DI SEGUITO LA NOTA CONGIUNTA DEL COMITATO CITTADINO PER LA VIVIBILITA’ DI MARINA DI GIOIOSA IONICA E DEL COMITATO GIOVANILE O’STRAKON:
A margine della manifestazione promossa dal Comitato Cittadino per la vivibilità di Marina di Gioiosa Jonica e dal comitato giovanile O’strakon tenutasi il 26 GIUGNO 2013 dinanzi alla Casa Comunale di Marina di Gioiosa Jonica per dare voce al disagio della popolazione in ordine alle difficoltà relative allo smaltimento dei rifiuti e per illustrare una serie di proposte relative al problema e mirate alla soluzione sulle quali è ormai tempo che si apra un tavolo di confronto nell’interesse generale, i manifestanti esprimono il loro rammarico per la mancata accoglienza da parte dei Commissari Straordinari dell’invito a essere presenti al fine di potere dare risposte nel merito.
E’ convinzione profonda dei manifestanti che l’importanza e la portata dell’argomento sul quale dibattere avrebbero meritato ben altra attenzione.
Quella, per intenderci, che è normalmente in uso nella civile e responsabile dialettica tra amministratori e amministrati.
Ancor più, quando questa si dimostri di vitale necessità per la vita di una comunità nella quale i secondi già sopportino l’ingiuria arrecata alla dignità collettiva oltre che l’innaturale condizione di vacanza della democrazia e i primi, per mandato istituzionale e, conviene credere, senza compiacimento, siano chiamati a porre in essere una serie di misure volte a ristabilire la legalità oltraggiata.
Perché questo impegno non collide necessariamente con il farsi carico dei problemi dell’intera collettività ma, piuttosto, costituiscono entrambi due punti di osservazione dello stesso fenomeno fra di essi complementari e non alternativi.
La mancanza di uno dei quali impedisce di raggiungere il risultato desiderato.
In virtù di quanto sopra evidenziato e senza pretendere di dare ad alcuno lezioni di civismo non dovute né di ergersi a censori, dunque, i manifestanti ribadiscono il generale disappunto per un’occasione persa ed esortano i Signori Funzionari al riconoscimento e all’osservanza di un diritto -quello di avere un referente istituzionale con cui dialogare- sancito dall’ordinario vivere democratico.
Giusto dettato della Carta Costituzionale.