foto fonte ansa.it
Un’Italia che ha inteso fare “di testa propria”, anzi, con una sola testa che potrebbe riservare delle brutte sorprese da qui a qualche settimana, anche perché ci si domanda e si chiede al governo in carica: a chi giova? Chi trae beneficio di tutto ciò?
di Antonio Baldari
La recente firma del protocollo d’intesa tra Italia ed Albania, per il trasferimento dei migranti sbarcati in Italia, ha da un lato fatto esultare quanti auspicavano una soluzione al problema che attanaglia non soltanto il governo Meloni ma anche buona parte dei governi europei, causando fin qui molti mal di pancia e poca digestione della questione de quo; dall’altro, però, ha fatto venir fuori proprio oggi i primi mugugni e le prime, sommesse, lamentele.
Intanto, da parte della Chiesa italiana con il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha avanzato il più legittimo dubbio nel momento in cui lo stesso si domanda: “Perché non avere cura qui in Italia dei migranti?”, un punto interrogativo che non è solo della Cei, evidentemente, ma anche di tutti gli Italiani che, fino a ieri, avevano sentito lamentarsi Meloni e gli alleati di governo circa l’impossibilità di gestire da soli quanti arrivano sulle coste italiane, e che poi chiedono di rimanere qui, ma di dovere necessariamente creare una cabina di regìa a livello continentale con la cristiana Europa a prendere in carico i nuovi “viaggiatori della speranza”.
Quel che sorprende è che sempre in data odierna si è appreso dell’imbarazzato silenzio di Lega e Forza Italia, gli altri due, principali, alleati di governo, unitamente a Fratelli d’Italia, che pare non abbiano avuto alcuna voce in capitolo nel decidere di stringere questo patto con lo Stato albanese, essendo stati tenuti perfettamente all’oscuro di quanto avesse pensato, e poi operato, in prima persona, la presidente del Consiglio.
Insomma, una situazione per certi versi grottesca vedendo il governo italiano del tutto spaccato sulla delicata “questione migranti”, e con le più alte rappresentanze istituzionali vaticane che storcono il muso rispetto ad un accordo, quello fra Italia ed Albania, che ha di fatto, poi, chiaramente messo il BelPaese nella stessa ed identica situazione di Francia e Germania, qualche settimana fa, che respingevano l’accoglienza dei migranti volendo demandare tutto agli Stati interessati dagli sbarchi e, quindi, per lo più all’Italia.
Un’Italia che ha inteso fare “di testa propria”, anzi, con una sola testa che potrebbe riservare delle brutte sorprese da qui a qualche settimana, anche perché ci si domanda e si chiede al governo in carica: a chi giova? Chi trae beneficio di tutto ciò?