di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA – «Progettiamo il futuro, senza accontentarci di volare basso per piccoli progetti pensando alle prossime elezioni, ma guardando alle prossime generazioni». L’assessore all’Urbanistica Isidoro “Sisì” Napoli spiega così a Lente Locale il senso della fase di consultazione pubblica relativa alla progettazione del parco urbano, che l’amministrazione vuole fare sorgere nel piazzale un tempo occupato dalle Ferrovie Calabro-Lucane.
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«Quello di lunedì scorso – ha detto Napoli riferendosi all’incontro pubblico che ha avuto luogo lunedì sera al centro “Egidio Gennaro” – è stato solo il primo step di un percorso più ampio, all’interno del quale vogliamo che il parco urbano sia visto non solo come un’area verde, ma considerato sotto molteplici aspetti. Innanzitutto – ha spiegato l’assessore – come punto d’incontro, che è sempre mancato a questa cittadina, pur avendo avuto, negli anni ’60 un ottimo piano regolatore; quindi, come tappa di un percorso cittadino in cui il visitatore e il residente possano godere di una passeggiata nei punti più belli del paese: il lungomare, l’anfiteatro, torre Galea e, appunto, il costituendo parco urbano».
L’assessore Napoli, che ha anche la delega all’Unione dei Comuni della vallata del Torbido, non manca di evidenziare come il parco urbano e le strutture ad esso connesse, debbano interagire con i musei degli altri paesi della vallata del Torbido: «Il museo della pesca che faremo noi – ha spiegato – dovrà interagire con gli altri musei che verranno creati negli altri paesi della costituenda unione dei Comuni».
All’incontro di lunedì scorso, al quale farà seguito un secondo appuntamento per l’inizio della prossima settimana, e che vedrà la partecipazione delle associazioni e delle categorie produttive del paese, hanno preso parte numerosi cittadini, tutti i consiglieri comunali (maggioranza e opposizione, dunque…) e alcuni consulenti come il geometra Macrì, l’architetto Panetta, il consigliere di opposizione Pasquale Mesiti, il direttore didattico Salvatore Napoli e il professore Licciardello; questi ultimi due hanno evidenziato i concetti di agorà e le implicazioni filosofiche del costituendo parco urbano.
Grande la soddisfazione espressa dal sindaco Vestito e dall’assessore Napoli, che prima di congedarsi da Lente Locale ha espresso un’altra importante considerazione. «Marina di Gioiosa – ha detto – negli ultimi decenni è stata l’approdo di molti cittadini provenienti dall’entroterra, me compreso. Tuttavia, non mi sono mai sentito a casa, nel senso che sono mancate negli anni le strutture inclusive come potrebbe essere, appunto, il parco urbano, perché avere un punto d’incontro è fondamentale per rendere questa cittadina, che piano piano sta riscoprendo il suo volto migliore, più accogliente».