di Gianluca Albanese
LOCRI – «I cittadini hanno votato un consiglio comunale, non un podestà, ed è ora che il civico consesso venga convocato perchè la gente che ha tributato quel grande consenso elettorale alla coalizione avversaria vuole che vengano trovate quelle soluzioni promesse in campagna elettorale e che ora sembrano superate dai problemi».
Sono le parole di Pino Mammoliti, in questi giorni fuori sede per lavoro, che interviene nel dibattito politico cittadino per reclamare una sollecita convocazione del civico consesso eletto nelle consultazioni di domenica e lunedì scorsi. Non vede di buon occhio il modus operandi del sindaco Calabrese in questi primissimi giorni del suo mandato, considerandolo, implicitamente, una sorta di “uomo solo al comando”, reclamando altresì gli spazi di partecipazione democratica nel civico consesso. «Un Consiglio – ha poi spiegato Mammoliti – che deve essere presieduto da una donna, come chiesto espressamente dalla lista di “Impegno e trasparenza”, per dare un segnale forte di rappresentanza al genere femminile, che rappresenta i 9/16 del Consiglio». Un’ultima considerazione, Mammoliti la dedica al ruolo del Partito Democratico «Che pur con i problemi di reale rappresentatività che da tempo attanagliano l’attuale segreteria cittadina – ha detto – è rappresentato in Consiglio da me e da Maria Davolos. Tutto sommato – ha aggiunto – un buon risultato, considerando i numerosi messaggi di auguri che ci sono giunti da esponenti politici di primo piano, dal consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi, a Gigi Meduri, fino ai parlamentari Demetrio Battaglia e Rosy Bindi». Si lavora, in vista della convocazione della prima seduta di Consiglio, alla composizione di un unico gruppo consiliare di opposizione, la cui denominazione dovrà tenere conto, nelle intenzioni di alcuni consiglieri, di tutte le anime che hanno formato la lista di “Impegno e Trasparenza”, ovvero il Partito Democratico, LocRinasce e Generazione Locri.