Ai giorni nostri, proprio quest’ultimi, il duello si è rinnovato, ahinoi, anche a livello politico-istituzionale avendo riguardo alla sempre delicata questione inerente l’accoglienza e i migranti, che è detonata in men che non si dica sin dallo scorso mese di agosto con una lettera fatta recapitare da Berlino a Roma con cui si diceva chiaramente che sarebbe stato sospeso il programma di solidarietà in relazione ai cosiddetti “viaggi della speranza”; e poi, anche i fedeli storici del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, come l’Ungheria del presidente Orban, hanno vigliaccamente voltato le spalle: vàtti a fidare degli amici!
di Antonio Baldari
ROMA – Dici Italia-Germania e nell’immaginario collettivo italiano scatta subito alla mente il leggendario 4-3 a favore degli azzurri contro i panzer tedeschi, al campionato del mondo del 1970, con la memorabile voce di Nando Martellini che risuona ancora nitida “…Boninsegna ha saltato Schuster, passaggio, Rivera…rete, ancora Rivera, 4-3, che meravigliosa partita ascoltatori italiani!”, una meravigliosa partita tanto da meritarsi una stele con la scritta “Partido del Siglo”, la partita del secolo, sul muro dello stadio “Azteca” di “Città del Messico”.
Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta vincendo financo un mondiale, quello del 2006, a casa dei teutonici e Italia e Germania desta sempre un certo fascino quanto a competizioni sportive, un po’ meno, ad onor del vero, quando la questione viene posta sul piano politico in considerazione del fatto che c’è sempre un retrogusto amaro, molto amaro con il Secondo conflitto mondiale che sappiamo bene essere andato com’è andato, all’indomani del famoso “Patto d’Acciaio” siglato nel 1939 tra italiani e tedeschi, rafforzando l’alleanza politica che divenne poi militare.
Ai giorni nostri, proprio quest’ultimi, il duello si è rinnovato, ahinoi, anche a livello politico-istituzionale avendo riguardo alla sempre delicata questione inerente l’accoglienza e i migranti, che è detonata in men che non si dica sin dallo scorso mese di agosto con una lettera fatta recapitare da Berlino a Roma con cui si diceva chiaramente che sarebbe stato sospeso il programma di solidarietà in relazione ai cosiddetti “viaggi della speranza”, una posizione che ha sorpreso, e non poco! dalle parti di Palazzo Chigi, anche perché allo stesso tempo pure Parigi aveva copiato la capitale berlinese dicendo il proprio secco “Non”, chiudendo al contempo le frontiere.
Siccome gli Italiani sono sempre cosiddetti “figli di buona donna” non si sono fidati e sono andati a fondo di questo strano affronto, anche perché sembrava essere tornato il sereno a livello europeo in special modo dovendosi compattare sul fronte Atlantico per l’ormai noto conflitto russo-ucraino che sta tirando dentro, ogni giorno che passa, un po’ tutti gli Stati, per dritto o per rovescio; ad ogni buon conto, si diceva, l’Italia è andata a fondo con il tema “attenti a quei due” e cosa si scopre? Che la Germania pagava, così come paga, a tutt’oggi le Organizzazioni Non Governative, battenti bandiera tedesca, si badi bene, ufficialmente “per andare a salvare vite in mare”.
Il fatto è che poi, queste vite salvate, non vengono portate in Germania come sarebbe logico e più territorialmente opportuno che sia, posto che, battendo bandiera tedesca, i poveri sventurati vengono salvati in acque internazionali, sì, ma da territorio tedesco perché è proprio quella bandiera che lo dice in maniera inequivocabile: e invece no! Si fa lanciare furbescamente l’sos in mare aperto al primo porto disponibile, che indovinate qual è? Ma uno italiano, naturalmente, preferibilmente Lampedusa, così da portare cotanta generosità, pagando!, in altro territorio e non a casa propria!
Insomma, la matassa è abbastanza intricata a livello europeo, i nervi non sono poi così saldi e si teme molto che stavolta, tra Italia e Germania, non finisca come in terra messicana anche perché anche i fedeli storici del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, come l’Ungheria del presidente Orban, hanno vigliaccamente voltato le spalle: vàtti a fidare degli amici!