di Redazione
PLACANICA (RC) – “Non avere paura, vengo dal Paradiso, io sono la Vergine Immacolata, la madre del Figlio di Dio. Sono venuta a chiederti di costruire qui una cappella in mio onore. Io ho scelto questo luogo, qui voglio stabilire la mia dimora e desidero che da ogni paese si venga qui a pregare”. Sono queste le parole che la Madonna pronunciò a Fratel Cosimo Fragomeni, l’11 maggio del 1968, apparendo su uno Scoglio, a Santa Domenica di Placanica, nel cuore della Locride.
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Quella fu la prima delle quattro apparizioni, che si susseguirono, una volta al giorno, fino al 14 maggio. Quel luogo, è divenuto oggi meta di centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. E l’11 maggio 2014, si celebra il 46° anniversario della prima apparizione tant’è che sono previste solenni celebrazioni in onore della Beata Sempre Vergine Maria Immacolata Concezione (nella foto immagine di una precedente cerimonia).
Così inizia una nota che la Comunità “Madonna dello Scoglio” ha diffuso in occasione dell’importante evento che porterà nella Locride migliaia di persone.
“Già dal 10 maggio-continua la nota- si sono susseguiti momenti di elevata spiritualità e molto solenni, come la suggestiva fiaccolata mariana, l’adorazione eucaristica notturna, la preghiera del Santo Rosario, animata dal gruppo giovanile di apostolato e preghiera dei “Testimoni del Santo Rosario”, fondato da Fratel Cosimo. Alle 14.30 dell’undici maggio Fratel Cosimo effettuerà una evangelizzazione, seguirà la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, monsignor Morosini, la processione con il Santissimo Sacramento, la preghiera d’intercessione per gli ammalati e i sofferenti che eleverà Fratel Cosimo, alla presenza del Santissimo, la benedizione eucaristica. Santa Messa, In merito all’opera fondata da Fratel Cosimo, nel 1968, dopo essere stato chiamato dalla Vergine Tuttasanta, l’attuale arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, già pastore della diocesi di Locri – Gerace, ha detto: “Molti si pongono la domanda del perché tanta gente, da oltre quarant’anni continua a recarsi, costantemente, alla Madonna dello Scoglio. Notando l’ambiente circostante, le difficoltà viarie e la mancanza di opere d’arte o di svago” – ha continuato – “la risposta non può essere che unica: digitus Dei est hic, qui, in questo luogo, c’è la presenza di Dio. Lo dimostrano la pietà dei fedeli, le code presso i confessionali, la preghiera silenziosa di fronte alla statua della Vergine, il raccoglimento e il silenzio durante le celebrazioni sacre.” All’epoca delle apparizioni, Fratel Cosimo, dotato di carismi straordinari, e considerato oggi l’uomo dell’ubbidienza alla Chiesa, che ha riconosciuto la sua opera ufficialmente (decreto vescovile n. 34 del 07 – 12 – 2008) all’epoca delle apparizioni era diciottenne ma, con saggezza e spirito di umiltà e ubbidienza, consegnò subito le relazioni dell’accaduto al parroco di Placanica, il compianto don Rocco Gregorace. Il sacerdote, che conosceva benissimo Cosimo Fragomeni e la sua famiglia, seguì con cura paterna il giovane, perché lo aveva visto crescere e conosceva la sua fede profonda, i suoi enormi sacrifici per percorrere a piedi le ore di strada che separano la frazione di Santa Domenica dalla chiesa di Placanica, con qualsiasi tempo e pericolo, attraversando spesso il torrente in piena, per arrivare sempre puntuale e ordinato alla messa domenicale. Da allora, un susseguirsi di eventi particolari e speciali hanno segnato la storia dell’opera mariana e l’evangelizzazione di Fratel Cosimo. Infatti, il suo ministero è stato accompagnato, sempre, da segni straordinari, ovvero grazie spirituali e fisiche, operate dal Signore, a molti dei pellegrini giunti allo Scoglio, per intercessione della Madonna e per la preghiera dell’umile uomo di fede. Negli archivi della comunità di preghiera, che lo segue da oltre vent’anni, ci sono relazioni dettagliate, corredate da referti medici, che evidenziano conversioni e guarigioni inspiegabili, scientificamente, da diverse malattie e infermità. Fra le tante testimonianze raccolte, si rilevano vocazioni sacerdotali maturate attraverso l’esperienza di preghiera dello Scoglio. Alcuni casi evidenziano conversioni dall’ateismo o dal settarismo, dopo che i protagonisti hanno avuto un colloquio privato con l’uomo di Dio. Molte persone sostengono di essere stati guariti per la preghiera o per la benedizione di Fratel Cosimo. Altri dopo essersi bagnati con l’acqua della fonte della Madonna, sgorgata sul luogo sacro su indicazione di Fratel Cosimo. Diverse persone-conclude la nota- hanno espresso di avere ottenuto una grazia, personale o per i propri cari, attraverso la semplice preghiera del santo Rosario. Elencare tutte le testimonianze conservate allo Scoglio sarebbe impossibile: la casistica è vasta, quanto lo sono i mali che affliggono l’umanità”.