di Gianluca Albanese
GERACE – «L’unico percorso per fare di più e di meglio è la programmazione 2014-2020: la programmazione la dobbiamo scrivere insieme e Scopelliti è sempre molto attento ai segnali che giungono dal territorio. Senza porre paletti o muri del dialogo con le istituzioni locali e i cittadini, senza guardare il colore politico di chi amministra. Mi auguro che occasioni di dialogo come questa facciano e emergere nuove occasioni di spunti».
Con queste parole, l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini, ha concluso il convegno odierno che ha avuto luogo nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Gerace.
L’ennesima occasione di dialogo e confronto promossa dall’associazione “Nuova Calabria”, con sede a Bovalino e presieduta da Francesco Perrone, ha avuto il merito, ancora una volta, di portare nella Locride alcuni tra i massimi rappresentanti della Regione nel nostro comprensorio, anche se, a onor del vero, non sono emersi dei contenuti inediti dalle parole dell’assessore regionale che al di là di ribadire l’importanza della programmazione integrata per il territorio e l’elogio della gestione dei Pisl, non ha preso impegni specifici, nemmeno quando gli altri relatori hanno gettato la pietra nello stagno riguardo la possibilità di utilizzare la struttura che fino al 1993 ha ospitato l’ospedale geriatrico e che da vent’anni risulta inutilizzata. Ma tant’è. Di questi tempi ci si accontenta di un convegno incentrato sull’importanza dell’utilizzo dei fondi comunitari.
Ha aperto i lavori il direttore di Fimmina Tv Raffaella Rinaldis, che da quindici anni opera anche nel settore attraverso l’associazione Eurokom (presieduta dalla stessa Rinaldis) e che, nel suo intervento introduttivo ha rimarcato la rilevanza dell’UE e delle politiche comunitarie «Per l’avvio di un percorso – ha detto la giornalista – che deve essere costruttivo».
Dopodiché ha preso la parola il consigliere regionale Pietro Crinò, che ha rimarcato alcuni passaggi fondamentali nella programmazione comunitaria nella nostra regione, con particolare attenzione a quello che si sta facendo per la Locride. «L’argomento che trattiamo oggi – ha premesso Crinò – è molto importante per la zona e il territorio per la difficoltà che lo attanagliano da sempre. L’unica fonte di finanziamento è costituita dai fondi europei che non possono esser erogati a pioggia. L’anno scorso tra l’allora ministro Barca e il vicepresidente Stasi fu sottoscritto un protocollo d’intesa per accelerare l’utilizzo dei fondi. Tre le linee di intervento individuate: Istruzione; Lavoro (incentivando il credito d’imposta): Trasporti e Reti digitali (banda larga a tutti i calabresi entro il 2013 e banda ultra larga entro il 2020). Anche il servizio ferroviario- ha proseguito Crinò – era nei piani, con elettrificazione della linea Lamezia-Catanzaro e della dorsale ionica».
Non manca un riferimento al lavoro svolto dalla Regione. «Grazie all’assessore Mancini – ha detto Crinò – sono stati impegnati 40 milioni di euro sugli 80 totali di tutta la provincia di Reggio Calabria per quanto riguarda i Pisl.
Completare la statale 106 – ha aggiunto – è una priorità assoluta. Anche i ritardi sulla depurazione vanno colmati. Oggi è importante dare un’idea concreta a Mancini e Scopelliti. Lo stesso ospedale di Gerace mai entrato in servizio può diventare un centro di tutela dei tanti beni culturali presenti nella zona. L’assessore Fedele ha avviato la discussione sul piano regionale dei trasporti. Sulla 106 ne abbiamo parlato con Ciucci (amministratore unico dell’Anas) che ci ha dato ampie rassicurazioni. Attualmente le uniche difficoltà però riguardano il tratto da Ardore a Palizzi mentre per gli altri lotti siamo certi che si riuscirà a completarli entro i tempi previsti».
Ha fatto seguito l’intervento di Salvatore Galluzzo, presidente di Locride Sviluppo (recentemente riconosciuta come agenzia di sviluppo locale) che, con la proverbiale schiettezza, mitigata dal garbo che gli è consono, non ha risparmiato qualche appunto critico. «Prima di spiegare cosa può fare Locride Sviluppo in futuro – ha detto Galluzzo – bisognerebbe conoscere il passato al fine di non commettere più gli stessi errori. Abbiamo avuto tante opportunità per crescere ma poco è stato costruito attorno a un sistema e quindi gli sprechi non sono mancati». Dopodiché Galluzzo è andato dritto al punto. «Ci vorrebbe però – ha detto – un sistema integrato per tutto il territorio e non quelle condizionate da singole municipalità. Troppo individualismo tra i comuni negli scorsi anni, anche se tra AssoComuni e altre realtà associative qualcosa è migliorato. Manca il rapporto tra i punti d’eccellenza e le imprese dinamiche. Non servono casi isolati ma progetti più ampi che investano tutto il territorio. La disoccupazione nella Locride è più alta di tre punti rispetto al dato provinciale e per avviare una seria controtendenza ci vogliono azioni mirate ed incisive. Il filo conduttore – ha aggiunto – è la crescita sostenibile inclusiva e sostenibile. Sappiamo che la Regione ha già avviato i tavoli di concertazione, con l’ausilio di partner tecnici».
