SIDERNO- Seconda tappa del tour nella Locride del leader nazionale capolista del Pd al Senato, Marco Minniti. Questa sera però ad accompagnarlo, l’onorevole Rosy Bindi capolista alla Camera, nella circoscrizione Calabria, al tavolo insieme ad alcune candidate della Provincia di Reggio Calabria, come Consuelo Nava, Elisabetta Cannizzaro, Cristina Commisso (presente in sala anche Demetrio Battaglia) ed alle due componenti del circolo del Pd di Caulonia e Siderno, Caterina Belcastro e Mariateresa Fragomeni.
Una sala conferenze quella dell’hotel President gremita, immancabili naturalmente alcuni amministratori del comprensorio e tra i presenti anche l’onorevole Maria Grazia Fortugno e il consigliere regionale del Pd Nino De Gaetano. E’ stato l’assessore al contenzioso di Caulonia, Caterina Belcastro, nonchè segretaria del circolo del Pd cauloniese, ad introdurre l’incontro di questa sera ed i relativi relatori, sottolineando fin da subito che scopo primordiale del Pd è avviare una nuova fase per la Locride, al fine di trovare soluzioni concrete per le criticità del territorio con un rilancio del territorio produttivo e maggiori opportunità per i giovani. La forza del Pd, secondo Mariateresa Fragomeni è esser stati capaci di mettersi in discussione, nonostante le difficoltà nell’intraprendere questo percorso democratico. <<Oggi alla Bindi- ha detto- vogliamo chiederle una sorta di mandato simbolico, un debito d’onore: sostenga cioè i calabresi non per contratto, ma per riconoscenza verso un popolo che le ha dato fiducia, s’impegni a sostenere la mozione Calabria, investendo nel Mezzogiorno>>.
DOCUMENTO PATTO PER LA LOCRIDE
E a proposito di Locride, ciascun componente del circolo del Pd ha presentato il documento da loro redatto denominato <<Patto per la Locride>>, una sorta di appello ai parlamentari che verranno eletti nella Provincia, affinchè nei mesi successivi alle elezioni del 24 e 25 febbraio, possano produrre un’azione ed una pressione parlamentare, inserendo nella prossima agenda di governo tra le priorità, i problemi della zona. <<La Locride- si legge nel documento- deve essere messa in condizione di invertire la tendenza di declino. Un declino democratico ed istituzionale: basti pensare all’enorme numero di comuni sciolti per la presenza e il condizionamento della ‘ndrangheta; un declino sociale ed economico, con una massiccia disoccupazione in generale, giovanile e femminile in particolare; un declino della propria identità, soprattutto nelle zone interne dove intere comunità rischiano di scomparire>>. Un documento, il cui intento è impegnare ciascun candidato eletto del Pd nella Provincia di Reggio Calabria, a promuovere un’azione di sviluppo e rilancio del territorio attraverso 5 priorità programmatiche: <<urgenti ed speciali politiche attive di reimpiego, a fronte della grave crisi occupazionale della Locride per i lavoratori in mobilità, i licenziati, i giovani e i disoccupati; credito d’imposta per le nuove assunzioni e per gli investimenti nelle aree svantaggiate; urgenza ed ripristino dei treni a lunga percorrenza, del completamento delle strade di grande collegamento ed estensione della banda larga; urgenza di elaborare un piano ambientale idoneo a contenere e prevenire gli effetti del dissesto idrogeologico e mettere in sicurezza le aree a rischio ed i centri abitati dell’entroterra; valorizzazione e potenziamento dei servizi di accoglienza connessi a siti di interesse archeologico e culturale>>. Tra i punti descritti, i componenti del Pd ci han tenuto a precisare che le problematiche concernenti rifiuti e sanità non sono stati inseriti per giusta causa, perchè di competenza prettamente della Regione, evidenziando come la gestione commissariale e per il settore ambientale e per il settore sanità (commissariato da più di 15 anni), non può che definirsi un totale fallimento, ragion per cui i prossimi eletti del Pd dovranno definire la questione commissariamento degli uffici della Regione Calabria. Insomma, i componenti dei circoli cittadini, ai prossimi eletti del Pd, chiedono <<l’istituzione di un tavolo permanente della Locride, anche a rotazione, almeno a cadenza mensile>>. <<Questo documento- ha detto Consuelo Nava candidata alla Camera- è la prova che siamo in una dimensione metropolitana. La Provincia è molto unita, insieme dobbiamo cambiare lo stato delle cose che non è l’interesse del singolo, ma è l’interesse del particolare. Noi vogliamo interessarci al particolare, perchè è simile al bene comune>>. Anche Cristina Commisso, ha espresso soddisfazione nell’aver stilato un documento non facile, se si considera che le problematiche del territorio sono state raggruppate in soli 5 punti:<<il Pd- ha dichiarato- vuole lottare, questo è il nostro punto di forza>>. La cauloniese Elisabetta Cannizzaro, definendosi <<figlia di questa terra>>, ha esortato l’onorevole Bindi, ad assicurare un impegno concreto per la Locride: <<le consegno le speranze di tutti, convinti che questa sfida impegnativa e stimolante che le lancio, è alla nostra portata e così facendo, potremo uscirne vittoriosi>>.
