di Redazione
“Invitiamo ancora una volta i cittadini a rimanere a casa e a non ostacolare con la loro presenza non motivata da effettive necessità i soccorsi stradali”. E’ l’appello che molti sindaci stanno facendo pubblicamente ricordando che l’allerta meteo durerà ancora altre 12-16 ore e che quindi non è per nulla opportuno uscire di casa, specie per curiosare, come accaduto ad Ardore e documentato dalle immagini riprese e montate dal nostro Enzo Lacopo.
Intanto, tra i centri più colpiti c’è anche quello di Sant’Ilario dello Ionio, mentre è stata riparta al traffico la strada tra Bovalino e Benestare e le ruspe sono al lavoro sulla strada provinciale per Martone, al fine di fare uscire il centro della Valle del Torbido dall’isolamento.
Dicevamo delle comunicazioni istituzionali.
Una delle prime è stata quella del consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri, che ha diffuso agli organi di stampa il seguente comunicato:
“Continua la violenta ondata di maltempo che da circa quarantotto ore sta flagellano l’area del basso Ionio reggino dove si contano già ingentissimi danni soprattutto alle infrastrutture viarie. Ad intervenire sull’argomento esprimendo tutta la sua preoccupazione per la criticità ancora in corso ed esortando ad un tempestivo intervento gli organi istituzionali preposti è il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri. “In queste ore – dice Zavettrei – la provincia reggina in generale e l’area del basso Ionio più in particolare stanno vivendo una situazione di straordinaria gravità. Le piogge incessanti che cadono sulla zona da oltre 48 ore hanno causato l’interruzione totale della statale 106 e della ferrovia ionica nel tratto compreso tra Brancaleone e Ferruzzano infliggendo un colpo tremendo ad un sistema viario già parecchio deficitario. Alla luce di quanto accaduto in queste ore, testimoniato anche dalle impressionanti foto che circolano sul web, il mio appello va alle autorità competenti affinché si attivino fin da subito le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale e i successivi interventi, intanto quelli immediati per un ripristino urgente della statale 106 pensando al contempo alla realizzazione della stessa arteria più a monte nel tratto Reggio – Locri. Contestualmente si pensi a pianificare un intervento di ripristino della linea ferrata che possa avvenire in tempi ragionevolmente brevi. È impensabile – conclude Zavettieri – anche solo ipotizzare possibili interventi tampone che rappresenterebbero un palliativo non più accettabile da parte di un territorio già troppo ingiustamente vituperato e dimenticato”.
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