di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Rendere stabile ed efficace il dialogo tra i cittadini e il palazzo comunale attraverso l’istituzione di un regolamento utile a introdurre il “Question time” dei cittadini nei confronti dell’amministrazione civica. E’ la proposta dei consiglieri comunali di opposizione Pasquale Mesiti e Mariateresa Badolisani contenuta in una mozione proposta al presidente del consiglio comunale Loredana Femia e al sindaco Domenico Vestito con contestuale richiesta di discussione e votazione nel corso della prossima seduta del civico consesso.
L’iniziativa dei due consiglieri di opposizione prende le mosse dalla constatazione della sempre minore partecipazione dei cittadini alle sedute consiliari, nonostante le buone intenzioni manifestate dalla politica cittadina in campagna elettorale e nel primo periodo dell’attuale consiliatura.
Nel testo della mozione, che offriamo integralmente alla vostra lettura, c’è anche la bozza di regolamento che i consiglieri Mesiti e Badolisani vorrebbero fosse discussa (ed eventualmente emendata) nell’aula consiliare.
“I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo consiliare: “Progetto Paese” – è scritto nella nota trasmessa al sindaco e al presidente del consiglio comunale – intendono proporre al Consiglio comunale la mozione consiliare secondo quanto di seguito specificato.
PREMESSA
Per ragioni che non è opportuno sindacare in questa sede, crediamo costituisca dato oggettivo e inconfutabile che il livello partecipazione dei cittadini alle sedute del Consiglio Comunale, almeno negli ultimi tempi, abbia toccato il minimo storico.
Sicuramente la distanza tra cittadini, politica e istituzioni è percepita come molto alta. E ciò, nonostante quanto auspicato:
1) dal D.Lgs. 14 marzo 2013 n.33, che stimola e amministrazioni ad ampliare la possibilità delle relazione con i cittadini, sia negli spazi concernenti la c.d. “democrazia amministrativa”, sia nei rapporti amministrativi coinvolti dall’esercizio del potere e dall’erogazione dei servizi;
2) dal programma elettorale dell’attuale gruppo di maggioranza “Libertà e Partecipazione” che, oltre a prevedere la disponibilità quotidiana degli amministratori all’ascolto delle istanze dei cittadini, un consiglio comunale che si riunisse più spesso “per tornare al centro del dibattito democratico e sociale” con tanto di trasmissione delle riunioni “sul sito internet del comune e sui social network” e la redazione di un bilancio sociale, prevedeva anche “incontri mensili degli amministratori con i cittadini…per informarli delle iniziative intraprese e per ascoltare proposte, idee e progetti”;
3)dal programma elettorale dell’attuale gruppo di minoranza “Progetto Paese” che, tra le tante iniziative volte ad ampliare la trasparenza e la partecipazione, auspicava la “realizzazione di periodiche videoconferenze (anche sotto forma di “Question Time” informale) tra sindaco/amministratori e cittadini, aventi ad oggetto problematiche specifiche affrontate o da affrontarsi”.
Considerato, pertanto, che, almeno sulla carta, vi sia unità di intenti in tema di ampliamento trasparenza, (libertà) e partecipazione, i sottoscritti consiglieri ritengono che non vi siano ostacoli alla possibilità di istituzionalizzare anche nel nostro Comune un Question Time del Cittadino come strumento partecipativo attraverso cui i semplici cittadini – possibilmente sin dall’età di 16 anni – abbiano la possibilità di formulare pubblicamente quesiti all’Amministrazione Comunale per ricevere informazioni e chiarimenti su su qualsiasi argomento che abbia attinenza con la pubblica utilità ad eccezione di quelle materie su cui è sospeso un giudizio da parte dell’autorità giudiziaria, e nel rispetto delle norme a tutela della privacy.
