(foto di Enzo Lacopo)
di Redazione
LOCRI- Dalla teoria alla pratica: è quanto è stato messo in atto sabato 4 marzo, nel consueto incontro mensile del Laboratorio di Giornalismo “1° MEMORIAL GIANLUCA SPAGNUOLO”, con gli alunni della 4° e 5° classe dell’Istituto Maria S. S. Assunta.
I giornalisti di Lente Locale, a tu per tu con i più piccoli, hanno fornito indicazioni e suggerimenti legati all’attività agricola, in particolare le tecniche legate alla semina per orto e giardino, riscoprendo il valore e il rispetto della natura nonché della terra, il gusto e il vero sapore dei prodotti di stagione, più genuini dei prodotti consumati nei mesi sbagliati, se si considera l’elevatissimo tasso del costo ambientale del “fuori stagione” con serre illuminate e riscaldate, l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti, conservazione delle celle frigorifere e costi di trasporto.
Alla teoria si è aggiunto anche il legame che intercorre tra le fasi lunari e la semina e dunque, l’influenza che la luna ha più in generale sulle coltivazioni: la semina dei vegetali che crescono sotto terra, ad esempio, patate e carote, va effettuata con luna calante, a differenza della semina di vegetali che crescono in superficie e quindi, va eseguita con luna crescente. Una regola generale quest’ultima, alla quale fanno eccezione e non rientrano, le piante fornite di cespo come cavolo e lattuga, infatti, queste verdure, piantate con luna calante, vanno a fiore con una minore rapidità. Un principio che alcuni contadini preferiscono estendere anche a verdure come, il cavolo rapa, lo spinacio e la bietola.
E proprio perché dal 5 marzo, ha avuto inizio la luna crescente, ideale per la semina di insalate, Lente Locale ha associato alla tipica lezione teorica, l’attività pratica, coinvolgendo tutti gli alunni muniti degli appositi strumenti, alla lavorazione della terra, piantando cipolle e lattughe negli spazi adibiti ad hoc, dell’ampio giardino dell’Istituto.
Travolti da un entusiasmo dirompente, gli alunni hanno al contempo, anche in questa occasione, espresso le loro idee negli elaborati sintetizzati in questo pezzo.
*4 CLASSE
IL RAPPORTO GIOVANI-AGRICOLTURA E AGRICOLTURA-LAVORO, SONO STATI I TASSELLI CENTRALI DA CUI SONO PARTITE:
-ALICE SPA. <<Oggi i giovani si sono riavvicinati all’agricoltura perché hanno compreso l’importanza che le piante hanno per noi e anche perché, consente di guadagnare in un periodo in cui è difficile trovare un lavoro. Infatti, la speranza di molti giovani è quella di recuperare terreni agricoli da coltivare, non solo per produrre ortaggi e avere un guadagno, ma anche per offrire un lavoro a chi non ce l’ha. Tanti giovani si occupano della terra per tradizione di famiglia, altri per passione, altri ancora per le opportunità che essa può offrire. Per fare ciò, non basta solo la volontà, ma serve anche la conoscenza di argomenti e materie di studio come l’agronomia che insegna a seminare o piantare nella giusta stagione, come farlo, scegliendo il terreno più adatto, come prendersi cura delle piante, innaffiandole quando è necessario>>.
-ALICE M. B. ALF. <<L’agricoltura è molto importante perché dalla terra provengono tutte le cose buone come: frutta, verdura ecc… e negli ultimi anni, tante persone si sono trasferite nella città per avere un lavoro sicuro ma ultimamente, si sono avvicinate alla terra creando aziende agricole e creando posti di lavoro che, ultimamente scarseggiano. Oltretutto negli ultimi anni, sempre più persone chiedono nei negozi prodotti biologici che derivano dall’agricoltura alla vecchia maniera e di conseguenza, sono stati aperti punti vendita che li commercializzano, così che la gente possa mangiare ortaggi e frutta fresca e sana>>.
