di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA – E battesimo fu. Il circolo cittadino del Partito Democratico è nato ufficialmente questa sera al centro sociale “Egidio Gennaro”, davanti a un buon numero di presenti, segretari degli altri circoli locridei, militanti e simpatizzanti del comprensorio.
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Il merito dell’iniziativa è da ascrivere principalmente a due giovani del posto, Cristina Commisso e Giuseppe Jirilli, che hanno sempre militato nel partito e hanno inteso costituire il circolo, il quarto inaugurato nel Reggino dopo l’avvento del nuovo segretario provinciale Seby Romeo, anch’egli presente.
Cristina Commisso, nei suoi saluti, non ha risparmiato qualche spunto di autocritica. «II nostro partito – ha detto la Commisso – ha spesso peccato di mancanza di ascolto, non ha saputo valorizzare le risorse sul territorio», ma subito dopo ha mostrato di voler guardare avanti, spiegando le motivazioni principali della scelta. «Ci spinge – ha proseguito – la passione per questo partito, ci sono molte urgenze. Il circolo non deve diventare un canale per far emergere i singoli. Ho una sconfinata fiducia in chi sceglie di abbracciare la politica in una fase di grande allontanamento. Politica è voler bene alla propria terra ed alle proprie origini», non mancando di ringraziare i Giovani Democratici, il circolo di Gioiosa Ionica e il compianto padre Giulio, già sindaco cittadino, che le ha trasmesso la passione della politica.
Giuseppe Jirilli, dal canto suo, ha detto che «La passione mi spinge a fare politica, io ritengo – ha proseguito – che non si realizzano progetti senza crederci. Le cose possono e devono cambiare, ma dobbiamo farlo noi. Solo la politica può cambiare lo stato delle cose». Quindi, Jirilli ha rivolto un’esortazione ai militanti a «Non dividersi secondo le correnti interne al partito. Bisogna confrontarsi sulle idee, conducendo anche poche battaglie ma da portare in fondo. Far sentire la nostra voce, recuperare la fiducia della gente senza – ha concluso – stare chiusi nelle sezioni stare fra la gente».
Ne è scaturito un ricco dibattito, con molti interessanti interventi, tra cui quello di Tonino Giannotta, che ha invitato a non commettere «Errori strategici a livello nazionale che hanno allontanato dalla politica anche gli iscritti ai partiti. Il partito è all’anno zero. L’elezione di Renzi è l’ultima occasione per il PD», aggiungendo che «Non partiamo dai problemi ma dalle soluzioni. Bisogna dimostrare a tutta Italia che dalla Locride si può fare tanto».
L’assessore all’Urbanistica Sisì Napoli, dopo aver parlato dell’esperienza che ha condotto alla nuova amministrazione comunale, ha esortato i militanti a non cedere alla tentazione di usare espressioni come “rottamazione” «che non appartengono – ha detto – alla nostra storia di sinistra» e a ripartire dalla vita di partito «che non dev’essere più un comitato elettorale, come nel passato, ma deve essere capace di esprimere personalità e una nuova classe dirigente che sia espressione reale del territorio».
Tra i più entusiasti, Manuel Mascaro, gioiosano d’adozione e che ha detto di aver rinnovato la tessere dopo anni di disimpegno anche perchè spinto dall’entusiasmo di Commisso, Jirilli e degli altri militanti cittadini.
Le conclusioni sono state affidate al segretario provinciale Romeo, nell’intervento che riportiamo integralmente nei due video che seguono:
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