di Emanuela ALvaro
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Si è dato avvio al consiglio comunale con la notizia delle dimissioni del consigliere Domenico Zavaglia, decisione di cui si spiegheranno le motivazioni nella prossima assise.
Dopo la lettura e l’approvazione dei verbali della seduta precedente, sui successivi tre punti, il secondo “approvazione variazione di bilancio n.3 bilancio annuale 2015 e pluriennale 2015/2017”, il terzo “variazione al piano annuale e triennale 2015/2017”, e il quarto “proposta di modifica delibera del consiglio comunale del 24 agosto scorso, relativa al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2015”, accesa la discussione nella sala delle adunanze. Tanto accesa che, nel corso del confronto sul quarto punto, l’assessore Isidoro Napoli prendendo la parola ha sottolineato come rispetto all’argomento del quale si stava discutendo la reazione dei consiglieri di minoranza gli è sembrata non poco eccessiva.
Si è discusso della realizzazione della nuova caserma dei carabinieri, riqualificando e ristrutturando, in base alle esigenze, uno stabile confiscato alla ndrangheta. Decisione che, secondo il consigliere Pasquale Mesiti, per l’ingente impegno di soldi non seguirebbe gli intendimenti chiari del Governo, il quale, al contrario, sta diminuendo in modo sensibile l’impegno economico fino ad ora destinato alle Forze dell’ordine, ma se rassicurato che da quattro unità si passerà a quattordici, la scelta si augura possa essere positiva per il paese.
Passando al quarto punto la consigliera di minoranza Maria Teresa Badolisani si è chiesta come mai si sia verificata la necessità di procedere con una modifica della delibera al piano delle alienazioni, approvata solo due mesi prima, non accorgendosi di parti non inserite nel momento in cui si è fatta la ricognizione, sottolinenando che non si può sorvolare sulla leggerezza con la quale l’amministrazione ha proceduto nel predisporre questo piano. Andando nello specifico il consigliere Mesiti, riferendosi ad un immobile presente in Via Brigida Postorino ha alluso, rivolgendosi al sindaco, Domenico Vestito, per poi chiedere scusa, alla possibilità che quel bene dovesse essere venduto a qualcuno in particolare evidenziando che, pur aggiungendo una parte al bene da alienare, per la vetustà e, quindi, per il deprezzamento ha mantenuto lo stesso prezzo. Il primo cittadino appena sentite le argomentazioni del consigliere si è infervorato apostrofandolo come buffone.
“Da parte dell’amministrazione portare in consiglio queste variazioni è uno scrupolo legittimo. Per quanto riguarda il bene in via Brigida Postorino – ha sottolineato il sindaco – il relativo atto è stato sottoscritto nel 2014, ma precedentemente chiuso dalla commissione straordinaria. Ammetto che l’ufficio doveva essere più preciso, ma non c’è alcun disegno di chissà quale natura”.
A questo l’assessore Napoli ha aggiunto: “se una colpa devo dare al mio sindaco è che non abbiamo fatto un resoconto delle situazioni ereditate e una di questa è proprio via Brigida Postorino sulla quale per il piano strutturale dovremmo prendere delle decisioni per arrivare ad una soluzione. Sbalordisco di fronte a questi toni! Se avete un briciolo di responsabilità dimensionate le cose”.
Approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno tra i quali il baratto amministrativo e l’approvazione del regolamento per l’assegnazione degli orti urbani.