di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – L’impegno preso dalla parlamentare del movimento 5Stelle Dalila Nesci, a presentare un’interrogazione ai Ministeri dell’Interno e dell’Economia e Finanze riguardo il pagamento della “mini-Imu” da parte dei residenti nei Comuni in dissesto, come nel caso di Siderno, laddove alcune forze politiche cittadine hanno contestato il fatto che la delibera che ne sancisce l’obbligo sia stata emessa dalla Commissione Straordinaria fuori tempo massimo.
E’ stato uno dei passaggi più significativi, stimolato dall’intervento del nostro Paolo Guarnaccia (che ha giudicato ingiusta la scelta dei commissari straordinari, peraltro corroborata dal benestare giunto dal ministero, di far pagare ugualmente l’imposta) dell’incontro che la deputazione calabrese del movimento di Grillo e Casaleggio ha tenuto questa mattina nei locali del centro sociale “Egidio Gennaro” di Marina di Gioiosa Ionica.
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Prima di passare alla cronaca dell’evento, riteniamo opportuno compiere una riflessione preliminare. Comunque la si pensi, infatti, la differenza tra il movimento 5Stelle e tutti gli altri soggetti politici nazionali, c’è. Almeno nel metodo. I quattro “cittadini” – così amano definirsi i parlamentari pentastellati – si sono posti in maniera assolutamente informale, quasi confidenziale, con i numerosissimi cittadini (senza virgolette) accorsi in massa all’incontro odierno: niente cravatte e tailleur, ma abbigliamento casual, nessuna auto blu per raggiungere il centro “Gennaro”, niente codazzi di “cortigiani”, addetti stampa e collaboratori vari pagati coi soldi degli italiani. Niente di niente. I quattro parlamentari Dieni, Parentela, Morra e Nesci hanno compiuto un excursus sul lavoro svolto in quest’anno di attività parlamentare, sia in commissione che in aula. Hanno detto la loro e hanno risposto alle domande del pubblico dando del “tu” a tutti. E questa, come ha sottolineato l’attore Nino Racco, intervenuto alla riunione, è già una «dolce rivoluzione».
L’incontro odierno – al quale erano attesi anche gli altri parlamentari Barbanti e Molinari, assenti entrambi – è stata comunque un’occasione di dialogo tra cittadini e rappresentanti istituzionali, frutto dell’impegno massimale e spassionato dei militanti della prima ora di questo comprensorio, tra cui il consigliere comunale di Marina di Gioiosa Ionica Pasquale Mesiti (che ha coordinato i lavori) il sidernese Luigi Errigo (che ha raccolto le richieste d’intervento da parte del pubblico), passando per Nino Tarzia, Dino Audino e Aldo Albanese, solo per citarne alcuni.
In sala, oltre al già citato Nino Racco, molti volti noti: dal leader dell’associazione “Insieme si può” Franco Minici, all’ex consigliere comunale di Locri Eliseo Sorbara, passando per molti attuali consiglieri comunali (di maggioranza e opposizione) del posto, fino ai dirigenti del Pd Angelo Errigo e Pietro Parrotta (ala renziana) ed Emanuele Marando, e l’attivista del Ciufer (iscritto a Sel) Antonio Guerrieri. Tutti curiosi di ascoltare i grandi cavalli di battaglia dei 5Stelle, ma anche e soprattutto desiderosi di rivolgere delle domande, siano esse improntate a temi specifici, come nel caso di Guarnaccia, o anche quesiti incalzanti, come è stato per l’assessore all’Urbanistica del Comune di Marina di Gioiosa Sisì Napoli e lo stesso Angelo Errigo.
Il sindaco Domenico Vestito ha fatto gli onori di casa, evidenziando la necessità, da parte delle istituzioni sovracomunali, di dare delle risposte che rendano meno complicata la gestione di Enti piccoli come i Comuni e a grandi temi di rilevanza sociale come la mancanza di lavoro.
I deputati 5Stelle, all’opposizione da quando sono eletti, hanno spesso risposto che sui temi su cui sono stati interpellati, hanno presentato proposte di legge (spesso cassate) e interrogazioni, e ora hanno detto di puntare all’appuntamento con le elezioni europee della prossima primavera per poter essere presenti anche nel consesso continentale, dal quale partono i provvedimenti più importanti, che disegnano la cornice degli interventi ai quali i singoli Stati membri si devono attenere, non escludendo un’interazione con altri movimenti analoghi nel resto d’Europa.
Prima di sottoporsi alle domande del pubblico, i parlamentari “grillini”, hanno ribadito, come detto, alcuni temi fondamentali della loro azione in Parlamento.
Federica Dieni ha puntato l’indice contro «La falsa spending review del Governo che dice di voler abolire le Province e poi fa le Città Metropolitane che costano anche di più, riproponendo altresì – ha detto – il finanziamento pubblico ai partiti, anche se in forma indiretta, attraverso la dichiarazione dei redditi, con forti agevolazioni per chi destinerà loro parte del gettito fiscale». Anche il dibattito sulla legge elettorale è stato uno dei temi caldi, dopo la bozza di accordo tra Renzi e Berlusconi degli ultimi giorni.
