di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Una ventina di persone, comprese stampa, forze dell’ordine e una nutrita rappresentanza di docenti dell’ITT “Zanotti Bianco”, oltre al solito sparuto gruppetto di sostenitori e un paio di oppositori dell’attuale amministrazione.
Poche, pochissime, per un consiglio comunale aperto chiamato a discutere del futuro dell’unico istituto superiore presente nel territorio comunale.
Una presenza di cittadini in linea con quella delle iniziative pubbliche convocate quest’anno nella nuova, ampia e accogliente sede delle adunanze pubbliche in via fratelli Rosselli.
Cosa ne è stato delle grandi folle che animavano le manifestazioni pubbliche, le riunioni e i comizi elettorali appena quattro anni fa di questi tempi? Davvero ben poco.
Si tratta di un segnale assai preoccupante di disinteresse da parte dei cittadini verso la vita amministrativa della propria comunità.
Una tendenza che a nostro modo di vedere non si può e non si deve spiegare solo con la fine della “luna di miele” tra la cittadinanza e l’attuale amministrazione comunale che – lo ricordiamo – è in fiduciosa attesa dell’esito del lavoro della commissione di accesso antimafia agli atti che si è conclusa lo scorso mese di agosto.
Manca il dibattito aperto, in paese. E la colpa non può essere addebitata in toto all’attuale compagine amministrativa, che tutte le volte che, negli ultimi mesi, ha provato a convocare assemblee pubbliche si è dovuta confrontare solo coi soliti noti.
Manca anche un’opposizione sociale tale da andare oltre le consuete schermaglie da social network.
Non è un buon segnale per una comunità che ha conosciuto, nel passato recente, il commissariamento dell’Ente e ha manifestato, quattro anni orsono, la voglia matta di tornare ad avere un’amministrazione democraticamente eletta, premiata con un risultato “bulgaro” alle urne.
Tra un anno, salvo imprevisti, si voterà di nuovo. Se queste sono le premesse, c’è poco da stare allegri.