di Domenica Bumbaca
Nasce così l’idea di una giovane mamma bovalinese trasferitasi in Francia, che da Nizza vuole raccontarci la sua esperienza e di come sia cambiata la sua vita da quando è divenuta mamma della piccola Angelina.
Lei è la trentatreenne Emanuela Zampetti, bovalinese ma abita a Nizza, in Francia.
Come nasce l’idea di una pagina social per e sulle mamme?
L’idea è nata dopo aver partorito durante il primo lockdown mi sono ritrovata spesso a condividere e a scambiare consigli con altre neomamme, questo mi faceva sentire meno sola e isolata, così mi sono detta magari facendo la pagina potrò aiutare altre mamme, perché nessuno merita di vivere la maternità da sola. Ci ho messo 1 anno a decidermi e alla fine incoraggiata dai miei cari ho iniziato questa avventura.
- La tua esperienza di mamma quanto ha influito?
Si la mia esperienza di mamma ha influito all’ 80%, mia figlia mi ha cambiata, ha cambiato il mio modo di vedere ed affrontare il mondo. Mi ha fatto conoscere cosa si cela dietro il mondo di una mamma, un mondo bellissimo certo ma anche molto intenso e difficile di cui si parla troppo poco. - Cosa prevede il progetto?
Il mio progetto, le mie intenzioni non si fermano alla pagina sui social, ma è molto più
grande e profondo, però per adesso preferisco non parlarne troppo perché mi piace parlare quando le cose sono concrete! Diciamo che per il momento è un sogno nel cassetto che spero di poter realizzare, e che mira a dare un’assistenza concreta alle mamme, ai bambini, alle famiglie. Tutto parte dalla famiglia e se vogliamo un cambiamento dobbiamo iniziare dalla radice. Come vedi sono 7 anni che vivo in Francia ma parte del mio cuore è rimasto in Calabria.
Mamma mia, con il marchio e logo creato da Federica Armeni, è al momento, una pagina dedicata interamente al dolce ma intenso mondo della maternità, dove potremmo condividere senza tabù le gioie e le difficoltà dell’essere mamma. Questa pagina ha come obiettivo di aiutare tutte le mamme del mondo a sentirsi meno sole e a ricordarsi che facciamo sempre del nostro meglio - Sei calabrese ma vivi in Francia, quali differenze culturali e socioeconomiche hai riscontrato sulla maternità e politiche familiari?
Ed è qua che aggiungo il 20% restante. Sono proprio queste differenze che mi hanno dato l’input a condividere la mia esperienza. Perché gli strumenti che ho io qui a disposizione, purtroppo da noi non esistono. Qui in Francia in pre e post parto siamo comunque abbastanza seguite (anche se per le francesi non ancora, però in rapporto a noi si!), tra corsi di preparto vari, consulenze in allattamento, psicologi, osteopati per bambini, ostetriche che vengono a casa fino a 3 settimane dopo il parto, ecc ecc. E in più il 90% di questi servizi sono rimborsati dalla mutua!! Praticamente mi si è aperto un mondo!
Ma la cosa che mi è mancata molto dell’Italia è ovviamente il calore umano e gli affetti. La nostra cultura basata sulla famiglia non ha eguali.