«La chiamano “Italicum” – ha detto la Dieni – ma andrebbe definita “Pregiudicatellum”, visto che non solo Berlusconi ha precedenti penali, ma anche Renzi è stato condannato per danno erariale quando era Presidente della Provincia di Firenze e la sua formulazione sembra fatta apposta per fare fuori il movimento 5Stelle, grazie anche a circoscrizioni disegnate in maniera molto discutibile».
Nicola Morra, calabrese di adozione, ha spiegato che «essendo un movimento post-ideologico, valutiamo le questioni di merito una ad una, votando le proposte che riteniamo utili al Paese e respingendo le altre. ul tutto – ha proseguito – senza accettare compromessi e logiche al ribasso, per non fare la fine dell’Italia dei Valori».
Temi, questi, ribaditi da Dalila Nesci, alla quale Angelo Errigo ha ricordato, con una punta di malizia, una vecchia foto che la ritrae accanto a Berlusconi a margine di una manifestazione del leader di Forza Italia.
La Nesci ha detto che «Facciamo sindacato ispettivo in Parlamento e crediamo nel metodo della democrazia diretta. Si parla sempre di legge elettorale e la si usa come “arma di distrazione di massa”,mentre le priorità del Paese sono altre, a partire dalla necessità di dare un reddito di cittadinanza a chi non ha altra forma di sostentamento per il quale avevamo individuato le risorse in bilancio, mentre il Governo ha bocciato la proposta, e di gestione dei rifiuti da rivedere in toto. A questo proposito – ha proseguito la parlamentare – stiamo preparando un dossier per sapere in che modo è stato speso il miliardo di euro impiegato nei 17 anni di commissariamento del settore dei rifiuti».
Già, la democrazia diretta. L’altro parlamentare calabrese presente, Paolo Parentela, ha puntato l’indice sulle «Lobby che dall’esterno condizionano il lavoro di deputati e senatori, costringendoli a vere e proprie acrobazie a colpi di emendamenti, durante le quali i “burattini” di Pd, Pdl e altri partiti sono capaci di rinnegare dopo qualche ora quello che avevano appena propugnato con convinzione. In agricoltura – ha concluso il suo primo intervento Parentela – puntiamo al recupero della sovranità alimentare, con accorciamento della filiera e valorizzazione dei prodotti “a chilometro zero”».
Quindi, si è aperto il lungo dibattito, che si è protratto fino alle 14, ed è stato aperto dal pirotecnico “botta e risposta” tra il dirigente del circolo sidernese del Pd Angelo Errigo e la parlamentare grillina Dalila Nesci.
Errigo ha rimproverato ai 5Stelle l’incapacità di dialogare e confrontarsi sulla grandi riforme che servono al bene del Paese.
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Caustica la risposta della Nesci, spesso interrotta dagli applausi della platea “amica”.
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Quindi, Francesco Salomone ha chiesto lumi sull’istituzione del Registro Tumori e sulla bonifica dei siti inquinati, sulla scorta della terribile esperienza della “terra dei fuochi”, Vincenzo Panetta ha chiesto più attenzione per le Politiche Sociali, così come la madre di un ragazzo diversamente abile che ha rivendicato il diritto ad ottenere un alloggio popolare, mentre Sisì Napoli, critico sulla conduzione dei lavori dell’assemblea, ha chiesto lumi sull’impegno dei 5Stelle a favore della stabilizzazione dei lavoratori Lsu-Lpu.
Le risposte sono state simili: impegno parlamentare profuso, al quale però ha fatto da contraltare la bocciatura di emendamenti e proposte di legge.
Non sono mancate le tematiche di natura previdenziale sollevate da Ketty Vinci, la voce euroscettica di Carmelo Napoli, l’intervento di Nicola Valbormida che ha dato la stura alla narrazione di un aneddoto da parte di Paolo Parentela, sul taglio dei costi della politica: «Prima di noi – ha raccontato il parlamentare – andavano tutti a mangiare al “ristorante della casta” riservato ai parlamentari, mentre dopo che noi abbiamo sempre pranzato alla mensa dei dipendenti, ora ci seguono tutti per non sfigurare, compresa la Boldrini».
Prima di concludere, Salvatore Guzzi ha chiesto un impegno preciso per implementare il sistema dei trasporti nel Sud, specie nella Calabria Ionica, e Dalila Nesci, dopo aver detto che «E’ stata creata una task-force di parlamentari del Sud sul tema, anche e soprattutto al fine di redigere un nuovo piano dei trasporti», si è impegnata ad affrontare i singoli temi (a partire da quello dei trasporti, appunto) nel corso di una serie di incontri specifici da organizzare nel futuro prossimo.