di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Intanto che si studia una soluzione che possa consentire a tutti di avviare la propria attività, in questi giorni i sommozzatori dei vigili del fuoco stanno scandagliando il fondale lungo tutto il tratto interessato per capire se c’è presenza di detriti in mare e quanto sia sicuro fare il bagno in quel tratto.
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Il 15 di luglio i lavori sul lungomare dovrebbe essere conclusi, ma i balneatori ieri in riunione con la commissione straordinaria, non sembrano crederci poi molto e intanto si cerca di ovviare a quella che sarà un’estate non certo facile, soprattutto per alcuni di loro.
Una parte ha iniziato a montare gli stabilimenti, mentre altri attendono di sapere e propongono alla triade e all’ufficio tecnico delle possibili soluzioni, sperando che si possa intervenire on maggiore celerità vista la condizione d’urgenza.
Per capire meglio e guardare il problema dalla parte di chi ci sta rimettendo soldi e lavoro, il presidente della triade commissariale, Francesco Tarricone, ieri pomeriggio con il rappresentante territoriale della CNA Balneatori Calabria, Gabriele Ingrosso, ha percorso tutto il lungomare punto per punto.
Dopo la prima proposta di restringimento delle concessioni nella parte svincolata, da subito scartata, si stanno cercando altre soluzioni per avviare le proprie attività, sempre tenendo in considerazione che dovrà essere mantenuta una parte di spiaggia libera.
Si deve fare l’impossibile per garantire a tutti una possibilità. Nel corso della riunione il consigliere regionale Pietro Crinò è sembrato più ottimista rispetto alla conclusione dei lavori per il 15 luglio, ribadendo che i 200 mila euro della Regione ci sono e sono fruibili.