R. & P.
TROPEA – Tra i tanti messaggi e contenuti pregnanti e penetranti, condivisi con parole semplici e come sempre inequivocabili da Papa Francesco ricevendo la platea dei sindaci dell’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione a degli Enti Locali (Asmel), dalle cause dell’abbandono e spopolamento delle aree interne e agli antidoti per arginare la dilagante cultura dello scarto, dalle troppe diseguaglianze nella fruizione dei servizi fondamentali all’interno dello stesso Paese alla connessione tra fragilità delle persone e fragilità dell’ambiente sul quale ci sentiamo in prima linea, dalla ricerca di nuovi rapporti tra pubblico e privato alla preoccupazione per la riduzione delle nascite, il richiamo all’uso sociale delle nuove tecnologie è stato probabilmente quello più impegnativo per il governo dei territori.
Dichiarandosi emozionato dall’aver ascoltato e salutato il Pontefice, tra i 200 amministratori Asmel partecipanti all’udienza di sabato scorso (20 gennaio) in Vaticano, il Sindaco Giovanni Macrì si è detto molto motivato dall’esortazione sul ricorso alle diverse forme di intelligenza artificiale che – queste le parole del Papa – se utilizzata non per la distruzione, ma nella logica della cura, della cura delle persone, cura delle comunità, cura dei territori e cura della casa comune, potrebbe risultare una potenza benefica.
L’iniziativa di Asmel – esordisce il Sindaco, ringraziando il Presidente dell’associazione Giovanni Caggiano – è stata un autentico momento di qualità dell’azione pubblica, forte ed importante per tutte le autonomie locali; è stato – scandisce – il migliore inizio d’anno per i sindaci dei piccoli comuni e per la missione istituzionale, sociale, culturale, economica e costituzionale che ognuno di noi interpreta nell’interesse della propria comunità.
A Sua Santità. Con gratitudine. – Sono queste le parole fatte incidere sulla speciale targa consegnata dal Sindaco al Papa con la Santa Maria dell’Isola in argento realizzata dal Maestro Orafo Michele Affidato.
Siamo di fronte ad una chiave di lettura non ideologica – continua il Primo Cittadino – che condividiamo soprattutto perché obbliga, le istituzioni in primis, a riflettere necessariamente sul governo consapevole della complessità, dell’innovazione e delle sfide che a tutti i livelli si presentano dinnanzi alle classi dirigenti locali, nazionali ed internazionali.
E la prima sfida rispetto a fenomeni e novità che vanno sapute trasformare in opportunità anche e soprattutto in soluzioni e benessere nei e per i territori periferici e le aree interne come ha più volte sottolineato il Santo Padre resta – aggiunge – quella della consapevolezza.
Con questo metodo e con questa prospettiva che è tutta pedagogica – conclude Macrì, ringraziando il Papa per essersi originalmente soffermato con lucidità e spiritualità anche su questo aspetto – proprio sul presente e sul futuro dell’intelligenza artificiale, sulle questioni etiche e sulla e sulle sfide educative, sulle sue applicazioni e su tutte le sue implicazioni sociali, politiche, psicologiche ed economiche che da essa derivano, Tropea si è candidata da tempi non sospetti ad ospitare, promuovere e sostenere, cosa che continueremo a fare con convinzione, eventi nazionali e seminari di formazione