di Michele Iannopollo
SIDERNO – “Corro perchè è bello, mi rende ottimista, piu’ calmo, meno ansioso perché riesco a concentrarmi piu’ a lungo nel lavoro e perché ho conquistato un miglior controllo della mia vita”. Cosi’ recitiva Jimmy Fixx nel suo libro” The complete Book Of running”. Di fatto già oltre 2000 anni prima, lo stesso Ippocrate nel suo “Regime” raccomandava con lungimeranza l’attività fisica…». Non si puo’ mantenersi in salute basandosi soltanto sul tipo di alimentazione, ma a questa bisogna affiancare anche gli esercici fisici» .
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Oggi noi sappiamo, supportati da ampia evidenza scientifica, che una regolare attività fisica, nel contesto di uno stile di vita corretto, riduce in modo significativo la mortalità e la probabilità di eventi cardiovascolari, sia in prevenzione primaria che secondaria. In aggiunta, è scientificamente provato che l’esercizio fisico è in grado di ridurre l’incidenza di altre patologie , tra cui diabete, osteoporosi,depressione, tumore della mammella e tumore del colon.Giustamente l’esercizio fisico è stato definito una staordinaria terapia cardiovascolare a bassissimo costo e pochissimi effetti collaterali. Purtroppo, nonostante queste forti evidenze, la sedentarietà rimane una diffusa abitudine nel mondo occidentale.
Anche in Italia , i dati dell’istituto superiore di sanità e i registri di società di settore, confermano che la popolazione adulta ha una scarsa abitudine alla regolare attività fisica. Ancora pui’ allarmante è un indagine condotta in ambito scolastico che documenta una inaccettabile prevalenza di sovrappeso nei bambini e nella scuola primaria, dovuta ad un stile di vita scorretto , nel quale gioca un ruolo primario la sedentarietà.
Parlare di attivià fisica non vuol dire parlare di sport in generale né di un particolare esercizio fisico. Vuol dire parlare del rapporto fra gli esseri umani ed il loro ambiente, e di come migliorare il benessere umano attraverso il miglioramento di tale rapporto. Vuol dire usare il corpo che abbiamo nel modo in cui è stato progettato, che è quello di camminare spesso,correre a volte ,ed essere fisicamente attivi in tutte le nostre esperienza quotidiane, cioè a lavoro , a casa negli spostamenti che frequentiamo o durante il tempo libero. Essere fisicamente attivi dà un importante contributo al benessere fisico e mentale. Risultati positivi comprendono una migliore qualità della vita, miglioramento del sonno, riduzione dello stress fino a maggiore socializzazione.Inoltre , la promozione di modalità attive di spostamento attraverso l’attività fisica , quali ad esempio andare a piedi o in bicicletta, sono salutari per l’ambiente, che a sua volta ha un impatto positivo sulla salute.
L’attività fisica ha effetti diretti e indiretti sul sistema cardiovascolare, entrambi possono potenziare la capacità funzionale e ridurre la probabilità di eventi cardiovascolari.
I benefici indiretti includono, la riduzione dei fattori di rischoi, il rafforzamento della muscolatura scheletrica,ed i cambiamenti su alcuni stili di vita scorretti, in particolare attraverso la riduzione dello stress.
I benefici diretti includono la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa a riposo e sotto sforzo,un potenziamento del tono venoso periferico, un espansione del volume plasmatico ed un aumento della contrattilità cardiaca.
Risulta chiaro pero’ che l’attività fisica deve esse anche dosata in quanto se praticata ad elevata intensità puo’compartare alcuni rischi soprattutto al carico dell’apparato cardiovascolare ed essere trigger di spiacevoli eventi come l’infarto, angina pectoris e morte improvvisa. Per tale motivo ogni individuo adulto che si appresta ad iniziare una attività fisica ad intensità medio-elevata dovrebbe esse re sotttoposto ad un’attenta valutazione medica con raccolta di dati clinici ed esecuzione di semplici esami strumentali come l’elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, l’ecocardiogramma, per verificare l’esistenza di cardiopatie di clinicamente silenti in soggetti apparentementi sani e stratificare il rischio associato alla pratica di di attività fisica in caso di cardiopatia, attivando interventi terapeutici eventualmente necessari.
Va fortemente ribadito tuttavia che il livello minimo di attività fisica efficace come strumento di salute cardiovascolare, raccomandato da tutte le società scientifiche e linee guida, consiste nel camminare a passo spedito trenta minuti al giorno per 3/5 giorni alla settimana con un’ d’intensità tale da non richiedere nella stragrande maggioranza dei casi nessun approfondimento specifico rispetto a quanto già accertato nella valutazione del rischio globale.
*: cardiologo e medico dello sport