ACCERTARSI SULLA QUALITA’ DEGLI ALIMENTI COLTIVATI, SENZA PRODOTTI CHIMICI, SEGUENDO UN CALENDARIO ATTINENTE LA STAGIONALITA’ DELLA FRUTTA E VERDURA, E’ QUELLO CHE ESORTA A FARE FRANCESCO MOD. << Le fragole-scrive- crescono solo 5 mesi all’anno, cioè ad Aprile, Maggio, Giugno, Luglio e Agosto; l’anguria cresce solo 2 mesi l’anno, Luglio e Agosto. Invece, capita molto spesso che noi ritroviamo sui banchi dei mercati, questi e tanti altri prodotti fuori stagione, tutto l’anno>>.
LE TECNICHE DA ADOTTARE PER UNA BUONA COLTIVAZIONE SONO RIPORTATE DA:
-DESIREE MAR. <<Ci sono vari studiosi che si impegnano a studiare l’agricoltura e cioè, cercano di stabilire quali siano i migliori metodi per la coltivazione, l’irrigazione, la concimazione, la raccolta degli ortaggi e degli alberi da frutto, al fine di ottenere di volta in volta, risultati sempre più buoni. Un tempo, l’agricoltura si praticava solo ed esclusivamente nei campi aperti con una maggiore qualità del cibo mentre, oggi, a causa della maggiore intensità della popolazione e della richiesta sempre più esigente da parte di chi vuole determinati prodotti in qualsiasi periodo dell’anno, senza badare e rispettare i ritmi del ciclo della natura, sono state create delle serre con un ciclo di produzione continua, aggravato dall’uso di sostanze pesticida che vanno a finire, purtroppo, direttamente sulle nostre tavole e questo, perché l’uomo non si accontenta mai e vuole sempre di più. Io dal giorno in cui a scuola abbiamo piantato delle verdure, mi sono tanto appassionata che mia mamma ha comprato gli attrezzi per fare giardinaggio insieme a dei semini: semi di rucola, lattuga, carote, basilico, crescione, piselli. Un’esperienza bellissima che consiglio di fare a tutti>>.
-MARTA FAL. <<Come fare a coltivare? Occorre prima di tutto vedere se il terreno è asciutto o bagnato; se è asciutto bisogna bagnarlo, se invece è abbastanza bagnato, non occorre mettere nulla. A seguire, si prende il piantatoio e si fa un piccolo buco nel terreno, inserendo la piantina dentro, non prima di esserci assicurati che il buchino sia della profondità giusta, ricoprendola di terra ai lati della piantina. Togliere anche le erbacce che crescono vicino alla piantine e se quest’ultime una volta coltivate crescono ad una distanza inferiore l’una dall’altra, devono essere posizionate in maniera diversa, perché hanno bisogno di ossigeno. Le piantine devono essere controllate due o tre volte la settimana, senza metterci troppa acqua>>.
-MARIA MAT. E ALESSANDRA FLO. <<Il frutto ha bisogno di terreni fertili, specie vegetali e animali, meno sprechi e più biodiversità, meno cemento e più bellezza. Il cibo ha un valore, non solo un prezzo>>.
-MARTA CA. <<Per far crescere le piante forti e rigogliose servono: la luna e le stagioni. Ci sono diversi tipi di luna, calante e crescente. Anche la natura ha le sue regole e noi dobbiamo rispettarle. Invece di andare a comprare le verdure al mercato, potremmo fare un orto perché le verdure saranno più salutari>>.
-MARIA PIA RE. E ALESSIA GLIO. <<Avere un orto, ci consente di piantare prodotti di qualità che poi, siamo sicuri di consumare. Noi bambini, dovremmo imparare dagli anziani e rispettare la natura che ci circonda>>.
-LUIGI BAR. << Nell’agricoltura ci sono determinate regole e vanno rispettate, quali: non inquinare l’ambiente, altrimenti le piante potrebbero morire; annaffiarle ogni settimana prendendosene cura>>.
