DAL PRESIDENTE DI COMMATRE CARMELA SIMONA COLUCCIO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
GIOIOSA IONICA – “Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria sezione di Reggio Calabria accerta il diritto dell’alunno all’ammissione alla prima classe del Liceo Scientifico Pietro Mazzone di Roccella e Gioiosa Jonica, con l’ausilio del sostegno scolastico ai sensi della Legge numero 104/1992”. Con queste parole della sentenza del Tar n° 17/2015 depositata nei giorni scorsi si ottiene giustizia rispetto ad una grave vicenda di diritto allo studio negato per un alunno con handicap, il giovane Marco Barbiero.
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Il tutto ebbe inizio quando, nell’anno scolastico 2013-2014, il Liceo Scientifico di Gioiosa Ionica rifiutò l’iscrizione di Marco adducendo la motivazione secondo cui “lo studente ha superato il diciottesimo anno di età prima del 31 dicembre 2012”. L’atto di diniego, a firma del dirigente scolastico pro tempore Giuseppe Fazzolari, è stato annullato dal T.A. R. sezione di Reggio Calabria. A supporto della sentenza viene affermato che il ricorso presentato dalla mamma di Marco “è fondato e merita di essere accolto” in quanto il dirigente scolastico, con il suo atto di diniego, ha “ negato il diritto allo studio garantito dall’art. 34 della Costituzione” il quale recita che “la scuola è aperta a tutti….i capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” e dell’art. 38 della stessa Carta Costituzionale, che prevede che “gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione ed all’avviamento professionale”. Il Collegio giudicante, avvalendosi anche del supporto di due precedenti sentenze del Tar Campania e del Tar Calabria, rileva nell’atto di diniego all’iscrizione “il vizio di violazione ed errata interpretazione di legge”.
L’associazione Comma Tre, costituita da genitori di ragazzi con handicap, esprime grandissima soddisfazione per l’esito del ricorso: la sentenza del Tar ribadisce ancora una volta che il diritto allo studio per gli alunni con handicap viene spesso e volentieri negato e calpestato da una grande poca attenzione del “sistema scuola”. Infatti non solo fu negata l’iscrizione a Marco, ma il Liceo ed il Ministero della Pubblica Istruzione si sono pure costituiti in giudizio per difendere le loro argomentazioni, bocciate dai Giudici amministrativi. Si tratta di una grande lezione di civiltà, per la quale ringraziamo il Collegio giudicante e l’avvocato Daniela Lagazzo, che ha tutelato il giovane Marco e la sua famiglia con grande sensibilità umana e allo stesso tempo con competenza professionale.
Per parte nostra, confortati dal contenuto della sentenza, continueremo a batterci affinché il dettato costituzionale del diritto allo studio trovi piena applicazione nel vissuto quotidiano di decine di famiglie mortificate, bistrattate ed umiliate nel proprio diritto. Si tratta di alzare la testa contro soprusi e sopraffazioni che mirano a calpestare la dignità di cittadini che se pur disabili fanno parte della Repubblica Italiana.
Come esito immediato della sentenza, la famiglia di Marco ha subito provveduto alla sua iscrizione per il prossimo anno scolastico. Nessuno ripagherà i due anni di scuola persi e peraltro nel frattempo le sue condizioni di salute sono molto peggiorate. Ma oggi Marco può sorridere, ha vinto una grande battaglia e questo servirà anche a tanti altri ragazzi che si trovano in situazioni analoghe.