Per le predette finalità e per quelle che saranno evidenziate nella premessa agli articoli della bozza di regolamento (quasi integralmente basato su analogo strumento recentemente approvato dal Consiglio Comunale di Bagheria – PA) che si intende sottoporre all’approvazione in allegato, i sottoscritti consiglieri comunali propongono al Consiglio Comunale la seguente
MOZIONE
Impegnare il Sindaco e la Giunta a calendarizzare in o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale utile, ai fini dell’approvazione, un regolamento di istitutivo di Question Time del Cittadino, fruendo della (modificanda) bozza di regolamento e modulo di domanda allegati alla presente mozione o redigendone un testo ex novo.
Pasquale Mesiti
Maria Teresa Badolisani”.
BOZZA DI REGOLAMENTO SUL QUESTION TIME CITTADINO
COMUNE DI MARINA DI GIOIOSA JONICA
PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
REGOLAMENTO SUL QUESTION TIME DEL CITTADINO
Premessa
La partecipazione del cittadino alla vita democratica è un principio che discende direttamente dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea.
Alcune azioni dell’Unione Europa sostengono la partecipazione diretta dei cittadini e la massima trasparenza nelle comunicazioni tra pubblica amministrazione e cittadini. Il principio della partecipazione attiva e della trasparenza dell’azione amministrativa sancisce quattro diritti fondamentali: il diritto all’accesso, il diritto all’informazione, il diritto alla formazione, il diritto alla partecipazione. La Legge 7 giugno 2000, n. 150, nel disciplinare le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, ha riconosciuto il diritto di accesso del cittadino all’azione amministrativa anche attraverso il ricorso agli istituti della concertazione e della partecipazione attiva e il D. Lgs. 14 marzo 2013 n.33, oltre all’accesso da parte della collettività a tutte le “informazioni” attinenti l’assetto delle pubbliche amministrazioni dichiara importante ampliare la possibilità delle relazione tra cittadino ed amministrazione, sia negli spazi concernenti la c.d. “democrazia amministrativa”, sia nei rapporti amministrativi coinvolti dall’esercizio del potere e dall’erogazione dei servizi.
Finalità
L’azione della pubblica amministrazione è rivolta a perseguire l’interesse generale della Comunità, agendo attraverso l’esercizio del potere in modo trasparente: si parla di finalizzazione dell’agire pubblico. Trasparenza e partecipazione sono i pilastri basilari delle regole di condotta della pubblica amministrazione, consentendo alla parte privata, il cittadino, di comprendere appieno le decisioni adottate, confermando la tendenziale coincidenza tra obiettivi perseguiti e utilizzo del potere conferito dalla legge. L’attività amministrativa viene, dunque, a regolamentarsi nel pieno rispetto del cittadino, in un rapporto di parità e di scambio partecipativo, dovendo limitare il suo potere in relazione ai principi di correttezza e buona fede.
Art. 1
Definizione
Il Comune di Marina di Gioiosa Jonica intende perseguire le proprie finalità utilizzando lo strumento della partecipazione attiva del cittadino, cosciente che attraverso le sollecitazioni dei cittadini si raggiungono obiettivi condivisi. In attuazione dei principi di Partecipazione del Cittadino alla vitapubblica della propria comunità, garantiti dallo Statuto del Comune di Marina di Gioiosa Jonica, viene creato uno strumento definito “Question Time del Cittadino”. Il Question Time ha la finalità di consentire ai Cittadini di esporre domande (interrogazioni) inerenti questioni di pubblica utilità, al Sindaco, ai componenti della Giunta Comunale, al Presidente del Consiglio, ai Presidenti delle Commissioni Consiliari, ciascuno per la propria competenza rispetto all’oggetto della richiesta secondo le modalità stabilite dal presente Regolamento.
Art. 2
Soggetti Beneficiari: chi può partecipare al Question Time
Hanno diritto a partecipare al Question Time coloro i quali abbiano compiuto il sedicesimo anno d’età e che siano:
1. residenti nel territorio del Comune di Marina di Gioiosa Jonica;
2. non residenti, ma esercitano stabilmente nel Comune la propria attività di lavoro o di studio.