QUANTO SIA UN’ESPERIENZA VALIDA VIVERE LA NATURA, LO SPIEGANO:
-RAFFAELE RO. <<Per me è stata un’esperienza bellissima piantare lattughe e cipolle a scuola. Un’esperienza che, in realtà, avevo già intrapreso d’estate con il nonno. Quando coltivo qualche piantina e mi accorgo di volta in volta, della sua crescita, sento la gioia nel cuore>>.
-ALESSIA D’AN. <<A scuola abbiamo imparato a piantare le cipolle e la lattuga perché i giovani devono imparare a coltivare la terra, così possono mangiare gli ortaggi che producono, più sani di quelli acquistati al supermercato, provenienti da altri paesi. E’ stato molto divertente coltivare, non l’avevo mai fatto, abbiamo lavorato la terra e abbiamo creato lo spazio per collocare le piantine di cipolla e lattuga; poi, abbiamo annaffiato e ora aspettiamo che crescano per raccoglierle>>.
-MARTINO MI. <<Ho la fortuna di avere un nonno in pensione che ha l’hobby di coltivare l’orto. Nel periodo estivo, quando finisce la scuola e sono in vacanza, spesso vado con lui in campagna e lo aiuto a coltivare gli ortaggi. Nonno pianta ad esempio, peperoni, zucchine, melanzane, cetrioli, pomodori, legumi ed anche le fragole che a me piacciono tanto. Grazie al suo lavoro, mangiamo frutta e verdura sempre fresche ma soprattutto, senza pesticidi, veleno per la nostra salute. Mi piace vivere la natura. Anche a scuola insieme ai miei compagni di classe, abbiamo coltivato delle piantine di lattuga e cipolla, una valida esperienza per avvicinarci al mondo dell’agricoltura>>.
*5° CLASSE
AD AFFRONTARE IL RITORNO ALL’AGRICOLTURA COME RISCOPERTA DELLE TRADIZIONI DEL PASSATO, SONO:
-RITA LUCE GE. <<L’agricoltura è un settore che affascina sempre più giovani che soprattutto se disoccupati, riscoprono le origini dei propri nonni. Nell’agricoltura italiana, più dei titolari di impresa ha meno di 35 anni. Di queste, circa il 70% opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. Già chi dispone di un pezzo di terra parte avvantaggiato, ma non è tutto. Come ogni inizio che si rispetti, il segreto per un’azienda agricola è la capacità di innovare. I giovani sognano un’azienda che, più che crescere dal punto di vista economico, sia in movimento, in continua evoluzione, esattamente come succede in natura. Già da un paio d’anni si registra a livello nazionale un “ritorno all’agricoltura”, soprattutto da parte dei giovani. I più rilevano l’azienda agricola di famiglia, ma non mancano i giovani che scelgono di fare dell’agricoltura il loro mestiere indipendentemente dalla tradizione familiare. Sono quest’ultimi, in particolare, che puntano su prodotti particolari, prestando attenzione alla qualità. Molti i giovani che abbracciano le attività turistiche come agriturismo, B&B o fattoria didattica>>.
-DOMENICO IE. <<I giovani si sono resi conto che, avere una certezza, è meglio che andare per anni in cerca di un lavoro. L’agricoltura garantisce occupazione a circa un milione di lavoratori e offre nuovi spazi ai giovani: quasi il 50% di chi lavora in agricoltura ha meno di 40 anni e la metà di questi, è sotto i 29 anni. Ad aumentare, anche le iscrizioni, alla Facoltà di Agraria>>.
