di Pino Agostino*
Venerdi 18 agosto alle ore 18 presso la porta-centro visita del Parco Nazionale dell’Aspromonte del comune di Mammola si terrà un importante e significativo convegno che tratterà dell’importanza dell’Archeologia industriale del territorio aspromontano mammolese. Attraverso le testimonianze, pervenute sino ai nostri giorni, di tale settore industriale si potrà scoprire la sua importanza nel contesto temporale e nella quotidianità delle persone del tempo.
Si tratta di antichi mulini e frantoi, e in particolare del geosito Macariace che ancora oggi evidenziano la scoperta della macchina idraulica capace di sostituire la forza animale con effetti rivoluzionari nel mondo della produzione industriale.
La storia, quindi, raccontata attraverso strutture che hanno garantito il sostentamento e lo sviluppo delle popolazioni locali.
La miniera Macariace, di particolare interesse geo-archeologico e minerario, situata nella vallata del fiume Torbido a pochi chilometri del centro abitato, era un impianto di lavorazione minerario gestito dalla ditta Rumianca con estrazione di arsenopirite; di essa si conservano ancora i ruderi e le strutture murarie. Tale miniera costituiva una risorsa sicura che per un periodo ha dato lavoro a circa 200 persone tra uomini e donne. Ed i numerosi mulini che hanno scritto una storia plurisecolare che si ricollega all’arrivo a Mammola dei monaci basiliani, luogo in cui essi hanno trovato l’ambiente ideale non solo dal punto di vista spirituale ma anche ambientale. Infatti per far fronte alle sempre maggiori esigenze si sono dotati delle strutture atte alla lavorazione dei vari prodotti agricoli, costruendo un loro mulino (il mulino del Santo S. Nicodemo o dei monaci, che come riferiscono i più anziani del paese fu uno dei primi), da cui poi sono nati tutti gli altri come Citru o Morzijara, Melia, Rosa, Vecchio, Don Giannino, Lipoteja.Tra questi, quello del Vecchio è uno dei pochi funzionanti in provincia ed è una rara testimonianza viva di un mondo, di un sapere e di un fascino ormai perduto. A relazionare, dopo i saluti del Sindaco arch. Stefano Raschellà, ci saranno l’architetto Totò Longo, il dr. Giovanni Pittari, l’agronomo dr. Rosario Previtera e per l’ente parco il presidente dr. Giuseppe Bombino; a moderare i lavori il dr. Pino Agostino, responsabile del centro studi Nicodemei.
*: Consigliere comune di Mammola, centro studi Nicodemei