DALL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI GIOIOSA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
GIOIOSA MARINA – Ne hanno discusso insieme l’Amministrazione Comunale, il Pool dei tecnici incaricati della redazione del piano, rappresentati nell’occasione dal Prof. Giuseppe Imbesi, che coordina il gruppo di lavoro, e dall’Ing. Nando Errigo, ed un folto ed articolato gruppo di cittaidini.
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Con il suo intervento introduttivo, il Sindaco, Domenico Vestito, ha inquadrato il preliminare del PSC di Marina di Gioiosa Ionica nella fase storica che la città ha attraversato negli ultimi anni, ricordando l’azione svolta dalla Commissione Straordinaria, prima dello scadere del proprio mandato, e sottolineando il dato che la fase partecipativa dei Cittadini, singoli od associati, era stata oggettivamente sottovalutata. Il Primo cittadino ha messo in risalto il lavoro che l’Amministrazione ha svolto, nell’intento di recuperare il ritardo accumulatosi, dovuto, in parte alla oggettiva complessità della normativa che regolamenta dal 2002 la redazione dei PSC ed in parte al tentativo di recuperare un limite determinato da un errore di impostazione all’atto dell’affidamento dell’incarico. Incarico a suo tempo affidato, singolarmente, come Comune,nonostante vi fosse già in atto un processo di associazione dei Comuni della Vallata del Torbido. Dei sei Comuni che costituiscono l’insieme dei Comuni della Valle quello di Marina di Gioiosa e quello di Grotteria, stanno lavorando separatamente,mentre per gli altri quattro, Gioiosa Ionica, Mammola, Martone e San Giovanni di Gerace si sono associati.
Il ruolo che l’Amministrazione Vestito ha svolto in questi mesi è stato quello di far si che i Piani fossero, comunque, in sintonia tra di loro e che rafforzassero il principio della omogeneità storico,culturale, economica dell’intera valle del Torbido.
Il Prof. Imbesi ha svolto una relazione che ha messo in luce la Storia Urbanistica della Provincia di Reggio Calabria, dal dopoguerra ad oggi, soffermandosi, in particolare, sullo specifico della Locride e della Valle del Torbido, evidenziando gli aspetti positivi del processo di Unione dei Comuni verso cui ci si sta avviando.
Ha preso la parola, successivamente, l’Ing. Nando Errigo, il quale ha svolto il proprio intervento partendo da un assunto decisivo per comprendere a pieno il senso del nuovo strumento Urbanistico: dimenticare i piani regolatori e la filosofia che li ispirava. Dalla rigidità dei PR, che identificavano le aree definendole una volta per tutte, si passa ad uno strumento che ha due elementi di novità decisivi. Il primo è la partecipazione dei Cittadini alla definizione del progetto di Città del futuro, partendo dall’esistente, quindi da un quadro conoscitivo dettagliato, che metta in risalto le potenzialità e le criticità della Città. Il secondo elemento è l’attenzione, non occasionale, per l’Ambiente, che deve guidare ogni tipo di scelta, avendo come obbiettivo la sua salvaguardia valorizzazione. Interrompendo così il processo di degrado e di aggressione e puntando ad una recupero del patrimonio edilizio. Il PSC non più come uno strumento fatto e finito,ma come elemento vivo e pulsante, che cammina col cammino della società e che è sempre sotto osservazione da parte dei Cittadini.
Con gli interventi dell’Assessore all’Urbanistica ed Unione dei Comuni,Isidoro Napoli e quello dell’Arch. Stefano Cortale, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune, si è chiusa la prima parte della serata a cui è seguito una significativo dibattito, che ha arricchito la discussione.
Per accrescere il processo partecipativo è intenzione dell’Amministrazione Comunale attivare da subito una casella di posta elettronica, dedicata a questo importante tema, a cui tutti i cittadini potranno, sin da subito, inviare le proprie considerazioni e proposte. Così come è intenzione della Stessa Amministrazione, con la collaborazione dei tecnici, programmare altri incontri popolari, nei quali, con l’ausilio di strumenti informatici, portare ad una maggiore conoscenza e consapevolezza dei Cittadini. A questa fase, poi, seguirà la Conferenza di pianificazione, alla quale parteciperanno una serie di istituzioni ed enti legislativamente previsti.