di Pino Mammoliti*
Lettera All’Ill.mo Sig. Sindaco di Locri.
Ho letto con particolare attenzione e senza stupore la nota inviata dopo l’incontro che si è tenuto a Locri alla presenza di chi, speriamo ancora per brevissimo tempo, rappresenta la massima assise regionale con i lavoratori di Calabria Verde, meglio conosciuti come “Operai Forestali”.
Ho colto la Tua amarezza nel dover fare una dolorosa graduatoria sulle drammatiche condizioni che affliggono la popolazione locridea.
Non vi è dubbio che il diritto alla salute debba essere un po’ prima ed un po’ meglio, in ragione della universalità dello stesso, tutelato rispetto al sacrosanto diritto al lavoro che interessa, nel settore di cui stiamo parlando, una moltitudine di persone e delle loro famiglie che, in un derby di bisogno, difficilmente potrebbe avere la meglio sulla prima emergenza, quella appunto sanitaria.
Purtroppo Giovanni, nessun dramma lavorativo o sanitario può sensibilizzare quella schiera, bipartisan, che indegnamente rappresenta le popolazioni della Locride.
I nostri rappresentanti Istituzionali, una volta passata la tempesta di ribellione ed indignazione nascente proprio dai diritti negati ad ogni cittadino di questa area geografica, sono, come diceva Leopardi, “la gallina tornata in su la via che ripete il suo verso”.
Non c’è più tempo nè ragione alcuna di concedere spazi e luoghi all’interno della nostra Città, per ospitare orde fameliche di consenso e portatrici di interessi pre elettorali.
E’ tempo invece di lavorare per costruire una rappresentanza istituzionale capace di interpretare al meglio i legittimi desideri di un popolo sempre più ostaggio di magnaccismo politico.
Uomini di buona volontà, pronti ad affrontare ogni rischio ed ogni pericolo sempre in agguato da queste latitudini, uomini e donne non più disponibili ad essere considerati numeri, ma persone.
Saranno queste nuove energie, unitamente a quelle già presenti nel personale politico locale,ad affrontare battaglie di civiltà e tutela della dignità volte a difendere lavoratori ed ammalati…nessuno escluso!
E’ giunto il tempo di allontanare uomini politici in grado, come le galline, di ripetere sempre lo stesso verso quando passata è la tempesta, perché in fondo la tempesta la affrontano i nostri concittadini siano operai forestali o, purtroppo ammalati.
Oliverio ed i suoi guitti, in fondo, continuano a fare cio’ che in passato hanno fatto Scopelliti ed i suoi boys.
*: avvocato