-PIETRO BRU. <<Fortunatamente, pare che negli ultimi anni, si stia registrando un riavvicinamento dei giovani all’agricoltura. E’ tuttavia necessario, creare le condizioni per garantire una permanenza felice dei giovani in agricoltura che sarà possibile solo se verranno affrontati e risolti alcuni nodi che attanagliano da sempre il settore, tra cui per primo, lo scarso potere contrattuale dei piccoli agricoltori. Sarebbe auspicabile che gli agricoltori potessero confrontarsi sempre di più con i consumatori ai quali vendere direttamente i propri prodotti, evitando di dover fornire le grandi industrie agroalimentari, con una maggior produzione di prodotti tipici del paese e della regione anziché prodotti sempre più globalizzati>>.
-ALESSANDRO TO. <<Fino a qualche tempo fa il settore agricolo, nonostante il suo potenziale occupazionale ed imprenditoriale, era prerogativa di una popolazione più anziana. Da qualche anno, invece, sembra che le cose stiano cambiando, i giovani infatti, cominciano ad interessarsi sempre di più a questo settore. Al giorno d’oggi, essere “conduttori agricoli” significa sempre di più saper padroneggiare le nuove tecnologie del settore e conoscere le diverse lingue. I giovani cominciano a conoscere la natura grazie soprattutto, ai progetti presenti e seguiti dalle scuole. Un progetto condiviso anche dalla nostra scuola, con esito estremamente positivo, atteso che noi alunni ci siamo particolarmente dedicati a coltivare le zone verdi dell’istituto, rendendole un vero e proprio “campo di vita fiorito”>>.
-DANIEL LEONARDO LI. <<Attraverso la frequentazione del mondo agricolo i giovani possono comprendere valori fondamentali per la loro vita che, la quotidiana presenza e la sopravvalutazione dei pc e delle tv, hanno annullato. In agricoltura, è vivo e quotidiano il concetto dei tempi del divenire, dell’esistenza di un tempo per seminare ed un tempo per raccogliere. L’agricoltura insegna che non si può avere tutto subito ma che l’attesa di eventi e di cose, è l’essenza stessa della vita. L’agricoltura fa recuperare ai giovanissimi il concetto di stagionalità (completamente cancellato dai messaggi pubblicitari e dalle offerte della rete commerciale),conducendoli ad assumere le informazioni necessarie a renderli consumatori consapevoli>>.
-VINCENZO GRA. <<Oggi lo studio di discipline che spiegano l’agricoltura di ieri e quella di oggi (con nuove informazioni), sta attirando i giovani a provare a coltivare la terra, scoprendo che si può ottenere un prodotto di qualità con fatica insieme all’aiuto della natura>>.
-ANNA MARIA ARI. <<L’importanza di avvicinare i ragazzi all’agricoltura è stato uno dei punti focali dell’Expo 2015. L’agricoltura non è solo coltivare la terra, ma racchiude una serie di valori legati al rispetto e alla cura dell’ambiente>>.
-MIRIAM MI. E ROCCO BA. <<I giovani si avvicinano al settore agricolo coltivando e prendendosi cura delle piantine a loro scelta, portando così in tavola prodotti genuini e di stagione>>.
ALCUNI PASSAGGI DA APPLICARE ALLA LAVORAZIONE DELLA TERRA SONO STATI RIPRESI INFINE DA:
-RICCARDO PI. <<Occorre fare un buchino nella terra se decidiamo ad esempio, di piantare un’insalata; la stessa piantina dovrà essere ricoperta di terra. Con il passare dei giorni, dovrà essere nutrita dall’acqua e dalla luce, in tal senso ha origine la fotosintesi clorofilliana. Nutrendosi la pianta cresce e le radici si espandono. Il prodotto ottenuto, dovrà essere raccolto delicatamente, affinchè non venga danneggiato il terreno>>.
-MATTIA MO. E ANTONIO AV. <<Richiede tanto impegno lavorare la terra, nei diversi passaggi richiesti. Si comincia a lavorare con la zappa come facevano i nostri nonni, o con i trattori; dopodiché si procede alla concimazione. Nella nostra scuola infatti, abbiamo piantato cipolle e lattughe e ce ne stiamo prendendo cura>>.