proseguito – di battere due piste: quella che porta all’intercettazione di fondi europei tali da fare in modo che anche l’UE si faccia carico del problema, e quella che coinvolge il ministro della Funzione Pubblica, anche se proprio a livello di dicastero non c’è la certezza della sussistenza dei fondi tali da assicurare, in primis, la corresponsione dei sussidi per il 2014. Per questo motivo – ha proseguito Cagliuso – il 12 saremo tutti fuori dalla sede del consiglio regionale per levare alta la voce della nostra protesta».
Fin qui Cagliuso. Da domani, dunque, la protesta continua, con enormi sacrifici da parte di questi lavoratori che si fanno carico di assicurare servizi essenziali nelle pubbliche amministrazioni, ma che non hanno alcuna garanzia per il futuro e zero diritti.
Questo è il testo di un comunicato ufficiale che i lavoratori in protesta stanno “facendo girare” in rete per corroborare le ragioni della loro protesta.
«Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha incontrato il Presidente della Regione Calabria e l’assessore al lavoro e alle politiche sociali, nonchè gli esponenti delle organizzazioni sindacali. Oggetto dell’incontro è stato un avvio del confronto sulle tematiche e problematiche che affliggono i lavoratori precari.
Le rappresentanze sindacali hanno esposto le priorità e manifestato il profondo disagio in cui versano i lavoratori appartenenti alle categorie LSU, LPU e legge regionale n. 15 del 2008. La Regione Calabria ha illustrato una possibile soluzione progettuale, rappresentando l’esigenza di avere un sostegno del Governo.
È stata convenuta pertanto l’apertura di un tavolo tecnico permanente volto a studiare una possibilità giuridica e finanziaria che tenda alla risoluzione delle problematiche esposte. Nell’immediato sono stati richiesti alla Regione e alle amministrazioni statali competenti i dati indispensabili per risolvere concretamente ed in tempi brevi i problemi esposti».
QUESTA, INVECE, E’ LA NOTA DIFFUSA DALLE SEGRETERIE REGIONALI DI CGIL-CISL-UIL-UGL CALABRIA:
CATANZARO – Un primo passo importante nella vertenza dei lavoratori LSU e LPU calabresi può esser considerato il tavolo governativo permanente ottenuto dai Sindacati Confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl della Calabria.
Occorre, adesso, dare continuità al tavolo istituzionale attraverso una sua immediata convocazione con tutti i soggetti presenti durante l’incontro di oggi (Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Funzione Pubblica e Presidenza del Consiglio dei Ministri) con l’obiettivo dello svuotamento del bacino e della stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici Lsu e Lpu calabresi.
Nel frattempo, occorre un’immediata risposta da parte della Regione Calabria in merito alla copertura finanziaria per tutto il 2013 come da impegni già assunti. Pertanto, permane la mobilitazione dei lavoratori Lsu e Lpu calabresi compresa l’iniziativa prevista in occasione del prossimo Consiglio regionale e resta alta l’attenzione da parte delle OO.SS. sulla vertenza.
Non ci riterremmo soddisfatti sino a quando non ci saranno garanzie concrete verso la Calabria nella legge di stabilità, in esame al Parlamento.