MARCO MINNITI
A prender subito dopo la parola, l’onorevole Marco Minniti, candidato capolista al Senato, che si è detto lieto della massiccia presenza dei cittadini ed orgoglioso delle presenza femminile nelle liste. Sulla redazione del <<patto>>, ha invece garantito l’impegno ad sottoscriverlo, i 5 punti a suo dire nascono da un’attenta analisi, per cui se c’è un isolamento della Calabria e della Locride non è un fatto casuale. Come non è casuale che il piano di finanziamento previsto per la 106, circa 660 milioni che il governo Prodi aveva destinato, il Pdl e quindi Berlusconi li abbia poi sottratti e portati al Nord. E sulle perdita dei 58mila iscritti alle università, un duro colpo per l’Italia ma soprattutto per il Meridione, Minniti ha rimarcato che la formazione sarà una delle sue priorità oltre il tema del lavoro; proprio su ques’ultimo, necessaria sarà una terapia d’urto: <<abbiamo bisogno- ha commentato- di una politica nazionale che abbia idea dello sviluppo sociale, di un governo che ci ascolti, dobbiam far sentire la nostra voce e chiudere con le esperienze commissariali, dobbiamo vincere per portare la Locride al Governo. Se dovessimo vincere, il nostro dovere coinciderà con una svolta politica nell’interesse di questa terra e dell’Italia>>.
ROSY BINDI
Le conclusioni dell’incontro sono spettate all’onorevole Rosy Bindi, capolista alla Camera, che si è detta grata a chi le ha permesso di avviare questa campagna elettorale in Calabria e nella Locride, conoscendo una piccola parte dei problemi che l’affliggono. <<Sono entrata- ha esordito- in questa famiglia in punta di piedi, vi assicuro che farò di tutto per essere degna di farne parte, non mi sfugge la responsabilità delle vostre richieste>>. E a chi nutre ancora qualche perplessità sulla sua candidatura in Calabria, la candidata alla Camera ha preferito etichettarla come un investimento di fiducia con attesa di verifica. Secondo l’onorevole Bindi, due sono i grandi avversari con i quali bisognerà battersi. L’avversario principale è proprio Berlusconi, non per nulla è scampato il pericolo che la destra possa nuovamente trionfare. <<La destra- ha detto- non ha avuto scrupoli a candidare Berlusconi; a far accordi con la Lega che divide l’Italia; solo i partiti nazionali legano il Paese. La destra non ha pudore nel fare campagna elettorale da sciacalli, usando la vicenda dell’MPS contro di noi. Se ci sono responsabilità, le assumeremo, non vogliamo lezioni di morale da chi ha portato l’Italia sull’orlo del precipizio. In questa terra il fallimento è ancora più evidente>>. Sull’altro avversario che di nome fa Beppe Grillo, la Bindi lo ha identificato come un investimento pericoloso per chi volesse sostenerlo, una sorta di atto dettato dalla disperazione con la disperazione organizzata, perchè a conti fatti, per il leader, Grillo è proprio questo. Il primo impegno assunto dalla Bindi sarà proprio invertire la tendenza del tracollo della Locride, investendo sulle potenzialità:<<Non siamo arretrati-ha proseguito- siamo moderni, non accettiamo lezioni nè di modernità nè di affidabilità, i nostri predecessori sono stati capaci di fare cresciita ed equità. Qui dobbiamo fare di più, abbiamo le carte in regola per farlo. La partita è impegnativa>>. In caso di vittoria, l’onorevole Bindi ha le idee molto chiare: aprire le porte ai giovani ed estromettere dalla carica di governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, perchè quello che conta è riscattare le amministrazioni di questa Regione ed il potere legittimo dell’istituzione che garantisce il diritto di cittadinanza a tutti. <<Superiamo il rischio della sfiducia, ciascuno deve fare la sua parte; non promettiamo miracoli, accontentiamoci di un inizio di crescita>>.
FRANCESCA CUSUMANO