DA PINO MAMMOLITI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUANTO SEGUE: (ph. Enzo Lacopo)
Gent.mo Direttore
La necessità di dare un contributo al dibattito aperto sul tuo apprezzatissimo giornale, nasce dalla volontà di giungere ad un approdo politicamente unitario attraverso una rotta spesso accidentata da incomprensioni umani e caratteriali.
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Il focus è stato inaugurato dalle differenti valutazioni offerte dopo la mia richiesta di agibilità democratica all’interno del circolo del P.D. di Locri, il segretario del mio circolo ha sostenuto tesi umanamente condivisibili ma politicamente errate. Dopo giorni di inutili e mortificanti referendum sulle vite private, non è stato affrontato il problema sollevato: Il P.D. a Locri è democratico? Consente accesso a tesserati e iscritti per verificare, controllare, migliorare la linea politica (quale)? Il silenzio calato dopo timidi equilibrismi e gorgheggi ipocriti e profondamente inutili per la soluzione invocata, ha favorito la penosa mediazione tra il volemose bene il non cambiare nulla.
Da Locri, il dibattito si è sviluppato a Caulonia dove i protagonisti hanno quantomeno affrontato la questione in termini politicamente accesi senza scadere nel privato e nel pettegolezzo più becero, ma anche in quel centro la questione sollevata da Attilio Tucci è rimasta inevasa: Il P.D. a Caulonia è agibile democraticamente, consente libera iscrizione a chi è portatore di patrimonio politico e culturale capace di dare nuova linfa al partito come Tucci, Grenci, Frammartino senza nulla pretendere se non la iscrizione allo stesso? A Monasterace la necessità di fare una lista “contro” qualcuno e non per la “collettività” è segno di rinnovata visione politica?
A questi quesiti dovrà rispondere tra qualche ora il Segretario Provinciale, se, come ha più volte detto e ribadito, veramente vuole tentare di unire le diverse anime e sensibilità presenti nella comunità democratica della Jonica. L’Osservatorio Politico-Culturale “Spazio Aperto” che annovera al suo interno risorse ricche di esperienza ed entusiasmo intende contribuire a migliorare la qualità democratica e culturale all’interno del P.D. senza ritagliarsi spazi di èlite o demagogiche posizioni, vuole rappresentare il miglior modo di confrontarsi senza guardarsi allo specchio per chiedere chi sono i più belli del reame, vuole dare un’anima ad un corpo per lungo, lunghissimo, tempo rimastone privo danneggiando il partito, tradendo il popolo.
Spazio Aperto e il miglior Partito Democratico (quello fatto di giovani, donne, anziani, portatori di valori ed ideali senza nulla pretenderne in cambio) rappresentano due facce diverse della stessa medaglia politica e culturale ed insieme dovranno allontanare i profittatori e i farisei che impediscono di fatto l’avvicinamento della gente alla politica. Ma per far questo, bisogna rispettare e far rispettare lo statuto del Partito Democratico, confrontandosi con lealtà e generosità.