di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un sopralluogo tecnico per dare – finalmente – un’accelerata ai lavori di messa in sicurezza della zona Nord e di quella Sud del lungomare di Siderno, seriamente danneggiate dopo le mareggiate d’inizio febbraio che hanno eroso il marciapiede e buona parte della sede stradale. E’ quanto è avvenuto stamattina a Siderno.
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Accanto al consigliere regionale Pietro Crinò e ai rappresentanti sindacali degli imprenditori del settore balneare Gabriele Ingrosso e Pino Albanese, hanno visitato le zone disastrate numerosi tecnici, tra cui l’ingegnere Carmelo Barbaro della Provincia di Reggio Calabria e il presidente del Consorzio di Bonifica “Basso Jonio reggino” Giandomenico Caridi.
Come anticipato nei giorni scorsi, i lavori riguarderanno la messa in sicurezza della sede stradale, attraverso dei “gabbioni” di cemento nelle zone in cui la strada è stata erosa, e la creazione di punti di accesso in spiaggia. Ovviamente, i lavori non possono, almeno in questo primo momento, riguardare il rifacimento del marciapiede o dell’asfalto, ma si sta cercando di fare in modo che si possano creare le condizioni minime di sicurezza necessarie a installare gli stabilimenti balneari e a permettere l’accesso dei bagnanti all’arenile.
Per la precisione, con le attuali risorse si possono fare lavori per 300 metri nella zona Nord (soprattutto in prossimità della casa di riposo) e per 60 nella zona Sud (nei pressi della statua di San Francesco).
Resta il problema della possibilità o meno di far coesistere gli stabilimenti balneari nella zona non interdetta al transito. A questo proposito, i rappresentanti dei gestori dei lidi incontreranno domattina il presidente della commissione straordinaria al vertice del Comune, Francesco Tarricone, al fine di vagliare insieme le diverse opzioni per far lavorare tutti gli operatori del settore.
Una vicenda assai travagliata, quella dei gestori degli stabilimenti balneari, fatta di almeno un trimestre di richieste inevase e di risposte delle istituzioni giudicate insufficienti. Ma ce ne occuperemo in un approfondimento ad hoc.