di Patrizia Massara Di Nallo
L’Università Paris 1 Pantheon Sorbonne ha conferito, il 7 giugno 2024, la Laurea Honoris Causa alla professoressa Sofia Corradi, pedagogista e professore emerito, e fino all’ottobre 2005 docente di Educazione degli adulti dell’Ateneo Roma 3. Una gremita aula magna, alla Sorbona di Parigi, ha celebrato la figura di Sofia Corradi, soprannominata “mamma Erasmus” in quanto è stata proprio lei a ideare e costruire il Programma Erasmus, uno dei programmi più famosi al mondo, di interscambio culturale fra gli studenti delle università europee.
A rappresentare alla Sorbona Sofia Corradi, impossibilitata a partecipare per motivi di salute, è stata la nipote Margherita Ventura, laureanda in Psicologia, che nel suo discorso ha sottolineato l’importanza dell’Erasmus non solo come programma di studio, ma come strumento per creare ponti tra le persone, abbattendo barriere culturali e pregiudizi. Un messaggio di pace e di unità, quanto mai attuale in un’Europa che deve affrontare sempre nuove sfide.
S. Corradi, nata a Roma nel 1934, ha studiato Giurisprudenza all’Università di Roma “La Sapienza” e nel 1957 è andata a studiare negli Stati Uniti grazie ad una borsa di studio e per seguire un ragazzo americano. Nonostante le mancassero pochi esami e la tesi, conseguì comunque un Master in legislazione universitaria comparata alla Columbia University di New York. Al rientro in Italia la sua università italiana, la Sapienza di Roma, non le riconobbe gli esami sostenuti in America chiedendole di completare il regolare corso di studi. Da quell’esperienza nacque nel 1958 la sua determinazione nel voler creare un sistema che permettesse il riconoscimento dei periodi di studio all’estero. Nel 1969, quindi, predispose un memorandum che conteneva la prima idea del progetto Erasmus: «Lo studente, anche se non appartenente a famiglia residente all’estero, può chiedere di svolgere parte del suo piano di studio presso università straniere, presentandolo all’approvazione del Consiglio di Facoltà in preventivo. Il Consiglio di Facoltà potrà dichiarare l’equivalenza, che diventerà effettiva dopo che lo studente avrà prodotto la documentazione degli studi compiuti all’estero». Tale memorandum fu promosso, presso l’allora Ministro italiano dell’istruzione, da Alessandro Faedo, presidente della conferenza permanente dei rettori delle università italiane. Sempre nel 1969, a Pisa, seguì un incontro italo-francese, riguardo al quale S.Corradi preparò un comunicato stampa pubblicato da numerosi giornali italiani col titolo”La conferenza dei rettori italo-francese: accordi per il riconoscimento degli studi fatti all’estero”.Nel 1969, in seguito, Mario Ferrari Aggradi, Ministro della Pubblica Istruzione, adottò il memorandum di Corradi come base per il disegno di legge 612/1969 per la riforma dell’università italiana. Nel 1976 tale principio fu sancito a livello europeo con l’approvazione del 9 febbraio 1976 della Risoluzione, da parte Comunità economica europea, che incoraggiava gli scambi di studenti tra le università di diversi Paesi. Tale risoluzione ha permesso la sperimentazione dal 1976 al 1986 dei “Joint Study Programs”, modello di ”mobilità con riconoscimento dei crediti” che, dopo varie lentezze ed ostacoli, sarebbe diventato nel 1987 il Programma Erasmus.
La perseveranza e la passione di Sofia Corradi nella realizzazione del suo sogno, divenuto il programma Erasmus, ha permesso che un’idea, nata da un’esperienza personale, si sia potuta trasformare in un progetto di portata europea e capace di cambiare la vita di milioni di studenti. Da allora, infatti, innumerevoli giovani hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza di studio e di vita all’estero arricchendo il proprio percorso di formazione culturale e personale perchè l’Erasmus rappresenta non solo un programma di scambio culturale ma anche un’esperienza di vita di intere generazioni di europei che credono nella cultura come strumento di crescita e di dialogo.