R. & P.
La Città Metropolitana ha pubblicato una manifestazione d’interesse per l’affidamento di un servizio aggiuntivo di trattamento e recupero in impianti regionali e extraregionali della frazione organica per i rifiuti provenienti dai Comuni ricadenti nell’ambito territoriale ottimale di Reggio Calabria.
A darne notizia, il consigliere delegato all’Ambiente Salvatore Fuda che in una nota ha illustrato gli obiettivi perseguiti dall’Ente di Palazzo Alvaro per la normalizzazione e l’efficientamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti su tutto il comprensorio metropolitano.
“L’obiettivo – ha spiegato Fuda – è quello di ampliare e differenziare gli impianti presso cui conferire al fine di garantire la continuità del servizio ed evitare strozzature e disservizi che inevitabilmente si ripercuotono sulla raccolta. Da alcuni mesi ormai, grazie all’incessante lavoro portato avanti dal Settore Ambiente della Città Metropolitana su indirizzo del sindaco metropolitano Falcomatà, stiamo perseguendo l’obiettivo di raggiungere uno standard di efficienza in grado di recuperare le difficoltà pregresse del sistema di gestione ereditato dal nostro Ente e mettere a regime una filiera per il trattamento dei rifiuti sul nostro territorio in grado di soddisfare il fabbisogno dei 97 comuni dell’ATO”.
“Siamo consapevoli dell’urgenza di raggiungere gli standard ottimali – ha aggiunto il delegato della giunta metropolitana – e per questo stiamo lavorando, anche in collaborazione con i sindaci e con gli Enti sovraordinati, per individuare più impianti e più piattaforme possibili dove conferire la frazione organica e gli scarti di lavorazione per evitare che il sistema si inceppi. L’arrivo dell’estate e della stagione turistica determinerà un aumento della produzione di rifiuti. Oggi la pubblicazione del bando per l’individuazione di ulteriori impianti per il conferimento della frazione organica, si inserisce nel percorso programmato che ha la finalità di aumentare, in termini quantitativi, la capacità di trattare i rifiuti prodotti. Tutto ciò nelle more che i nostri impianti pubblici siamo adeguati strutturalmente per soddisfare autonomamente i bisogni dell’ATO”.