di Redazione
REGGIO CALABRIA – L’Ordine provinciale dei medici e degli odontoiatri ha scritto al commissario straordinario dell’Asp Gioffrè, al commissario straordinario della sanità calabrese Scura, al dirigente del dipartimento salute della Regione Calabria Fatarella, al prefetto di Reggio Sammartino e al sindaco della città dello Stretto Falcomatà, per denunciare, ancora una volta la carenza dei ricettari.
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“Siamo – esordisce la lettera – per l’ennesima volta nell’emergenza legata alla carenza dei ricettari e nonostante si tratti di un fatto gravissimo ancora nessuno batte ciglio. L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria aveva sollecitato gli enti competenti, (Asp, Regione ed Ufficio Territoriale di Governo) per la prima volta, nel gennaio scorso, nel bel mezzo dei picchi influenzali e quando il problema era assolutamente conclamato. La questione sembrava essersi risolta, ma purtroppo, è stato solo un fuoco di paglia. Avendo ricevuto ulteriori segnalazioni, un mese fa, abbiamo inviato una ulteriore missiva al Commissario Straordinario dell’Asp in quanto questo è l’ente che materialmente distribuisce i ricettari ma, ad oggi, la criticità resta.
Ai pazienti, giustamente esasperati, vorremmo dire che ciò che si sta verificando non dipende assolutamente dai medici di medicina generale che sono, a loro volta, vittime di questa paradossale situazione. D’altronde, quanto sta accadendo è in netta violazione con uno dei diritti cardine della nostra Carta Costituzionale, l’art. 32 comma 1, in cui si evidenzia a chiare lettere che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Sono diversi, infatti, i medici di medicina generale che operano, quotidianamente, con impegno, abnegazione e sacrificio, che ci hanno evidenziato il problema e che, di fatto, sono impossibilitati a svolgere l’attività prescrittiva tanto farmacologica quanto diagnostica perché mancano i ricettari. Ciò significa che vengono precluse le cure soprattutto a coloro che versano nell’indigenza mentre molti colleghi sono costretti ad affrontare, con non poco imbarazzo, davanti ai propri pazienti, una situazione a dir poco assurda.
Il cittadino/paziente, anche nella città di Reggio Calabria, dove il problema è più evidente con particolare riferimento al distretto Nord, ha il sacrosanto diritto di non pagare i farmaci e gli esami diagnostici quando questi sono a carico, totale o parziale, del servizio sanitario nazionale.
Duole, ancor di più, constatare che si tratta di una criticità grave, non nuova visto che, va avanti ormai da tempo, riproponendosi ciclicamente, peraltro, nei periodi più delicati, dal punto di vista climatico, per la salute dei soggetti più fragili.
Su questo argomento, in passato, hanno preso posizione i sindacati dei medici, parlamentari e, più recentemente, anche i sindacati dei consumatori. Alla luce di ciò l’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, dichiarandosi totalmente al fianco dei colleghi della medicina di base che stanno subendo questo inconcepibile disagio, ed ancor prima vicino ai cittadini/pazienti reggini, ribadisce, agli enti preposti che la carenza dei ricettari è un problema molto grave da risolvere – conclude la missiva – nel più breve tempo possibile”.