di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Non è stato solo il solleone o l’orario inconsueto di convocazione del consiglio comunale (ovvero le ore 18 del secondo sabato di luglio) a surriscaldare l’aria della seduta di ieri pomeriggio, ma la discussione inerente l’accertamento straordinario dei residui in bilancio, che determina, nella stragrande maggioranza dei Comuni Italiani, dopo l’entrata in vigore del cosiddetto “bilancio di cassa” che supera il vecchio “bilancio di competenza”, il cosiddetto “disavanzo tecnico“, anche se il rendiconto 2014 era stato approvato, in base alla vecchia normativa che ammetteva il “bilancio di competenza”, con un avanzo di amministrazione.
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Già, se la seduta dello scorso 22 maggio si era chiusa con un avanzo di amministrazione per l’anno precedente di 232.474 euro, dopo la conclusione dei lavori la giunta Vestito si riunì per sfrondare il bilancio comunale dei residui inesigibili, per portare all’approvazione, nel consiglio comunale di ieri sera, un disavanzo di 493.873 euro da ripianare in trent’anni con una rata annuale di 16.496,42 euro.
Un passaggio tecnico che tutte le amministrazioni comunali hanno fatto, ma che non ha impedito al capogruppo di opposizione Mariateresa Badolisani, di contestare vivamente quanto esposto ieri, ricordando come il suo gruppo avesse chiesto, nella seduta del 22 maggio, una verifica ispettivo-contabile e amministrativa (sulla scia di quella compiuta anni fa a Locri dall’ormai noto Cervellini) da chiedere al Ministero degli Interni per fare luce sui conti comunali «Richiesta – ha ricordato la Badolisani – che il 22 maggio la maggioranza respinse». «Il revisore dei conti – ha proseguito la leader dell’opposizione – e la giunta sapevano del disavanzo molto prima del 22 maggio, ed hanno taciuto in Consiglio. Anzi, il sindaco aveva negato l’evidenza e ora che farà: informerà i cittadini della gravità della situazione dei conti comunali?».
Ne è nato un alterco a tratti anche vivace, del quale proponiamo un estratto nel nostro video.
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Nella sua replica, il sindaco Vestito ha chiarito che «I residui attivi non sono stati cancellati, ma reimputati negli esercizi nei quali andavano in scadenza. Il 22 maggio non potevamo – ha detto il sindaco – anticipare i tempi e abbiamo seguito l’iter tecnico che tutti i comuni hanno adottato, da Trapani a Trento» aggiungendo che «I ruoli coattivi del 2011 per il consumo idrico sono stati trasmessi al concessionario per la definitiva riscossione, mentre per quanto riguarda la Tassa sui rifiuti, i dati sono molto incoraggianti, visto che al 30 giugno era stato incassato il 56% dell’intero ammontare, invece del “solito” 18%».
Dai banchi dell’opposizione, il consigliere Mesiti ha aggiunto, rispetto a quanto detto dalla sua collega Badolisani, che «Al di là dell’iter tecnico seguito in sede di riaccertamento straordinario dei residui, rimane un dato politico: potevate tranquillamente – ha detto rivolgendosi alla giunta – avvisare la cittadinanza della situazione dei conti, e poi la verifica ispettiva che chiediamo sui conti comunali è quantomai opportuna,anche alla luce delle indagini in corso su ex funzionari che afferiscono all’area economico-finanziaria del Comune. Perché – ha detto Mesiti – ci dobbiamo fidare solo della relazione dei revisori dei conti?».
La discussione si è ulteriormente riscaldata, con l’assessore Napoli che ha accusato Mesiti di ricorrere ad «Artifizi retorici», prima dell’approvazione del riaccertamento straordinario dei residui e delle percentuali dei tributi comunali.
In apertura dei lavori, si era proceduto alla surroga della dimissionaria (per ragioni professionali) consigliera di maggioranza Annamaria Albanese, alla quale è subentrato il segretario del circolo cittadino del Pd Daniele Albanese (nella foto) per il quale sono immediatamente giunti messaggi di congratulazioni da parte del circolo cittadino democrat e del comitato giovanile O’strakon, mentre il consigliere Pasquale Mesiti aveva chiesto lumi su alcune interrogazioni a risposta scritta (su trasmissione in streaming delle sedute del consiglio comunale, taglio degli alberi e baratto amministrativo) per le quali il sindaco ha assicurato che se ne discuterà nella prossima seduta consiliare.
Un ulteriore punto importante che è stato trattato ieri ha riguardato la presunta dispersione di liquame fognario nei pressi della foce del torrente Torbido (nella foto) chiesto dal consigliere Mesiti che ha denunciato la presenza di materiale marrone maleodorante e di una botola vicina “sospetta”.
L’assessore all’ambiente Giuseppe Coluccio ha assicurato che «Le 8 stazioni di sollevamento presenti nel territorio comunale assicurano una corretta depurazione» e che tutti i rilievi compiuti hanno negato il pericolo di contaminazione delle acque. Sulla presenza di segni della presenza di mezzi cingolati nell’area interessata dalla denuncia di Pasquale Mesiti, Coluccio ha aggiunto che «Si tratta dei mezzi che la Provincia, su richiesta del Comune, ha mandato per bonificare le foci dei torrenti. Nei prossimi giorni – ha aggiunto Coluccio – faremo una accurata verifica, insieme alla ditta che cura la manutenzione del nostro depuratore, di tutti gli allacci abusivi e illegali alla rete fognaria».
Una posizione, quella di Coluccio, ribadita con forza dal sindaco Vestito che ha parlato di «Acque stagnanti depositatesi durante l’inverno ma non esiste – ha detto – dispersione di liquami», mentre il consigliere Mesiti si è detto «Non convinto della risposta data».