La vicenda dell’ex ospedale di Gerace sta particolarmente a cuore a Galluzzo, sindaco della città d’arte fino al 2011. «E’ stata – ha detto – una struttura geriatrica d’eccellenza fino al 1993 quando venne “momentaneamente” trasferita a Locri per lavori di ristrutturazione completati nel 1996 e mai più riaperta». Un triennio difficile quello dal 1993 al 1996, quando a struttura, in fase di ampliamento, fu sottoposta a sequestro e «Dopo il completamento dei lavori e il relativo collaudo non riaprì più, nonostante l’impegno dell’allora sindaco Pezzimenti al quale fece da contraltare però il sostanziale disimpegno di alcuni assessori dell’epoca, che non vollero assumersi le loro responsabilità, disertando le riunioni di giunta quando bisognava, come amministrazione, dare il massimo per dimostrare la capacità del Comune di sostenere la struttura e mostrare trasparenza e affidabilità. Qualcuno di loro – ha concluso – è ancora sindaco». Parole taglienti quelle di Galluzzo, che pur non nominandolo mai, sembrano chiaramente dirette all’attuale primo cittadino di Gerace Pino Varacalli.
Tra il pubblico c’era il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, che è intervenuto, pur non essendo prevista la sua partecipazione ai lavori, per rimarcare l’impegno della giunta regionale e della commissione consiliare da lui presieduta.
Lungo e articolato l’intervento del responsabile di Giovane Italia Roberto Ieraci che, tra l’altro, ha detto che «Noi giovani abbiamo grandi aspettative dai fondi strutturali che vengono destinati a zone colpite da disavanzo. Manca però un piano regionale dei rifiuti e va creato un asse privilegiato tra Stato e Regione. Spero che la presenza dell’assessore Mancini – ha concluso – possa lasciare un segno tangibile per il territorio».
Il consigliere provinciale Sandra Polimeno, tra le più attive dell’associazione Nuova Calabria, è l’unica donna a occupare gli scranni del palazzo di via Foti e, compiendo un lodevole sforzo di sintesi ha indicato quelle che sono le sue priorità per lo sviluppo del territorio intercettando i fondi europei. «Primo: creare partenariati sui nostri territori, sulla scorta del l’esempio positivo dei Pisl; quindi – ha proseguito la Polimeno – bisogna puntare sul know how, sull’esperienza che spesso manca agli amministratori; va sviluppata, inoltre – ha proseguito – la capacità di progettazione e programmazione, nel quadro della collaborazione con un partner europeo.Il convegno di sabato prossimo promosso da Nuova Calabria va in questa direzione». Non manca un riferimento al prossimo impegno in consiglio provinciale. «Lunedì in Consiglio – ha spiegato la Polimeno – sarà votata la mia mozione di contrasto al femminicidio e mi auguro che possa dare la stura a una lotta più incisiva e non limitata all’aspetto della repressione ma punti in primis all’aspetto educativo e di prevenzione».
Le conclusioni – per la verità piuttosto deludenti – sono state affidate a Giacomo Mancini, che dopo aver ricordato le radici socialiste che lo accomunano a molti degli organizzatori del convegno, ed aver tessuto le lodi delle bellezze storiche e naturali di Gerace, ha spiegato il senso dell’impegno dell’esecutivo guidato da Peppe Scopelliti.
«La mia azione e quella di tutta la giunta regionale – ha spiegato Mancini – e’ stata in primis quella di dipanare due aspetti: superare la sola fumisteria piena di tante idee e progetti e cercare di dare un segno concreto della nostra presenza governando i fondi comunitari. Ovviamente ho preferito la seconda strada perché Scopelliti vuole lasciare un segno della sua amministrazione. Ora la Calabria non è più additata come regione incapace di spendere i fondi comunitari per mancanza di progettualità. Dal precedente 9% siamo passati al 30% pur con tutte le limitazioni poste dal dovere di rispettare il patto di stabilità.
Abbiamo voluto lasciare sopratutto un segno concreto per il futuro, puntando sulla programmazione integrata e quella dei Pisl è stata una scommessa vinta. Dopo due anni dalla presentazione del programma abbiamo cominciato a erogare le prime somme. Il 20% delle risorse sono gia state liquidate agli enti che hanno ottenuto i finanziamenti per i loro progetti. Alla Locride abbiamo sempre dato il compito di presentare i progetti più interessanti lasciando ai comuni la scelta. La progettazione guarda con attenzione agli interventi presentati dai privati. Specie nel turismo e nelle attività produttive. Noi non promettiamo nulla: diciamo quello che abbiamo fatto e per il futuro siamo sempre disponibili ad ascoltare».
Il limite delle sue conclusioni, dunque, appare proprio questo: un intervento ripiegato sul passato e privo di impegni precisi per il percorso futuro, nemmeno a seguito degli input dati in serata sull’ex ospedale di Gerace, per il quale molti vedono una riconversione a struttura di restauro dei beni culturali. Mancini, invece, l’ha considerata, abbastanza frettolosamente, legata al suo utilizzo passato. «Sulla sanità – ha detto l’assessore regionale – che è una dinamica complicata siamo disponibili ad ascoltare per trovare una soluzione per l’ex ospedale di Gerace, previa verifica della fattibilità».
Tutto qui. Si spera, ora, in qualcosa di più tangibile nella grande manifestazione che Nuova Calabria ha organizzato a Bovalino per sabato prossimo. Si parlerà di turismo sociale. Tra gli ospiti attesi, la parlamentare Iole Santelli e il presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti.