Fonte: www.corrieredellacalabria.it
La svolta insperata si materializza nel primo pomeriggio di martedì. Nel maximendamento al decreto sugli enti locali all’esame del Senato, su cui il governo ha posto la fiducia, è stata inserita la norma che “salva” i circa cinquemila precari lsu-lpu calabresi. C’è la possibilità, dunque, di recuperare il testo che consente l’impiego di 38 milioni di euro stanziati dalla Regione per la contrattualizzazione degli lsu-lpu in servizio presso i comuni della Calabria. «Non è stato tecnicamente facile – esulta la deputata del Pd Stefania Covello – ma grazie al diretto intervento di Matteo Renzi che ha fatto proprie le istanze venute dall’intera deputazione calabrese, ci siamo riusciti».
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L’esponente della segreteria nazionale del Pd taglia ogni accenno alla polemiche che settori del suo stesso partito hanno innescato: «Capisco che altri investono sui fallimenti, noi preferiamo lavorare per la soluzione dei problemi». Il risultato raggiunto fa esultare il governatore Mario Oliverio e il coordinatore regionale del Nuovo centrodestra Tonino Gentile. A essere soddisfatta è anche la senatrice Doris Lo Moro, che aveva firmato, assieme al collega di Ncd Nico D’Ascola, l’emendamento originariamente bocciato in commissione Bilancio: «Come firmataria dell’emendamento sottoscritto anche dal collega D’Ascola, ci tengo a far pervenire la mia vicinanza ai destinatari della norma che hanno vissuto per giorni una situazione di forte stress, dopo aver ottenuto la disponibilità dei fondi necessari da parte della giunta regionale calabrese. Da questa storia, che ci ha affaticato per giorni, ho imparato una cosa molto importante: la Calabria ha bisogno di essere difesa e io sono qui al Senato per fare proprio questo».
Nelle scorse ore era sceso in campo anche il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta che si era schierato a difesa dei lavoratori: «L’esecutivo ha a cuore il problema dei precari in servizio in alcuni Comuni della Calabria. Ho cercato fino all’ultimo istante di premere per l’inserimento della norma e ci siamo riusciti. Sono davvero soddisfatto per il risultato ottenuto». Anche il segretario del Pd calabrese Ernesto Magorno può tirare un sospiro di sollievo dopo l’intenso lavoro di raccordo tra i vertici del governo e i rappresentanti sindacali per una chiusura positiva della vertenza.
Il rebus alla soluzione arriva nel corso di una giornata caratterizzata dalla mobilitazione dei precari in tutta la Calabria. Un gruppo di lavoratori ha bloccato lo svincolo A3 di Cosenza nord. Con i precari c’erano i sindacati: Cgil, Cisl e Uil, che lunedì hanno chiamato alla protesta, e l’Unione sindacale di base. Altri disagi si sono registrati a Villa San Giovanni, dove i manifestanti hanno bloccato per diverse ore gli imbarchi dalla Calabria alla Sicilia e rallentato il traffico ferroviario sempre nei pressi del grosso centro alle porte di Reggio Calabria.
L’EMENDAMENTO La norma prevede che alle procedure di stabilizzazione cui sano interessati i Comuni della Regione Calabria per le categorie di lavoratori Lsu e Lpu «si applicano le deroghe anche nel caso di utilizzazione di finanziamenti regionali». La Regione Calabria quindi disporrà con propria legge regionale la copertura finanziaria a carico del bilancio regionale e assicurerà la compatibilità dell’intervento con il raggiungimento dei propri obiettivi di finanza pubblica. Viene inoltre stabilito che in caso di mancato rispetto, per l’anno 2014, del patto di stabilità interno e dell’indicatore dei tempi medi nei pagamenti al solo scopo di consentire la prosecuzione dei rapporti di lavoro a tempo determinato degli Lsu e Lpu non si applicheranno le limitazioni di rinnovo dei contratti.
Scritto da Antonio Ricchio – www.corrieredellacalabria.it