I diritti di partecipazione possono essere esercitati da persone singole oppure da: associazioni, comitati o gruppi di volontariato operanti sul territorio intesi ai sensi degli artt. 37-40 dello Statuto del Comune di Marina di Gioiosa Jonica. Sono esclusi dal diritto di partecipazione al Question Time i consiglieri comunali, i quali utilizzano, invece, lo strumento delle interrogazioni ed interpellanze durante le sedute del Consiglio Comunale.
Art. 3
Oggetto del Question Time
I cittadini possono formulare interrogazioni su qualsivoglia argomento che abbia attinenza con la pubblica utilità, fatta eccezione per tutte quelle materie e/o casi trattati dalla magistratura o comunque per tutte quelle materie su cui è sospeso un giudizio da parte dell’autorità giudiziaria, e nel rispetto delle norme a tutela della Privacy. Non sono ammesse interrogazioni su argomenti già trattati da sedute di Question Time precedenti, ad eccezione dei casi di aggiornamento riguardanti particolari iter esecutivi.
Art. 4
Destinatari delle domande dei cittadini e presentazione delle interrogazioni
1. Le interrogazioni dei cittadini vanno rivolte al Sindaco, ai componenti della Giunta Comunale, al Presidente del Consiglio, ai Presidenti delle Commissioni Consiliari, ciascuno per la propria competenza rispetto all’oggetto della richiesta, i quali hanno l’obbligo di rispondere entro i limiti e nei modi stabiliti dal presente regolamento.
2. Le interrogazioni verranno trattate seguendo l’ordine cronologico di presentazione. Il Presidente del Consiglio Comunale riceve e valuta le interrogazioni presentate dai cittadini ed elabora specifica motivazione scritta per le interrogazioni escluse dalla trattazione. Il Presidente del Consiglio durante la seduta renderà note tali motivazioni. Sono escluse automaticamente le interrogazioni che trattino di fatti privati o personali di uno dei destinatari o che esulino dalle competenze del destinatario stesso.
3. Le Interrogazioni vanno presentate almeno una settimana prima della convocazione del question time cittadino. Le interrogazioni che non verranno presentate entro tale limite, saranno discusse nella seduta successiva.
4. Non saranno ritenute valide eventuali interrogazioni presentate durante lo svolgimento della seduta.
5. Le richieste di interrogazione che non riportano nessun destinatario si intendono indirizzate al Sindaco, il quale ha facoltà di delegare un componente della Giunta Comunale per fare le sue veci o formulare risposta scritta di cui verrà data lettura dal Presidente del Consiglio.
Art. 5
Modalità di Partecipazione al Question Time
I cittadini e i responsabili o portavoce di associazioni, comitati o gruppi di volontariato di cui all’art. 2 del presente regolamento possono formulare interrogazioni sugli argomenti stabiliti dell’art. 3 del presente regolamento:
• presentando una richiesta all’Ufficio Protocollo del Comune di Marina di Gioiosa Jonica, per mezzo di un modulo prestampato, che costituisce l’allegato A del presente regolamento, reperibile, oltre che presso il predetto Ufficio Protocollo, anche sul sito ufficiale dell’Ente.
• Inviando alla Posta Elettronica Certificata dell’Ente l’allegato compilato che è possibile scaricare dal sito del Comune Di Marina di Gioiosa Jonica;
E’ possibile allegare altri documenti al momento della presentazione dell’istanza.
Art. 6
Iter dell’interrogazione
La proposta viene presa in carico dall’Ufficio Protocollo o per mezzo di posta elettronica certificata e tempestivamente smistata al Presidente del Consiglio e all’organo interrogato, il quale risponderà oralmente durante la seduta del Question Time.
Art. 7
Procedura di risposta
La modalità di risposta segue l’ordine cronologico di presentazione dell’istanza dei cittadini.
