In Italia ci sono i problemi di sempre che insistono in allagamenti, con metri di acqua tali da travolgere qualunque cosa capiti a tiro, anche delle persone, come nel caso della Toscana dove si sono registrati addirittura ben 7 morti! Una vera e propria tragedia che non è in alcun modo accetttabile posto che non basta la solita giustificazione che il motivo è da ricondurre all’ormai classica “bomba d’acqua”: purtroppo, non è così, lo sappiamo benissimo, in considerazione del fatto che il passato non ha insegnato nulla, continuando a perpetuarsi gli errori di sempre che non si sta qui a ripetere come il consueto rosario di lagnanze che non sono affatto giustificate.
di Antonio Baldari
Le cronache di questi giorni ci riportano un’Italia ancora una volta “divisa in due”, come se albergasse nel suo Dna il fatto di non potere essere mai compiutamente unita, anche e soprattutto sotto il profilo meteorologico con un Paese, di fatto, spaccato in due con piogge, venti e freddo al Nord, sole, sereno e caldo al Sud, molto caldo se si considera il periodo di inizio Novembre.
Un’Italia, quindi, divisa ed al contempo alle prese con i problemi di sempre nel momento in cui si ha a che fare soprattutto con il maltempo, che poi sarebbe più corretto chiamare “cambiamento climatico” come ci invitano a fare gli scienziati che studiano tale fenomeno già da diversi anni; problemi di sempre che insistono in allagamenti, con metri di acqua tali da travolgere qualunque cosa capiti a tiro, anche delle persone, come nel caso della Toscana dove si sono registrati addirittura ben 7 morti!
Una vera e propria tragedia che, a nostro modesto avviso, non è in alcun modo accettabile posto che non basta la solita giustificazione che il motivo determinante è da ricondurre all’ormai classica “bomba d’acqua”, come se bastasse soltanto quella a far saltare in aria il tutto: purtroppo non è così, lo sappiamo benissimo, in considerazione del fatto che il passato non ha insegnato nulla, continuando a perpetuarsi gli errori di sempre che non si sta qui a ripetere come il consueto rosario di lagnanze che non sono affatto giustificate.
Lo si ribadisce, la “bomba d’acqua” c’è e, ahinoi, dobbiamo imparare a conviverci visto che il clima sempre più tropicalizzato che regna sullo Stivale costituisce la normalità delle cose, piuttosto ciò che non si deve avere è il reiterato comportamento, soprattutto istituzionale, che porta a delle ferali conseguenze, che vede, come detto, dei decessi di persone che arrivano a perdere la vita, loro malgrado; sette persone sono tante se si considera la “morte da maltempo” che rappresenta, ormai, un tristissimo habituè in Italia, del tutto ingiusto.
E che ha delle colpe ben precise, che non sono più ascrivibili al maltempo. O cambiamento climatico che dir si voglia: qualcuno alzerà la mano per dire che, anche per quanto concerne il clima, ci sono corsi e ricorsi storici che vedono il reiterarsi di taluni fenomeni, come nel caso di Firenze dopo i tragici fatti dell’alluvione del 4 novembre del 1966, che può anche essere, di fatto, però, qui il problema è a monte ed insiste nel vivere determinate situazioni. Che generano errori su errori che portano quale conseguenza finale danni su danni e, lo si sottolinea ancora una volta, la perdita di vite umane.
Che non è accettabile in nessun caso, doppiamente inaccettabile se poi, a pagare per tali errori, non c’è nessuno in quest’Italia “degli impuniti”, dove nessuno paga mai per le malefatte compiute.