RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Si è conclusa lo scorso 18 settembre l’operazione “Mare Sicuro 2016” che ha visto impegnati tremila uomini e 300 mezzi navali della Guardia Costiera, fin dal 18 giugno, lungo gli 8000 chilometri di coste italiane ma anche sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore.
L’obiettivo prefissato è stato quello di garantire la sicurezza della balneazione e della navigazione al fine di assicurare il sereno e sicuro svolgimento della stagione balneare. Parimenti, è stata garantita la vigilanza sull’ambiente marino-costiero ed in particolare sulle sue risorse ittiche.
Nel Circondario di Roccella Jonica, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Reggio Calabria, è stata svolta un’importante azione che ha consentito il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati, grazie alla capillare ed efficace campagna informativa posta in essere nei mesi antecedenti l’operazione e al sistema di controlli operato lungo la costa jonica locridea.
L’attività, è stata suddivisa in due fasi: una preparatoria ed una esecutiva.
Durante la fase preparatoria sono state realizzate, in collaborazione con le amministrazioni provinciali e comunali, iniziative di sensibilizzazione sul corretto uso delle spiagge e degli specchi acquei a favore dell’imprenditoria di settore e dei cittadini.
La fase esecutiva/operativa, ha visto l’impiego di 40 uomini e donne in forza all’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica ed agli uffici dipendenti di Siderno, Bovalino e Monasterace, sono stati impegnati su tutta la costa e sulle acque antistanti comprese tra il Comune di Monasterace ed il Comune di Casignana. Il litorale di giurisdizione è stato, altresì, interessato da ricognizioni svolte con gli aerei ATR 42 e Piaggio P166 e con gli elicotteri AB 412 e AW 139, al fine di rafforzare ulteriormente il controllo lungo le coste. Quotidianamente sono state impiegate pattuglie via terra e pattuglie via mare a bordo dei battelli pneumatici GC 305 e GC 315 e, ove necessario, delle motovedette CP 531 e CP 760 che hanno garantito il pieno monitoraggio della zona. L’attività di vigilanza si è svolta col metodo “mare/terra” basato sul coordinamento di unità navali e pattuglie terrestri che consente più efficaci e rapidi interventi per fronteggiare le emergenze in mare e l’ottimizzazione delle risorse disponibili.
Come negli anni passati, anche quest’anno si è svolta la campagna per il rilascio del “Bollino Blu”, iniziativa del sig. Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzata ad ottimizzare i controlli in mare ed evitare duplicazioni tra le forze di polizia. Nel corso della stagione sono stati rilasciati nella Locride 50 “bollini blu” con un riscontro positivo dall’utenza diportistica che da tempo chiedeva l’adozione di strumenti che evitassero duplicazioni dei controlli in mare. Tale strumento ha, inoltre, consentito di ottimizzare ed economizzare l’attività delle forze di polizia.
L’analisi dei risultati evidenzia un trend in linea con gli anni precedenti. Le sanzioni amministrative elevate evidenziano una leggera diminuzione del fenomeno della navigazione sotto costa di unità da diporto, concreto pregiudizio alla sicurezza della balneazione.
In caso di bagnanti o imbarcazioni in difficoltà, grazie al numero blu gratuito del 1530, è stato immediatamente attivato il dispositivo di soccorso sia mediante l’utilizzo dei mezzi già in servizio di vigilanza per l’Operazione Mare Sicuro che mediante la motovedetta CP 326, unità destinata esclusivamente alla ricerca ed al soccorso, pronta a muovere in pochi minuti.
Con riguardo ai controlli lungo le spiagge, sono state eseguite verifiche presso gli stabilimenti balneari al fine di accertare l’efficienza delle strutture sotto il profilo della sicurezza del bagnante.
Nonostante sia ormai collaudato il sistema dell’autoverifica presente nell’Ordinanza balneare del Capo di Circondario, in questo ambito sono state elevate 12 sanzioni amministrative, 7 in più rispetto il 2015, nonostante l’ultima ordinanza emanata ricalcasse di gran lunga la precedente.
Gli stessi stabilimenti balneari sono stati sottoposti a controllo, nell’ambito del Piano nazionale “Focus ‘ndrangheta”: a seguito di tali attività sono state emanate altre 4 sanzioni amministrative, confermando un sostanziale “rilassamento” dei titolari degli stabilimenti balneari che pongono poca attenzione al rispetto di alcune norme fondamentali per la sicurezza dei bagnanti.
Oltre all’attività sul comparto turisto-balneare, l’estate è stata caratterizzata dall’attività connessa ai flussi migratori che ha fortemente impegnato gli uomini delle motovedette deputate alla Ricerca e Soccorso. I dati sono significativi: dall’inizio dell’anno sono stati ben 2613 i migranti tratti in salvo ed assistiti.