Art. 8
Modalità di convocazione della seduta del Question Time
Il Presidente del Consiglio valuta le interrogazioni pervenute e convoca la seduta del Question Time cittadino. Il Presidente del Consiglio, dopo aver convocato la seduta delQuestion Time Cittadino, ne dà comunicazione all’Ufficio Protocollo, che a sua volta avviserà il cittadino interrogante utilizzando uno dei recapiti riportato nel modello prestampato presentato. L’avviso di convocazione della seduta del Question Time seguirà lo stesso iter dell’avviso di convocazione della seduta del Consiglio Comunale (avviso ai Consiglieri Comunali e alle istituzioni interessate, pubblicazione sul sito istituzionale dell’Ente).
Art. 9
Modalità di svolgimento della seduta del Question Time
Le sedute del Question Time si tengono nell’Aula Consiliare, preferenzialmente, prima della seduta del Consiglio Comunale o, soprattutto – nel caso contemplato dal successivo art. 10 – se vi sia sovrabbondanza di interrogazioni civiche rispetto alle 5 previste, in altri giorni da stabilirsi con cadenza non inferiore a quella settimanale né maggiore di quella mensile.
Ogni richiesta di interrogazione verrà trattata entro un tempo massimo di 10 minuti, così suddivisi:
• 3 minuti all’interrogante per esporre la domanda;
• 5 minuti all’interrogato per rispondere;
• 2 minuti all’interrogante per esprimere la propria soddisfazione/insoddisfazione e avere l’ultima parola.
La seduta del Question Time ha una durata massima di 50 minuti, corrispondenti alla valutazione di massimo cinque risposte.
L’interrogato può delegare un componente della Giunta o del Consiglio Comunale per fare le sue veci. Non è prevista la delega per il cittadino interrogante. In caso di assenza del cittadino interrogante, la proposta di interrogazione viene rinviata alla seduta successiva; in caso di assenza dell’interrogante anche nella seduta successiva, la richiesta di interrogazione viene archiviata. La seduta del Question Time è aperta al pubblico. Sono ammessi al dibattito soltanto il Presidente della seduta, i componenti della Giunta o i loro delegati, e i cittadini sottoscrittori delle richieste di interrogazione. E’ prevista, quando necessario e senza espressa richiesta, la presenza di rappresentanti delle Forze dell’Ordine. I cittadini interroganti occupano gli scranni dei consiglieri comunali, mentre il pubblico segue il dibattito nell’apposita area dell’Aula Consiliare. La seduta del Question Time è presieduta dal Presidente del Consiglio Comunale. Il presidente della seduta redige un verbale, a cui allega sia le interrogazioni che le risposte del Question Time.
Art. 10
Disposizioni per casi specifici
Soprattutto in caso di richieste particolarmente numerose, il Presidente del Consiglio, convocata la Conferenza dei Capigruppo, può decidere di convocare una seduta di Question Time non in concomitanza con il Consiglio Comunale e avente una durata superiore ai 50 minuti, e quindi con più di cinque interrogazioni da discutere, da svolgersi nel luogo e nei modi stabiliti dal presente regolamento.
Art. 11
Archivio delle interrogazioni del cittadino
I verbali del Question Time verranno raccolti in uno spazio appositamente creato all’interno del sito
Istituzionale dell’Ente, e sono a disposizione di qualunque cittadino maggiorenne che ne faccia richiesta presso l’Ufficio Protocollo (o l’Ufficio del Presidente del Consiglio).
Art. 12
Disposizioni Finali e transitorie
Partecipando al Question Time attraverso l’invio della domanda ai sensi dell’art. 5, si considera accettato quanto stabilito dal presente Regolamento. Per quanto non previsto dal presente regolamento si demanda all’Ufficio Protocollo (o all’Ufficio del Presidente del Consiglio), nel rispetto delle specifiche disposizioni di legge vigente.
Il presente Regolamento, approvato con deliberazione consiliare n. … del …/…/…… entra in vigore il quindicesimo giorno dalla sua pubblicazione all’Albo Pretorio.